Quarantacinquesimo Artisticforum - Le nostre opere d'arte preferite

alessandra

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Apro il topic dedicato al 45° Artisticforum, dove tutti potrete fare le vostre proposte "artistiche". Un'opera a testa e poi ... via ai commenti!
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Marion-Peck-Water-Spirit.jpg


Marion Peck "Water Spirit"
 

alessandra

Lunatic Mod
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Partiamo dal primo quadro ... intanto attendiamo le altre proposte che certamente arriveranno :MUCCA


Marion-Peck-Water-Spirit.jpg


Marion Peck "Water Spirit"
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Avrete sicuramente capito che amo particolarmente l'arte surrealista, viste le mie scelte artistiche.
Marion Peck è nata nel 1963 a Manila, nelle Filippine ma è cresciuta a Seattle, Washington.
Ha studiato all''Università di Siracusa a New York e all'Università del Tempio a Roma, ed è una pittrice pop surrealista.
Questa corrente pittorica nasce in California a fine anni '70 come fenomeno di subcultura alternativa, collega il surrealismo al fumetto, ai graffiti, al mito e ai temi sociali delle metropoli urbane, l'elemento pop si fonde con un surrealismo dalle tinte magiche dando vita ad immagini inquietanti, visioni poetiche e scene sospese tra il grottesco ed il macabro, con citazioni pittoriche di origine classica, insomma un mix tra antico e moderno, sacro e profano.
Questo dipinto mi ha colpito in particolare per l'atmosfera lugubre, gotica (mi ha fatto pensare all'atmosfera onirica e fiabesca ma al tempo stesso terrificante de "Il giro di vite" di Henry James).
Questo dipinto mi fa rabbrividire e ridere insieme, nel senso che potrebbe simboleggiare una mia paura (sotto forma di fantasma) dove però questa paura viene rappresentata in tono ironico, viene capovolta, viene dissacrata, alleggerita, tant'è che qui mi sembra sia lo spirito acquatico ad aver paura dell'innocua nonnina (un po' inquietante anche lei dipinta di profilo e piatta, come se fosse ritagliata e incollata sulla tela, senza espressione, senza corporeità, sembra puro spirito anche lei).
E poi mi piace l'ambiente, quest'acqua limpida in contrasto con l'aspetto tetro dell'albero spoglio e delle nubi scure.
Mi piace la sensazione del contrasto che mi trasmette nell'insieme quest'opera.
 

ariano geta

New member
In effetti ha uno stile abbastanza "american gothic", d'altronde se l'artista è americana "d'adozione" per studi universitari ci può stare.
Anche se alcuni dettagli come la testa sproporzionata della donna e la forma dello spirito acquatico sono quasi da fumetto umoristico, per me prevale la sensazione di brivido. Diciamo che un quadro del genere non lo vorrei a casa mia: soprattutto durante la notte mi procurerebbe inquietudine.
 

qweedy

Well-known member
Lo spiritello è l'elemento più rassicurante in questo quadro. La donna vestita con abiti del passato è piuttosto arcigna, la sua espressione sembra congelata, il corvo nero e l'ambientazione cupa lacustre sono piuttosto inquietanti. Unica nota positiva lo spiritello-fumetto, tondeggiante e bambino. Chissà cosa rappresenta, forse il futuro?
 

alessandra

Lunatic Mod
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Ultimo viene il corvo ... che però qui, lungi dall'apparire come un presagio di morte, a me sembra amico della vecchia e piacevolmente curioso nei confronti dello spiritello acquatico. La donna è sproporzionata e, a parte questo, la testa è così perfetta da sembrare una foto, mentre il corpo no. Non saprei se, vedendo questo quadro di notte, potrebbe farmi paura, al momento mi è simpatico, mi fa sorridere e mi piace molto. Lei non sembra impaurita dallo spirito che, invece, pare un po' spiazzato e anche un po' inca**, come se avesse sbagliato luogo di apparizione.
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Bellissimo dipinto e bellissimo nudo femminile, elegante, sembra una scultura per quanto è perfetto e con una pennellata liscia, senza corposità (chissà che tecnica ha usato, non credo i pennelli comunque).
Simboleggia forse il pudore?
Paura di mostrare la propria essenza e quindi il ricorso ad una maschera come difesa?
Mi colpisce il grigio della donna e il rosso della maschera, il grigio lo attribuisco alla fragilità, che in qualche modo ci fa vivere ai margini e semi nascosti, e il rosso al desiderio di essere notati, di esprimerci a tutto tondo.
In questa donna percepisco una conflittualità interiore.
 

qweedy

Well-known member
Pare che la figura femminile, togliendosi la maschera, mostri la sua fragilità e la sua paura. La forza era tutta nella maschera.
 

ariano geta

New member
L'ho proposto perché adoro Juan Medina e volevo condividerne la visione. Ho scelto questo quadro in particolare perché c'è appunto un elemento di mistero legato a quella... maschera? scultura?... Insomma, quella "cosa" rossa che mostra e nasconde il volto femminile, che sembra distaccata dal corpo nudo della modella eppure la completa, le da colore (visto il colorito sbiadito, simile alla parete, della pelle). Penso che potrebbe simboleggiare proprio il mistero della femminilità.
 

alessandra

Lunatic Mod
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Scusate se mi ripeto, ma qui davvero la figura della donna è talmente perfetta da sembrare una foto.
A ben guardare sembra che la maschera sia volata via all'improvviso, come per fare dispetto: ecco, adesso sarai costretta a mostrare la tua verità. La ragazza non mi sembra davvero impaurita, mi sembra che provi più che altro vergogna.
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Questo quadro è molto complesso nella sua semplicità perché c'è tutto il mondo di Frida, la cultura messicana, l'attaccamento alla terra, l'amore di donna, l'amore di madre (anche se non ha potuto avere figli), la filosofia orientale, l'affetto per i suoi cani.
C'è tutto il suo mondo spirituale, la sua vita vissuta in coerenza al suo credo assolutamente intimo e personale.
Questo dipinto visto dal vivo ti avvolge.
Ci sarebbe molto da dire su questo dipinto ma sarebbe forse troppo lungo da leggere.

Questo è il significato del quadro (per chi ha pazienza di leggere tutto):
Titolo: "L'amoroso abbraccio dell'universo, la terra (Messico), io, Diego e il signor Xolot" (1949)
In quest'opera fortemente simbolica Frida vuole esprimere la complessità del rapporto amoroso in cui la donna svolge anche il ruolo della madre nei confronti del suo compagno. La donna dona e alimenta la vita, mentre l'uomo, nella sua fronte, porta il terzo occhio della saggezza, come in questo caso lo si vede nel dipinto, sulla fronte di Diego.
L'occhio permette l'unione e la continuità del rapporto fra i due. Dietro ai due sposi si staglia la dea Madre della Terra azteca, Cihuacoatl, scolpita nella pietra. Dietro alla statua e ai due protagonisti Frida ha dipinto la Madre Universale, che a sua volta li abbraccia e li contiene.
La balia è la copia più piccola della madre terra; ma mentre a questa cola dal petto una goccia di latte che rinvigorisce, da lei sgorga una fontana di sangue.
In posa da Madonna, Frida-balia tiene tra le braccia Diego, mentre la figura di lui ricorda quella di un budda. Ha tre occhi, il terzo è quello della saggezza; inoltre qui regge in mano la fiamma purificatrice, segno di rinnovamento e di rinascita.
Nel dipinto viene rappresentata in modo particolare l'antica mitologia messicana. Come in nessun altro quadro, qui la pittrice ha espresso il principio dualistico che trova paralleli nella filosofia cinese Yin e Yang. Il giorno e la notte si compenetrano. La spiritualità luminosa e la materia oscura, il sole e la luna, costituiscono il nucleo dell’universo, che tiene tra le sue gigantesche braccia la Terra scura. La dea della Terra Cihuacoatl, madre che dà la vita, dal cui grembo, secondo la mitologia, sarebbero spuntate tutte le piante, tiene la pittrice sul suo grembo fertile, in modo simile a una balia india.
Il tema principale dell'opera riguarda la maternità che viene presentata in un contesto, come detto, pieno di riferimenti alla mitologia azteca e del Messico.
Frida, a causa dell'incidente che la coinvolse quand'era ancora un'adolescente, non poté mai avere figli. Nel dipinto il suo ruolo di madre viene espresso tenendo in braccio Diego Rivera, pittore fra i più importanti del '900 messicano, e compagno di Frida Kahlo per tutta la vita.
Un abbraccio che racchiude un abbraccio che racchiude un abbraccio. Tutto è madre e contenimento. Tutto è doppio. L'uno lo specchio dell'altro. L'uno l'opposto dell'altro. Bianco e nero. Notte e giorno. Una Frida figlia e madre. Tutto è preso e portato via. Sospeso in un universo infinito che mette radici.
In primo piano, sulla sinistra, è ritratto il cane di Frida, Itzcuintli Senor Xolotl, che rappresenta Xolotl, il guardiano del mondo dei morti, che ha preso la forma del cane per poter osservare il mondo terrestre. Sul suo dorso i morti vengono trasportati di notte nel mondo degli inferi.
Nel dipinto Xolotl ha anche il compito di vegliare sul rapporto amoroso di Frida e Diego.
Frida creò un linguaggio figurativo talvolta semplicemente realistico, altre volte arricchito da elementi simbolici, surreali e fantastici, senza tuttavia staccarsi mai completamente dalla realtà, per questo motivo, anche se alcuni sostengono il contrario, le sue opere non possono propriamente essere definite surrealiste. A tal proposito affermò: "pensavano che anche io fossi una surrealista, ma non lo sono mai stata. Ho sempre dipinto la mia realtà, non i miei sogni".
 
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alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Questo quadro è molto complesso nella sua semplicità perché c'è tutto il mondo di Frida, la cultura messicana, l'attaccamento alla terra, l'amore di donna, l'amore di madre (anche se non ha potuto avere figli), la filosofia orientale, l'affetto per i suoi cani.
C'è tutto il suo mondo spirituale, la sua vita vissuta in coerenza al suo credo assolutamente intimo e personale.
Questo dipinto visto dal vivo ti avvolge.
Ci sarebbe molto da dire su questo dipinto ma sarebbe forse troppo lungo da leggere.

Dì tutto quello che vuoi :D
 

ariano geta

New member
Un quadro molto surreale e denso di simbolismi che a me sfuggono (ma il post di Ondine è stato molto utile per capirlo meglio).
Lo trovo affascinante e al tempo stesso lievemente inquietante, come in effetti mi capita per tutti i quadri della Kahlo.
 

qweedy

Well-known member
Grazie Ondine per la spiegazione!

Certo che pensando a un quadro sulla madre e sulla maternità, ci si immaginerebbe qualcosa di tenero, di dolce, di rasserenante. Mi pare invece spigoloso e inquietante, duro!
 
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