Zinnemann, Fred - Mezzogiorno di fuoco

Meri

Viôt di viodi
Lo sceriffo Will Cane, proprio nel giorno del suo matrimonio, si vede recapitare una brutta notizia: "Hanno graziato Frank Miller". Miller, un assassino arrestato anni prima dallo sceriffo, aveva giurato di ucciderlo. La cittadina si schiera subito con Cane. Il sindaco lo induce a partire ma Will, che "non è mai fuggito una volta in tutta la sua vita", decide di rimanere e di organizzare l'accoglienza al bandito, che arriverà col treno di mezzogiorno, aiutato da tre complici già sul luogo. A poco a poco tutti gli amici dello sceriffo, chi per una ragione chi per un'altra, si tirano indietro, compreso il suo aiutante, compresa la stessa giovane moglie. Cane rimane dunque solo ad affrontare i nemici, ma riesce a farcela lo stesso, grazie anche all'aiuto della moglie che ha avuto un ripensamento all'ultimo momento.(Wikipedia)

La storia è improbabile e poco credibile, visto che un paese intero teme quattro persone. Avrebbe tutto il tempo di organizzarsi e circondarle, invece la maggior parte della gente terrorizzata si chiude dentro il saloon. La capacità del regista è stata però quella di far durare il film quanto la durata dell'azione stessa.
 
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