Sheridan, Jim - Il mio piede sinistro

Ondine

Logopedista nei sogni
Questo film mi ha profondamente commosso ma è uno di quei film che non guarderei spesso perché a livello emotivo prende molto e lascia una profonda tristezza, ricordo che la prima volta che lo vidi mi rimase nella mente e ci volle un po' per sollevare il mio stato d'animo.
Mi colpisce in particolare perché è tratto dalla biografia di Christy Brown, scrittore e pittore irlandese, nato paraplegico, negli anni trenta, che scrive e dipinge utilizzando unicamente il piede sinistro.
Mi colpisce la famiglia unita di questo ragazzo (tredicesimo figlio), l'amore e il sostegno reciproco che aleggia nella casa nonostante le grandi difficoltà di salute ma anche economiche, soprattutto la forza della madre che appoggia le aspirazioni artistiche del figlio, che combatte insieme a lui contro gli ostacoli sociali, che lo prende in braccio per portarlo in camera facendo le scale, anche quando è un adulto e a lei fa male la schiena.
Christy si innamora, della sua insegnante che va a fargli lezione a casa, viene respinto ma non si scoraggia, troverà l'amore in età matura nella sua infermiera.
Daniel Day Lewis vinse il suo primo oscar, meritatissimo.
Preparate i fazzoletti.
 
L

Liiibbb

Guest
L' ho visto anche io... Un altro film documentario simile e parecchio toccante è 'Il paese del silenzio e dell' oscurità' di Werner Herzog.

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elisa

Motherator
Membro dello Staff
Il film è ben fatto, ben girato, ben interpretato, la storia è interessante ma romanzata, visto che è un'autobiografia di Christy Bron, poeta e pittore irlandese e che purtroppo non visse sempre felice e contento dopo il matrimonio, con cui si chiude la storia, anzi, sembra il contrario.
 
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