[FONT="]Licenziato dalla società mineraria per la quale lavorava, Luciano si reca a Milano deciso a farne saltare la sede. Qui incontra Anna e va a vivere con lei. Rivelatosi un geniale pubblicitario, viene riassunto dalla stessa società dove era precedentemente impiegato. I suoi propositi di vendetta sono ormai dimenticati e così la moglie e il figlio lasciati in provincia.
Lizzani riesce a tradurre in linguaggio cinematografico uno dei romanzi più sinceri e per questo poco letti di un intellettuale italiano, Bianciardi, che come Pasolini fu coscienza critica della nostra società. E in questo film fortemente caratterizzato da un impianto politico c'è tutta la disperazione della morte dei sogni di rivoluzione e di giustizia nei confronti della società capitalistica dove conta solo il profitto simboleggiata da una Milano grigia, gretta e ostile, che Bianciardi odiava e che Lizzani non ama di certo. Film assolutamente da vedere. [/FONT]
Lizzani riesce a tradurre in linguaggio cinematografico uno dei romanzi più sinceri e per questo poco letti di un intellettuale italiano, Bianciardi, che come Pasolini fu coscienza critica della nostra società. E in questo film fortemente caratterizzato da un impianto politico c'è tutta la disperazione della morte dei sogni di rivoluzione e di giustizia nei confronti della società capitalistica dove conta solo il profitto simboleggiata da una Milano grigia, gretta e ostile, che Bianciardi odiava e che Lizzani non ama di certo. Film assolutamente da vedere. [/FONT]