Läckberg, Camilla - La strega

Meri

Viôt di viodi
A Fjallbacka scompare una bambina di quattro anni, che viene ritrovata il giorno dopo morta nel bosco, uccisa. L'omicidio ne ricorda un altro accaduto molti anni prima dove due ragazzine confessarono e poi ritrattarono di aver ucciso una bambina. Quelle due ragazzine, ormai donne, sono appena ritornate in città ed inevitabilmente i sospetti ricadono su di loro.

Il giallo è interessante, ma avendone letti diversi di questa autrice comincio a vedere la medesima impostazione in tutti i romanzi.
 

estersable88

dreamer member
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Marie Wall, celebrata star di Hollywood, è tornata a Fjällbacka per le riprese di un film su Ingrid Bergman di cui è la protagonista, e in paese non si parla d'altro. Trent'anni [SUB][/SUB]prima, quando era ancora una ragazzina, Marie e la sua amica del cuore erano state accusate di aver ucciso la piccola Stella, una bambina
di appena quattro anni, la cui morte aveva profondamente scosso l'intera comunità. Quando alle porte di Fjällbacka, dove ora riecheggiano i suoni dell'estate, un'altra bambina scompare misteriosamente nelle stesse circostanze, il ricordo di quei drammatici eventi riaffiora con forza. Può davvero essere una coincidenza? Per capire se esiste un collegamento tra passato e presente, Patrik Hedström e la sua squadra devono disseppellire verità taciute per lunghi anni. Ed Erica, che al caso Stella lavora già da un po', ha intenzione di fare di tutto per aiutare la polizia, mettendo a disposizione la sua principale abilità: quella di scavare a fondo nei vecchi casi di omicidio, cercando di scoprire che cos'è realmente accaduto e, soprattutto, perché. Intanto, intorno a loro cresce la paura, paura dell'ignoto e del diverso, che esaspera il clima di sospetto e alimenta un odio che arde come fuoco. In una rinnovata caccia alle streghe, quella stessa terra che secoli prima era stata illuminata da innumerevoli roghi, innalzati in nome di una folle lotta contro il demonio, minaccia di bruciare ancora, e di perdersi in un'immensa oscurità.

La strega è un giallo moderno, crudo, toccante, con frequenti incursioni nel passato – com'è d'uso per Camilla Lackberg – e in questo caso tra il 1671 e il 1672. È in quegli anni che si fece più intensa e cruenta la caccia alle streghe che riguardò, come tutta Europa, anche la Svezia e in particolare la zona di Fjallbacka. La parte moderna della storia non ha direttamente a che fare con le streghe, ma a sua volta si snoda fra gli anni ottanta e i giorni nostri e porta con sé il suo bel carico di problemi. Se l'omicidio di una bambina – anzi due – non fosse abbastanza, in questo libro la Lackberg affronta temi caldi come l'immigrazione, il disagio giovanile, i sensi di colpa, le stragi e l'uso indiscriminato delle armi. Come sempre, l'autrice rivela una grande attenzione verso le problematiche e le evoluzioni della società e una grande sensibilità nell'affrontarne le paure e le contraddizioni. Qualche pagina e qualche ridondanza in meno avrebbero probabilmente giovato alla leggibilità del romanzo, ma La strega rimane comunque un'ottima opera capace di travalicare il genere letterario e di porre all'attenzione anche dei più reticenti problemi e contraddizioni presenti in Svezia come in tutto il mondo occidentale. A giudicare dal finale e dal fatto che non sono stati pubblicati volumi successivi a questo negli ultimi tre anni, sembrerebbe quasi che la Lackberg volesse chiudere qui la serie di Erica Falk e Patrik Edstrom… beh, sarebbe un peccato. Sarebbe bello se, dopo o contemporaneamente alla serie di Faye Adelheim, tornassero in libreria le storie di Erica, Patrik, Martin, Anna e tutti gli altri.
 

Roberto89

MODerato
Membro dello Staff
Questo è il secondo libro che leggo di Camilla Läckberg, e devo dire che, nonostante il genere giallo sia uno di quelli che mi piace meno, in entrambi i casi è riuscita a tenermi incollato alle pagine del libro.
In questo romanzo l'autrice è riuscita non solo a ideare una storia, ambientata nel nostro tempo, le cui radici affondano nel diciassettesimo secolo (come si può intuire dal titolo del libro), creando poi tre trame che si snodano in tempi diversi e tutti i personaggi che ne fanno parte, ma è riuscita anche a integrare un buon numero di temi attuali, come l'immigrazione, la famiglia, l'omosessualità, l'adolescenza e il modo in cui tutto ciò che ci circonda ha effetto sul modo in cui cresciamo, creando uno spaccato di vita quotidiana in cui tutti possiamo riconoscerci. In questo romanzo non ci sono buoni e non ci sono cattivi. È stato interessante trovare molti personaggi che, nonostante rientrino fra i "cattivi" della storia, è difficile poi giudicare senza se e senza ma. Se da un lato non si può non condannare il crimine, dall'altro è difficile non tenere conto di come chi l'ha commesso sia a sua volta (almeno in parte) una vittima del suo stesso passato, che l'ha portata ad essere quello che è oggi.
All'inizio ho fatto un po' fatica ad ambientarmi per via dei tanti personaggi. Ma il romanzo è lungo e si ha tutto il tempo di prendere conoscenza senza mai perdere il filo della storia. Poi nel mio caso, pur conoscendo già i personaggi principali, ho dovuto ricollegarli ai loro nomi e ruoli, oltre a rimettermi in pari con la storia dei protagonisti che, cosa del tutto normale in una serie, si sviluppa lentamente sin dal primo romanzo della serie. Ma l'autrice è stata brava anche in questo, tenendo conto anche del lettore che legge il libro senza averne letti altri della serie e dando quindi le informazioni giuste perché il lettore possa capire cosa è successo ai protagonisti nei libri passati.
Insomma, un giallo che non è solo un giallo e che, a mio avviso, non è narrativa fine a sé stessa, riuscendo al contempo a tenermi incollato alla pagina per sapere come va a finire.

Voto: 5 stelle su 5
 
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