Pears, Iain - La quarta verità

bosch

New member
Un omicidio e quattro versioni diverse, non molto originale, ma comunque di facile lettura.

Non è un triller come scritto nella presentazione e la trama non è il massimo, un po' troppo pretenziosa (soprattutto nel finale).

Ma per chi ama i romanzi storici questo libro è favoloso sia per la precisa descrizione di abitudini e vita dell' Inghilterra del '600, sia per il resoconto storico dei fatti che portarono al potere Carlo II.

Vede voi.
 

Silvana

Misantrophe
lo sto leggendo..lo trovo un pò noioso a tratti perche e come leggere dei resoconti di tribunali..speriamo di arrivare al fondo!!!
 

kikko

free member
Finito ieri sera, la prima e la seconda parte scorrono bene e sono piuttosto intriganti, la terza parte l'ho trovata piuttosto noiosa con troppe divagazioni, il libro ha riaquistato interesse nella parte finale con la quarta versione di come andarono i fatti in quel lontano 1663. Nel libro ci sono molti personaggi e se ci si dilunga troppo nel leggerlo si rischia di perdere il filo del discorso. Interessante e ben fatta la ricostruzione della vita a Oxford in quel periodo storico tra superstizioni e i tentativi di nuove scoperte della scienza. Un bel libro però davvero troppo lungo, con 200 pagine in meno sarebbe stato più incalzante e comunque completo Voto 4 stellette :)
 

libraia978

New member
Devo dire che è la terza volta che tento questo libro e ora l'ho letto finalmente tutto.
Anche a mio avviso non è un thriller (filosofico addirittura, come c'è scritto in copertina!!!), ma un giallo deduttivo (se proprio dobbiamo classificarlo in qualche modo). La trama è abbastanza lineare in quanto suddiviso in quattro libri che raccontano ognuno la propra verità sul tema in discussione, ossia la morte per avvelenamento da arsenico di un vecchio e scontroso professore. Ogni tesi potrebbe essere giusta, fino a che non si sa la verità.
In realtà, anche se non ha un ritmo sostenuto e una trama piena di colpi di scena come alcuni thriller moderni a cui siamo abituati, è sostenuto però da uno stile impeccabile e una raffinatezza che ritrovo in pochi autori. Per questo devo dire che mi piace.
 
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