L' oblio e il fascismo

Zingaro di Macondo

The black sheep member


Io sono per l'abolizione, totale, del reato di apologia del nazifascismo. Sono per la libertà di parola, anche quando la parola è sconcia e inudibile.

Se qualcuno vuole andare in giro con svastiche o inneggiare a Hitler e Mussolini faccia pure. Così come se qualcuno vuole, che so, incitare alla pedofilia, deve essere libero di farlo.

Per altro molte opinioni che circolano sugli immigrati, e che si possono liberamente leggere e ascoltare, sono del tutto simili a quelle che i nazisti avevano sugli ebrei.

Con la legge proposta che allargherebbe il divieto alla vendita di cimeli fascisti e nazisti, dovrei interrompere la mia collezione. Non sono né nazista, né fascista, né guerrafondaio, ma colleziono cimeli storici di qualunque tipo. Ho spillette con la svastica e spillette con la falce e martello, pur essendo ben conscio di cos'hanno combinato entrambe le ideologie. Additare come nazista chi compra una spilla originale della germania hitleriana, sarebbe come dire che uno è pedofilo perché ha letto Nabokov. O che assolve la Chiesa per le sue malefatte perché ha visto la Cappella Sistina.

Non è facendo tacere gli idioti che sparisce l'idiozia. Anzi. Più una cosa si tenta di oscurarla, più la stessa viene fuori. E' nella natura umana buttarsi nel mistero, nel proibito. Diamo la possibilità a quelli di Casa Pound di riunirsi e di andare in televisione a dire le loro cose. Sono assolutamente convinto che le idee nefaste non si combattono zittendole. Un aspirante nazista lo diventerà molto più facilmente se ascolterà in sordina riunioni di gruppi che comunque non spariranno mai. Perché avrà presa il leit motiv secondo cui se non ti fanno parlare è perché hai ragione.

Sono per far parlare tutti, anche i mostri, gli assassini e i corrotti. E sono convinto che è solo facendo parlare questi individui che il loro protagonismo si sgonfia.

Invitiamo qualche neo nazista in un programma televisivo e mettiamolo a dibattere con un vecchietto scampato ai campi di sterminio. Vediamo quale sarà l'idea più accattivante.

Nascondere, censurare, epurare, vietare è un antidoto velenosissimo.
 
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Marzati

Utente stonato
Io sono per l'abolizione, totale, del reato di apologia del nazifascismo. Sono per la libertà di parola, anche quando la parola è sconcia e inudibile.

Se qualcuno vuole andare in giro con svastiche o inneggiare a Hitler e Mussolini faccia pure. Così come se qualcuno vuole, che so, incitare alla pedofilia, deve essere libero di farlo.

Per altro molte opinioni che circolano sugli immigrati, e che si possono liberamente leggere e ascoltare, sono del tutto simili a quelle che i nazisti avevano sugli ebrei.

Con la legge proposta che allargherebbe il divieto alla vendita di cimeli fascisti e nazisti, dovrei interrompere la mia collezione. Non sono né nazista, né fascista, né guerrafondaio, ma colleziono cimeli storici di qualunque tipo. Ho spillette con la svastica e spillette con la falce e martello, pur essendo ben conscio di cos'hanno combinato entrambe le ideologie. Additare come nazista chi compra una spilla originale della germania hitleriana, sarebbe come dire che uno è pedofilo perché ha letto Nabokov. O che assolve la Chiesa per le sue malefatte perché ha visto la Cappella Sistina.

Non è facendo tacere gli idioti che sparisce l'idiozia. Anzi. Più una cosa si tenta di oscurarla, più la stessa viene fuori. E' nella natura umana buttarsi nel mistero, nel proibito. Diamo la possibilità a quelli di Casa Pound di riunirsi e di andare in televisione a dire le loro cose. Sono assolutamente convinto che le idee nefaste non si combattono zittendole. Un aspirante nazista lo diventerà molto più facilmente se ascolterà in sordina riunioni di gruppi che comunque non spariranno mai. Perché avrà presa il leit motiv secondo cui se non ti fanno parlare è perché hai ragione.

Sono per far parlare tutti, anche i mostri, gli assassini e i corrotti. E sono convinto che è solo facendo parlare questi individui che il loro protagonismo si sgonfia.

Invitiamo qualche neo nazista in un programma televisivo e mettiamolo a dibattere con un vecchietto scampato ai campi di sterminio. Vediamo quale sarà l'idea più accattivante.

Nascondere, censurare, epurare, vietare è un antidoto velenosissimo.
Sono d'accordo con te Zingaro, l'idea di "censurare", qualsiasi siano le forme, i modi, le giustificazioni o gli oggetti della censura non mi pare un'idea molto democratica. Anche perchè sopprimendo e censurando si incorre nella assenza di dibattito costruttivo.
Comunque, questo dibattito sembra a tratti proporre un paradosso, ossia: censurare un qualcosa di antidemocratico è democratico? Ciò mi rimanda a un pensierino che feci tempo fa. Attualmente, a livello istituzionale, non si può mettere in discussione la democrazia (eccezion fatta, presumo, per eventuali colpi di stato); inoltre, in Occidente, i valori democratici vedo essere accolti come universalmente migliori*, tant’è che nelle scuole si insegna la cittadinanza attiva in ambito democratico. Questi valori, per fare un esempio, sono da me che sono nato in questo “clima culturale” pienamente accettati, eppure mi chiedo se non sono stato indottrinato. Se fossi nato durante il fascismo probabilmente sarei stato fascista, senza poter scegliere, e probabilmente il vivere in democrazia mi fa essere democratico solo perché questa è l’ideologia maggioritaria e l’unica contemplata a livello istituzionale (e scolastico, la scuola è soprattutto in mano allo stato!). Da quest’ottica anche la democrazia mi sembra imposta, un qualcosa che l’intellighenzia, i padri della Costituzione, gli attuali politici ritengono valida e che, per questo, si arrogano il diritto di imporci.
Da quest’ottica, anche la volontà neofascista di sopprimere l’attuale ordine democratico e statale mi pare legittimamente democratica.
P.s so bene che si tratta di un discorso abbastanza provocatorio, e credo di sapere quale sia il naturale passo “speculativo” dopo quanto appena asserito, ma mi fermo qui perché temo di non essere stato sufficientemente chiaro, e andare oltre senza esserlo non ha senso.
Voi cosa ne dite?

*e gli sceicchi arabi, le false democrazie (Turchia, Russia, Cina) diventano, dunque, i cattivoni
 

apeschi

Well-known member
A parte che le leggi contro il fascismo ci sono già, vorrei capire meglio. Ho letto qualcosa ma non ho capito bene in cosa consista e pregherei qualcuno se gentilmente mi spiegasse cosa si vorrebbe aggiungere e modificare.
Premetto che non sono mai stato simpatizzante del periodo fascista, ma non sono mai stato simpatizzante nemmeno degli slogan, delle battaglie tra fascisti ed antifascisti e non ho mai partecipato nemmeno a manifestazioni partigiane. Sono nato in un periodo in cui la guerra era finita da parecchi anni, mi hanno sempre raccontato che agli inizi il fascismo aveva anche portato un certo benessere anche alle classi piu' disagiate, anche se aveva sempre "forgiato" i giovani alle proprie idee (per semplificare) con mezzi non proprio condivisibili ma che ha fatto l'errore piu' grande sia con le leggi raziali sia con l'alleanza con la germania di hitler culminata nell'entrata in guerra. Ma mi hanno anche raccontati che nemmeno i partigiani siano stati degli stinchi di santi. La guerra non è mai bella e purtoppo non esistono i giusti da una parte ed i colpevoli dall'altra. Quando in un paese c'è la guerra civile, non è banale trovare chi abbia solo ragione e chi abbia solo torto. Morti ci sono stati da tutte le parti e molto spesso chi moriva non lo faceva certo per scelta ma spesso perché costretto.
Detto ciò, ritengo l'argomento molto complesso. Mi preoccupa, dopo tanti anni in cui ci sono delle leggi, che si ritenga oggi necessario fare delle modifiche. Perche'? A che pro?
Cosa sta cambiando? E perche' sta cambiando? Perche' si sente l'esgenza di modificare questa legge?
Non è una limitazione della libertà di pensiero individuale? Io posso essere contrario alle idee di altri ma non posso certo evitare che la pensino diversamente da me.
Ed i libri dell'epoca, i quaderni scolastci che inneggiavano al duce (ma perché quella era la scuola dell'epoca), diventano anch'essi illegali e classificati come apologia ? Perche' sono comunque documenti storici.
Sono preoccupato in quanto si sta lentamente instaurando un partito unico, che ha ragione a prescindere, che vuole mettere a tacere chi la pensa diversamente, che, non sapendo farsi scegliere per capacità, programmi, scelte, valori, mette le mani avanti per sedare qualsiasi forma potenziale di opposizione. Perché è vero che è rivolta ad una pessima eredità del passato,un periodo da dimenticare, ma mette le mani avanti anche verso eventuali altri movimenti.
Sono preoccupato perché la situazione attuale mi sembra molto simile a quella che c'era in europa verso gli anni venti, ottusità miopia delle classi politiche, povertà diffusa, scarsa cultura, disoccupazione e la colpa era dei "diversi" degli ebrei, degli zingari. Ed in quest'ottica sono nati questi movimenti e partiti estremisti che hanno creato mostri.
Oggi la colpa è degli immigrati, dei diversi, degli zingari (ci sono sempre), non ci sono partiti credibili, il razzismo è all'ordine del giorno, non c'è un centro, una destra e una sinistra Credibili, si alleano solo per i propri comodi, per i propri interessi, e cercano il colpevole sempre al di fuori di tutto. L'untore di manzoniana memoria causa di tutti i mali.
Poi fingono di migliorare le leggi, ma sotto sotto le peggiorano.
Tutte le leggi proposte negli ultimi tempi sono sempre peggioramenti per il singolo e miglioramenti solo per i politici stessi che riversano sempre sul singolo colpe, oneri, condanne, limitazioni di liberta'.
Ed e' triste e preoccupante che continuino imperterriti su questa strada che ci sta lentamente portando alla distruzione dei valori civili e morali. Si guarda sempre la forma e mai il contenuto, il dito che mostra la luna e mai la luna, si deve sempre formalmente essere politically correctly anche se poi la sostanza è ben diversa. Decidono cosa sia meglio per noi e lo impomgono.
Spesso purtroppo io parto prevenuto ma vorrei capire.

Fatemi capire meglio. Che vantaggi darebbe? Perche' c'e' questa esigenza?
 

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New member
Vi mando a tutti l'Atlante delle stragi nazifasciste in Italia. Cosi, forse la capite. O l'elenco del 210 mila mai piu' tornati soldati mandati in Russia sul Don,
o, e OGNI GIORNO, l'elenco dei 200 bimbi sotto i 10 anni rastrellati dai tedeschi nel solo Ghetto di Roma e mai piu' tornati. Cosi la capite, porcoggiuda. l'esigenza di non dimenticare e di non permettere.
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
Vi mando a tutti l'Atlante delle stragi nazifasciste in Italia. Cosi, forse la capite. O l'elenco del 210 mila mai piu' tornati soldati mandati in Russia sul Don,
o, e OGNI GIORNO, l'elenco dei 200 bimbi sotto i 10 anni rastrellati dai tedeschi nel solo Ghetto di Roma e mai piu' tornati. Cosi la capite, porcoggiuda. l'esigenza di non dimenticare e di non permettere.


Immaginavo una risposta del genere. Non credo, e mi permetto di parlare anche a nome di Apeschi e di Marzati, che abbiamo bisogno di qualcosa in più per disgustarci di ciò che è stato il nazifascismo.

Visto che accusi che vogliamo dimenticare, mi difendo raccontandoti un aneddoto, una storia interessante di cui Ila, Malafi e Gamine sono a conoscenza.

Non so cosa tu faccia ogni 27 gennaio. Io ricordo, ogni anno, il mio prozio. Spesso andando a visitare qualche campo di concentramento o di sterminio, altre volte partecipando come relatore o come auditore a incontri informativi. Quando, regolarmnete, molte persone dicono che sarebbe ora di smetterla con questa storia del "non dimenticare".

Ora ti spiego la mia storia; sono, da parte di madre, francese e il fratello di mio nonno era un prete che, durante l'occupazione, faceva propaganda antinazista. Per ciò venne preso e portato a Dachau. Un campo di concentramento nei pressi di Monaco, in cui venne trattato con riguardo. I rapporti tra la Santa Sede e la Germania erano, sì tesi, ma anche piuttosto ambigui. Hitler diede disposizione che ai cattolici-partigiani fosse riservato un trattamento di favore, proprio per non esacerbare i rapporti con il Vaticano. A Dachau non vide nulla di drammatico. Era, in sostanza, un campo di prigionia. Non esistevano campi di sterminio in Germania.

Poi fu tradotto, e ancora non ne so il motivo, ad Auschwitz, nel settembre o nell'ottobre del 1944. Tre mesi prima della liberazione. I campi di Auschwitz sono tre e lui fu nel più terribile. E ci venne mandato nel periodo peggiore; quando i russi erano alle porte e bisognava eliminare uomini, donne e bambini in fretta e furia, tutti coloro che avrebbero potuto testimoniare. Sto parlando di Birkenau, che non è quello della famosa cancellata.

Il fratello di mio nonno usciva regolarmente ogni mattina da Birkenau per andare al campo di lavoro, Auschwitz 3. Immagino, ma non posso saperlo, che abbia almeno incrociato Primo Levi.

Anche a Birkenau venne trattato (più o meno) bene. Mangiava tre volte al giorno e le razioni erano abbondanti. Usciva dal reffettorio con del cibo in tasca che dava di nascosto a chi brucava l'erba. Ha visto cose orribili, alcune delle quali non ha mai raccontato.

E' morto che io avevo solo sei anni, anni in cui le sue storie non mi sembravano particolarmente interessanti. Ricordo bene il numero tatuato, che è l'emblema di Auschwitz. L'unico campo al mondo in cui i detenuti furono marchiati. Non c'era tempo per registri o cose del genere.

Sto conducendo ricerche su cosa ha fatto mio nonno, dov'è stato, chi ha conosciuto, con chi ha parlato. Ma non è semplice. Se a Dachau esistono registri, piuttosto puntuali, su entrate e uscite (in fondo furono "solo" 30.000 gli internati), ad Auschwitz passarono circa 6 milioni di persone, di cui un 20% uscì da una delle quattro ciminiere. AL momento so solo che ha vissuto nella baracca 5, la famosa baracca riservata ai preti.

Sei mai stato a Birkenau? Io ci sono stato con un deportato novantenne che mi ha raccontato, per esempio, che le brandine in alto erano le più ambite. Perché stare in basso significava essere inondati tutta notte dai prodotti dell'inevitabile dissenteria di chi stava sopra. Oppure, davanti alle latrine dove non esisteva la minima privacy, si doveva andare a espletare i propri bisogni ad un determinato orario. Era una catena di montaggio, non potevi fare i bisogni quando il tuo corpo lo richiedeva. Lui ricorda che il suo turno era alle 09.25 del mattino e davanti a lui stava, ogni santo giorno, una donna nuda che aspettava il proprio turno. Aveva una decina di secondi per fare le sue cose, dopo di che veniva fatto alzare a bastonate.

Finalmente, dopo anni di invii di documentazione, ho avuto il permesso da parte del complesso di Auschwitz per svolgere le mie ricerche. Sono permessi speciali che vengono dati solo a coloro che possono dimostrare di aver avuto parenti ad Auschwitz. A breve andrò con uno storico di Istoreco, un'associazione che si occupa appunto di non dimenticare, attraverso ricerche e divulgazioni.

Mi piacerebbe arrivare a un punto in cui la sua storia fosse così chiara da poterci scrivere un libro. La cosa che mi lascia perplesso è che ne sono stati già scritti, di simili, a miliaia.

Insomma, personalmente per non dimenticare mi faccio un culo così. Tu cosa fai?

ps il comunismo ha fatto le stesse identiche cose, ma non esiste il reato di apologia del comunismo. Mi vengono in mente i gulag siberiani o l'albero della morte cambogiano. L'albero della morte si trova a Pnom Penh, ed è un albero sul quale i Kmer Rossi uccidevano i bambini, i neonati. Gli fracassavano la testa contro quell'albero, prendendoli per i piedi e lanciandoli a tutta forza. Pol Pot diceva che i figli della vecchia civiltà non meritavano lo spreco di palottole. Per cui c'erano persone che giorno dopo giorno pigliavano questi piccoli, colpevoli di essere figli o di intellettuali o di cittadini o di persone che parlavano inglese, e li sbattevano contro quest'albero. A volte non morivano subito, ma venivano lasciati lì, ad agonizzare nel mucchio.

Ma io i comunisti li ascolto. Così come ascolto i nazisti.
 
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New member
Immaginavo una risposta del genere. Non credo, e mi permetto di parlare anche a nome di Apeschi e di Marzati, che abbiamo bisogno di qualcosa in più per disgustarci di ciò che è stato il nazifascismo.

Visto che accusi che vogliamo dimenticare, mi difendo raccontandoti un aneddoto, una storia interessante di cui Ila, Malafi e Gamine sono a conoscenza.

Non so cosa tu faccia ogni 27 gennaio. Io ricordo, ogni anno, il mio prozio. Spesso andando a visitare qualche campo di concentramento o di sterminio, altre volte partecipando come relatore o come auditore a incontri informativi. Quando, regolarmnete, molte persone dicono che sarebbe ora di smetterla con questa storia del "non dimenticare".

Ora ti spiego la mia storia; sono, da parte di madre, francese e il fratello di mio nonno era un prete che, durante l'occupazione, faceva propaganda antinazista. Per ciò venne preso e portato a Dachau. Un campo di concentramento nei pressi di Monaco, in cui venne trattato con riguardo. I rapporti tra la Santa Sede e la Germania erano, sì tesi, ma anche piuttosto ambigui. Hitler diede disposizione che ai cattolici-partigiani fosse riservato un trattamento di favore, proprio per non esacerbare i rapporti con il Vaticano. A Dachau non vide nulla di drammatico. Era, in sostanza, un campo di prigionia. Non esistevano campi di sterminio in Germania.

Poi fu tradotto, e ancora non ne so il motivo, ad Auschwitz, nel settembre o nell'ottobre del 1944. Tre mesi prima della liberazione. I campi di Auschwitz sono tre e lui fu nel più terribile. E ci venne mandato nel periodo peggiore; quando i russi erano alle porte e bisognava eliminare uomini, donne e bambini in fretta e furia, tutti coloro che avrebbero potuto testimoniare. Sto parlando di Birkenau, che non è quello della famosa cancellata.

Il fratello di mio nonno usciva regolarmente ogni mattina da Birkenau per andare al campo di lavoro, Auschwitz 3. Immagino, ma non posso saperlo, che abbia almeno incrociato Primo Levi.

Anche a Birkenau venne trattato (più o meno) bene. Mangiava tre volte al giorno e le razioni erano abbondanti. Usciva dal reffettorio con del cibo in tasca che dava di nascosto a chi brucava l'erba. Ha visto cose orribili, alcune delle quali non ha mai raccontato.

E' morto che io avevo solo sei anni, anni in cui le sue storie non mi sembravano particolarmente interessanti. Ricordo bene il numero tatuato, che è l'emblema di Auschwitz. L'unico campo al mondo in cui i detenuti furono marchiati. Non c'era tempo per registri o cose del genere.

Sto conducendo ricerche su cosa ha fatto mio nonno, dov'è stato, chi ha conosciuto, con chi ha parlato. Ma non è semplice. Se a Dachau esistono registri, piuttosto puntuali, su entrate e uscite (in fondo furono "solo" 30.000 gli internati), ad Auschwitz passarono circa 6 milioni di persone, di cui un 20% uscì da una delle quattro ciminiere. AL momento so solo che ha vissuto nella baracca 5, la famosa baracca riservata ai preti.

Sei mai stato a Birkenau? Io ci sono stato con un deportato novantenne che mi ha raccontato, per esempio, che le brandine in alto erano le più ambite. Perché stare in basso significava essere inondati tutta notte dai prodotti dell'inevitabile dissenteria di chi stava sopra. Oppure, davanti alle latrine dove non esisteva la minima privacy, si doveva andare a espletare i propri bisogni ad un determinato orario. Era una catena di montaggio, non potevi fare i bisogni quando il tuo corpo lo richiedeva. Lui ricorda che il suo turno era alle 09.25 del mattino e davanti a lui stava, ogni santo giorno, una donna nuda che aspettava il proprio turno. Aveva una decina di secondi per fare le sue cose, dopo di che veniva fatto alzare a bastonate.

Finalmente, dopo anni di invii di documentazione, ho avuto il permesso da parte del complesso di Auschwitz per svolgere le mie ricerche. Sono permessi speciali che vengono dati solo a coloro che possono dimostrare di aver avuto parenti ad Auschwitz. A breve andrò con uno storico di Istoreco, un'associazione che si occupa appunto di non dimenticare, attraverso ricerche e divulgazioni.

Mi piacerebbe arrivare a un punto in cui la sua storia fosse così chiara da poterci scrivere un libro. La cosa che mi lascia perplesso è che ne sono stati già scritti, di simili, a miliaia.

Insomma, personalmente per non dimenticare mi faccio un culo così. Tu cosa fai?

ps il comunismo ha fatto le stesse identiche cose, ma non esiste il reato di apologia del comunismo. Mi vengono in mente i gulag siberiani o l'albero della morte cambogiano. L'albero della morte si trova a Pnom Penh, ed è un albero sul quale i Kmer Rossi uccidevano i bambini, i neonati. Gli fracassavano la testa contro quell'albero, prendendoli per i piedi e lanciandoli a tutta forza. Pol Pot diceva che i figli della vecchia civiltà non meritavano lo spreco di palottole. Per cui c'erano persone che giorno dopo giorno pigliavano questi piccoli, colpevoli di essere figli o di intellettuali o di cittadini o di persone che parlavano inglese, e li sbattevano contro quest'albero. A volte non morivano subito, ma venivano lasciati lì, ad agonizzare nel muccio.

Ma io i comunisti li ascolto. Così come ascolto i nazisti.

E allora hai qualche problema di contraddizione con te stesso.
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
E allora hai qualche problema di contraddizione con te stesso.

Perchè vorrei che gli stupidi (i neo nazisti) potessero parlare in libertà per poter dir loro che dicono stupidate?

Perché penso che solo facendoli parlare si eliminerebbero da soli?

Perché voglio essere libero di comprare cimeli nazisti?

Qual è la contraddizione che vedi in me? Argomenta se vuoi, se parli per frasi fatte non capisco.

Ho le idee molto chiare: provo disgusto per il nazifascismo, ma non per questo li metterei a tacere.

Mi piacerebbe che qualcuno con la testa rapata venisse, il 27 gennaio, nelle aule di Istoreco a spiegare il suo punto di vista. Magari direbbe che i campi di sterminio sono tutta una montatura della cricca ebraica. Se queste cose le dicesse lì, in quel momento, le sue teorie verrebbero smontate da un quantitativo di prove che la metà basta. Se le stesse cose le dicesse nel chiuso di una cantina avrebbero sicuramente più presa, soprattutto in ragazzini senza cultura in cerca di identità

Tu metti a tacere chi non la vede come te?
 

Volgere Altrove

New member
Perchè vorrei che gli stupidi (i neo nazisti) potessero parlare in libertà per poter dir loro che dicono stupidate?

Perché penso che solo facendoli parlare si eliminerebbero da soli?

Perché voglio essere libero di comprare cimeli nazisti?

Qual è la contraddizione che vedi in me? Argomenta se vuoi, se parli per frasi fatte non capisco.

Ho le idee molto chiare: provo disgusto per il nazifascismo, ma non per questo li metterei a tacere.

Tu metti a tacere chi non la vede come te?

Di nuovo. Replico:

"Vi mando a tutti l'Atlante delle stragi nazifasciste in Italia. Cosi, forse la capite. O l'elenco del 210 mila mai piu' tornati soldati mandati in Russia sul Don,
o, e OGNI GIORNO, l'elenco dei 200 bimbi sotto i 10 anni rastrellati dai tedeschi nel solo Ghetto di Roma e mai piu' tornati. Cosi la capite, porcoggiuda. l'esigenza di non dimenticare e di non permettere. "

Punto.
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
Di nuovo. Replico:

"Vi mando a tutti l'Atlante delle stragi nazifasciste in Italia. Cosi, forse la capite. O l'elenco del 210 mila mai piu' tornati soldati mandati in Russia sul Don,
o, e OGNI GIORNO, l'elenco dei 200 bimbi sotto i 10 anni rastrellati dai tedeschi nel solo Ghetto di Roma e mai piu' tornati. Cosi la capite, porcoggiuda. l'esigenza di non dimenticare e di non permettere. "

Punto.

Di nuovo, replico, non ne ho bisogno. Non ho bisogno di slogan. Perché, forse non ti è entrato in testa, io non dimentico.

Il "punto" lo mettevano Stalin e Mussolini. Che dicevano "è così e basta". A chi argomentava replicavano sempre le stesse cose senza dire nulla di concreto.
 
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Volgere Altrove

New member
Di nuovo, replico, non ne ho bisogno. Non ho bisogno di slogan. Perché, forse non ti è entrato in testa, io non dimentico.

Il "punto" lo mettevano appunto Stalin e Mussolini. Che dicevano "è così e basta". A chi argomentava replicavano sempre le stesse cose senza dire nulla di concreto.

Il "punto" è una formula retorica. E sopra di slogan NON ce ne sono. Manco uno. Esci dalle contraddizioni con te stesso.
 

Volgere Altrove

New member
Non le ho riscontrate io. Leggiti. Lo sei tu con te medesimo.

.. e poi(ma è una cosa a latere) mi pare tu non abbia letto con adeguata riflessione l'articolo che ho posto in calce.
Sei preso completamente dall'esprimere la tua (contradditoria) opinione (ma è una cosa a latere), parlar dei tuoi percorsi.
L'atlante delle stragi nazifasciste in Italia è anche on line-lo puoi pur consultare, luogo per luogo, vittima per vittima.
Alla fine comprenderai che non c è nulla di liberticida nel tener alta l'allerta sul nazismo, con continui, continui episodi e richami in Italia in questi ultimi mesi.E NON è "cattiveria liberticida" chiudere definitivamente con questa oscena espressione di simboli che richiamano quelle stragi, quei termini, quelle mani tese che sta uscendo ovunque (qui in veneto è una cosa quotidiana ormai).Liberticida era il nazifascismo.
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
.. e poi(ma è una cosa a latere) mi parere tu non abbia letto con adeguata riflessione l'articolo che ho posto in calce.
Sei preso completamente dall'esprimere la tua (contradditoria) opinione. (ma è una cosa a latere)
L'atlante delle stragi nazifasciste in Italia è anche on line-lo puoi pur consultare, luogo per luogo, vittima per vittima.
Alla fine comprenderai che non c è nulla di liberticida nel tener alta l'allerta sul nazismo, con continui, continui episodi e richami in Italia in questi ultimi mesi.E NON è "cattiveria liberticida" chiudere definitivamente con questa oscena espressione di simboli che richiamano quelle stragi, quei termini, quelle mani tese che sta uscendo ovunque (qui in veneto è una cosa quotidiana ormai).Liberticida era il nazifascismo.

L'ho letto e l'ho trovato interessante.

La mia opinione, che tu definisci contradditoria senza argomentare, era in effetti di striscio. Ho approfittato per parlare di una cosa di cui si parla molto ultimamente. Ho preso spunto dall'articolo, ma non ho espresso pareri su quello.

Se vuoi argomentare, caro Va, dicendo dove secondo te sbaglio, puoi farlo, in modo diretto e schietto (senza maiuscole sarebbe meglio, perché la mia vista funziona ancora), e avrai da parte mia contradittorio. Se invece vuoi continuare su questa linea, cioè sostenere che sono brutto e cattivo perché è così e basta possiamo anche chiuderla qui.

Non so dove abiti, ma ti invito, e lo faccio sinceramente, il prossimo 27 gennaio a uno degli incontri che faremo. Sempre che non torni in qualche campo sparso per l'Europa, nel qual caso sei invitato ugualmente.
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
A parte che le leggi contro il fascismo ci sono già, vorrei capire meglio. Ho letto qualcosa ma non ho capito bene in cosa consista e pregherei qualcuno se gentilmente mi spiegasse cosa si vorrebbe aggiungere e modificare.

Ad oggi il reato di apologia fascista ha ripercussioni legali. Fondamentalmente chi istiga all'odio raziale o fa propaganda viene multato. Non si possono nemmeno ricostituire partiti nazisti o fascisti.

Quello che si sta discutendo in Camera è l'inasprimento delle pene: dal legale si passerebbe al penale. Per di più verrebbe introdotto il divieto assoluto di compra-vendita di materiale nazifascista, includendo anche tutto quello storico che si trova spesso nei mercatini. Perché verrebbe censurato il simbolo nazista, a prescindere che si tratti di sponsorizzazione dell'ideologia o di immagini storiche.

Tanto per dire, Wikipedia, almeno in Italia, non potrebbe più riportare il simbolo. Sarebbe vietata la riproduzione sui libri. Prima di pubblicarne uno, l'editore dovrebbe stare attento che nelle foto storiche non appaia da qualche parte il simbolo.
 
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