Cremonini, Alessio - Sulla mia pelle

estersable88

dreamer member
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Ero convintissima di trovare un tread già aperto su questo film, ma ho controllato e mi pare che non ci sia... dunque...
Sulla mia pelle è un film del 2018 diretto da Alessio Cremonini, che racconta gli ultimi giorni di vita di Stefano Cucchi. Stefano, fermato e poi arrestato per detenzione e spaccio di droga, viene pestato pesantemente dai carabinieri che l'hanno in custodia. Dopo una permanenza in carcere, anche a seguito della convalida dell'arresto, viene trasferito in ospedale e la sua situazione appare sempre più critica. Morirà lì pochi giorni dopo, senza che alla sua famiglia sia stato permesso di vederlo.
Sulla mia pelle è un film crudo, realistico, molto angosciante del quale forse avevamo davvero tutti bisogno. Ne avevamo bisogno per scuoterci dall'appiattimento davanti al dolore, dall'indifferenza di fronte alle ingiustizie e ai soprusi. Ho pianto molto, ma è giusto così... non avrebbe potuto essere altrimenti. Un plauso a Borghi e Cremonini in modo particolare: anche senza vedere le immagini ho percepito tutta la potenza evocativa delle scene.
 
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alessandra

Lunatic Mod
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L’ho visto già da un po’ di tempo, stavo per inserirlo ieri ma mi hai preceduto :)
Film di denuncia che ripercorre in modo realistico la vicenda di Stefano Cucchi. Al di là della violenza in sé, agghiacciante, a indignare e far rabbrividire è il comportamento opportunista, l’indifferenza e il menefreghismo dei “personaggi” che hanno favorito l’esito dei fatti. Cucchi non parla perché sa già che si tratta di una battaglia persa. Il film è privo di inutili spettacolarizzazioni d'effetto, gli atti di violenza non vengono mostrati e lui viene presentato come suppongo fosse in realtà: un piccolo spacciatore, sfrontato e arguto. Non ci sono eroi, solo vittime e colpevoli. Borghi è bravissimo, è riuscito a rendere se stesso quasi identico al vero Stefano. Un film reale, privo di ipocrisia, da vedere assolutamente.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
E' un film che lascia esterrefatti su come possa accadere una situazione di questo tipo e soprattutto che accada in modo paurosamente costante, visti i numeri dei morti tra i detenuti ogni anno. La recitazione del protagonista è straziante e il taglio dato al film di tipo documentaristico rende il tutto ancora più reale.
 
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