233° MG - Figlie di una nuova era di Carmen Korn

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Da domani 4 utenti inizieranno a leggere e commentare insieme questo libro.
Sono qweedy, IreneElle, Jessamine e Shoshin
Quattro donne del forum per quattro donne protagoniste del romanzo... Che bella coincidenza :HIPP.

"Uno strano destino, quello delle donne nate nel 1900: avrebbero attraversato due guerre mondiali, per due volte avrebbero visto il mondo crollare e rimettersi in piedi, stravolgersi per sempre sotto i loro occhi. Sono proprio loro le protagoniste di questa storia, quattro donne che incontriamo per la prima volta da ragazze, ad Amburgo, alle soglie degli anni Venti. Hanno personalità e provenienze molto diverse..."

P. S. Alla fine ho deciso di aprire io il MG :wink:... Buona lettura :)
 

Shoshin

Goccia di blu
Ho iniziato la lettura di questo libro stanotte.
Non mi sono neppure resa conto che le ore trascorrevano velocemente.All'alba gli occhi,che mi stanno dando un poco di problemi ,erano effettivamente stanchi ma non ci ho fatto caso,
forse perché ho continuato a pensare al libro,ai personaggi che sento molto vicini ognuno per un motivo.
E sento nel cuore il bisogno di sapere come
gli eventi proseguiranno.

Dove queste vite giungeranno e
se saranno salve ...

Mi sono affezionata a Rudi.
L'ho adottato idealmente.
I tratti della sua personalità mi sono
familiari.
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Non ho potuto unirmi a voi nella lettura di questo libro che ho terminato appena giovedì scorso, ma passerò di tanto in tanto per seguirvi. In questo libro, che coinvolge e si fa divorare, i personaggi sono tutti a loro modo determinanti, non solo le donne che pure hanno un ruolo preponderante sulla scena. E' un romanzo che si prende i suoi tempi per raccontare con dovizia di particolari 25 anni di vita e di vite. E' il primo capitolo di una trilogia, ma val bene la lettura anche come opera singola. Credo di potervelo assicurare senza problemi: non ne rimarrete deluse. Buona, buonissima lettura a voi!
 

Jessamine

Well-known member
Io lo andrò a rititare in biblioteca questo pomeriggio (che tempismo! :HIPP), quindi credo di poterlo iniziare già stasera.
Ultimamente le nuove uscite Fazi sono nelle mie corde, quindi ho aspettative molto alte!
 

qweedy

Well-known member
Ho l'e-book pronto, inizio anch'io stasera.

Vi presento Carmen Korn, nata a Düsseldorf nel 1952, scrittrice e giornalista che vive ad Amburgo con la sua famiglia:

korn-carmen-270x270.jpg


Figlie di una nuova era è il primo libro di una trilogia, il secondo volume uscirà tradotto in italiano nella primavera del 2019.
 

qweedy

Well-known member
Non ho resistito, ho letto i primi due capitoli prima di cena. E' molto scorrevole, è uno di quei libri che si ha voglia di leggere tutto d'un fiato.
Tra le quattro ragazze mi piace Henny, mi sembra la più forte.
 

Jessamine

Well-known member
Io per ora ho letto solo una cinquantina di pagine.
Al momento non mo fanno impazzire i paragrafi tanto brevi, soprattutto ora che i personaggi sono ancora sconosciuti avrei preferito qualche pagina in più in continuità. Insomma, mi infastidisce un po' dover saltare di palo in frasca da un personaggio all'altro praticamente ad ogni pagina. Spero che col tempo la narrazione si dilati un po' :boh:
 

qweedy

Well-known member
I capitoli brevi rendono la lettura più veloce e leggera. Spesso nei romanzi corali e nelle saghe all'inizio è faticoso memorizzare tutti i personaggi. Ho letto la saga dei Cazalet, e lì i protagonisti erano ancora più numerosi.
Qui la narrazione è pacata, semplice, chiara, con amicizie e legami che vengono raccontati con grande delicatezza.
Anche l'universo maschile ha i suoi quattro rappresentanti, Rudi e Lud e i dottori Theo Unger e Kurt Landmann. Al momento, quello che mi attira di più è il dottor Kurt Landmann.


"Senza coraggio non si va da nessuna parte."
 

Shoshin

Goccia di blu
Lud...
Sognatore e falegname.
Non uscirà mai di scena
da questa storia.
Nonostante tutto,
lui che levigava il legno
e gli donava forme in forma di doni
resta tra le pieghe di questa lunga storia
piena di storie.
 

qweedy

Well-known member
Sono arrivata al 1940.
Le personalità delle ragazze mi sembrano molto più forti rispetto agli uomini.
Rudi e Lud sono molto buoni, sognatori, innamorati.
 

qweedy

Well-known member
Ragazze, ci siete? Come state procedendo?

Sono arrivata alla fine, negli ultimi capitoli la tragedia della storia erompe e sconvolge la vita dei protagonisti.
Le nuove generazioni già si affacciano, e una luce di speranza illumina le ultime pagine del libro.

Lettura molto scorrevole, per nulla complessa (se non per, talvolta, la difficoltà a ricordare i nomi!). Le varie personalità si delineano, e le simpatie dei lettori possono convergere su chi sentono più affine.
Le mie preferenze già le ho scritte, come antipatia non ho dubbi: Ernst. E molto al di sotto, anche la mamma di Henny, non cattiva ma piuttosto sgradevole fin dall'inizio.
Lo sfondo storico illumina su quanto anche i tedeschi "normali" abbiano dovuto subire a causa della guerra e dei bombardamenti anglo-americani.
 

Shoshin

Goccia di blu
Leggo di notte...
E sono a metà di questo
libro in cui i rapporti umani,i
sodalizi tra le persone
e le amicizie durevoli e sincere
rappresentano l'ultimo e unico baluardo
di difesa contro la mostruosità e l'inutilità
del male

Continuo a ricordare Lud il sognatore
e sento molto vicine Louise e Lina.

La nuova Ida che piano piano prende forma tra le pagine della storia mi sorprende.
 

Jessamine

Well-known member
Io sto procedendo molto lentamente: sono ancora ferma al 1921.
Non per mancanza di scorrevolezza della storia, ma sono proprio io che in questo periodo, pur avendo tanto tempo, ho poca voglia di leggere.
In un certo senso, questo libro per me sta un po' risentendo dell'ombra dei Cazalet: ero arrivata circa a metà del quarto volume, quando ho iniziato a leggere questo libro, quindi non riesco a evitare paragoni. E coi Cazalet mi sembra di aver fatto meno fatica a entrare nelle vicende, ma probabilmente è solo perché ho iniziato a leggerli in un periodo molto più tranquillo, e ormai, anche se mi manca un po' ad arrivare in fondo, mi sento una di famiglia.
Resto dell'idea che i paragrafi così tanto brevi sono abbastanza fastidiosi: non mi dispiacciono, in generale, le narrazioni corali e un po' frammentate, ma ecco, qui davvero si cambia personaggio ogni pagina-pagina e mezzo, insomma, un po' eccessivo :mrgreen:
Ancora non so bene che pensare dei vari personaggi: li conosco da "qualche anno", ma continuano a sembrarmi un po' abbozzati, come se li conoscessi solo fuori casa, a livello formale, e non fossi ancora riuscita a vedere il loro "vero volto".
Mi fa sorridere il dottor Landmann, perché, casi strani della vita, in questo periodo ho davvero a che fare con un dottor Landmann nella mia vita :HIPP
 

Shoshin

Goccia di blu
Ho finito la lettura di questo libro
stamattina presto.
Non saprei come spiegare,
Ma è come se fossi tornata
alla mia realtà, dopo essere
stata altrove.
Questo forse succede
quando un libro ci permette
davvero di entrare tra le sue pagine.
E di queste pagine io
ricorderò soprattutto
i particolari...
Frasi,gesti,emozioni ,
immagini che la scrittrice ha saputo
trasmettere con semplicità...
Nella storia la guerra non vince
su ciò che conta veramente.
Nonostante la tragedia e la distruzione
in cui trascina i protagonisti, non è lei la protagonista.
Restano gli uomini e le donne in cui sempre vive l'umanità e
la speranza...L'amore e l'amicizia non restano seppelliti sotto
le macerie così come il ricordo di coloro i quali non
ce l'hanno fatta.

Mi piace ricordare un passo del libro

"Ernst venne in visita qualche giorno
dopo il bombardamento e andò a perlustrare
le macerie.
Henny aveva già estratto il portagioie
di ciliegio annerito dalle fiamme.
Vi rispose l'anello di granata e le fedi,
la sua e quella di Lud .Piccoli tesori solo sui."


E poi ci sono gli occhi di Kathe
che cercano quelli di Henny da dietro il finestrino
di un tram, nell'ultima
pagina del libro.

Si rivedranno e questo mi è
piaciuto molto.


Forse Rudi tornerà dal campo di prigionia .
È importante che lo faccia.
È stato uno dei personaggi che più ho amato
del libro e vorrei poterlo rincontrare nel seguito
del romanzo.

Mi ha fatto piacere partecipare a questo
piccolo gruppo di lettura,magari
potremo continuare a leggere insieme
anche il seguito.
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Ho finito la lettura di questo libro
stamattina presto.
Non saprei come spiegare,
Ma è come se fossi tornata
alla mia realtà, dopo essere
stata altrove.
Questo forse succede
quando un libro ci permette
davvero di entrare tra le sue pagine.
E di queste pagine io
ricorderò soprattutto
i particolari...
Frasi,gesti,emozioni ,
immagini che la scrittrice ha saputo
trasmettere con semplicità...
Nella storia la guerra non vince
su ciò che conta veramente.
Nonostante la tragedia e la distruzione
in cui trascina i protagonisti, non è lei la protagonista.
Restano gli uomini e le donne in cui sempre vive l'umanità e
la speranza...L'amore e l'amicizia non restano seppelliti sotto
le macerie così come il ricordo di coloro i quali non
ce l'hanno fatta.

Mi piace ricordare un passo del libro

"Ernst venne in visita qualche giorno
dopo il bombardamento e andò a perlustrare
le macerie.
Henny aveva già estratto il portagioie
di ciliegio annerito dalle fiamme.
Vi rispose l'anello di granata e le fedi,
la sua e quella di Lud .Piccoli tesori solo sui."


E poi ci sono gli occhi di Kathe
che cercano quelli di Henny da dietro il finestrino
di un tram, nell'ultima
pagina del libro.

Si rivedranno e questo mi è
piaciuto molto.


Forse Rudi tornerà dal campo di prigionia .
È importante che lo faccia.
È stato uno dei personaggi che più ho amato
del libro e vorrei poterlo rincontrare nel seguito
del romanzo.

Mi ha fatto piacere partecipare a questo
piccolo gruppo di lettura,magari
potremo continuare a leggere insieme
anche il seguito.

Anche a me è piaciuto molto il fatto che non fosse la guerra - o comunque gli eventi storici - il centro del racconto, ma che il punto focale, la costante di tutto il libro fossero le persone con le loro vite, i loro problemi, i cambiamenti, i condizionamenti che quegli stessi eventi storici hanno portato nelle loro esistenze.
 

qweedy

Well-known member
Ho finito la lettura di questo libro
stamattina presto.
Non saprei come spiegare,
Ma è come se fossi tornata
alla mia realtà, dopo essere
stata altrove.
Questo forse succede
quando un libro ci permette
davvero di entrare tra le sue pagine.
E di queste pagine io
ricorderò soprattutto
i particolari...
Frasi,gesti,emozioni ,
immagini che la scrittrice ha saputo
trasmettere con semplicità...
Nella storia la guerra non vince
su ciò che conta veramente.
Nonostante la tragedia e la distruzione
in cui trascina i protagonisti, non è lei la protagonista.
Restano gli uomini e le donne in cui sempre vive l'umanità e
la speranza...L'amore e l'amicizia non restano seppelliti sotto
le macerie così come il ricordo di coloro i quali non
ce l'hanno fatta.

Mi piace ricordare un passo del libro

"Ernst venne in visita qualche giorno
dopo il bombardamento e andò a perlustrare
le macerie.
Henny aveva già estratto il portagioie
di ciliegio annerito dalle fiamme.
Vi rispose l'anello di granata e le fedi,
la sua e quella di Lud .Piccoli tesori solo suoi."


E poi ci sono gli occhi di Kathe
che cercano quelli di Henny da dietro il finestrino
di un tram, nell'ultima
pagina del libro.

Si rivedranno e questo mi è
piaciuto molto.


Forse Rudi tornerà dal campo di prigionia .
È importante che lo faccia.
È stato uno dei personaggi che più ho amato
del libro e vorrei poterlo rincontrare nel seguito
del romanzo.

Mi ha fatto piacere partecipare a questo
piccolo gruppo di lettura,magari
potremo continuare a leggere insieme
anche il seguito.

E' vero, protagonisti sono gli uomini e le donne, le loro speranze, i loro sogni, i loro sentimenti e la loro umanità, nonostante la guerra e la distruzione. La vita è più forte, si sopravvive e ci si aggrappa a ciò che davvero conta. Tra le macerie si cerca di recuperare non gli oggetti, ma i ricordi.
I ricordi, soprattutto quelli di chi non c'è più, hanno un valore immenso.
Ben volentieri potrei leggere il seguito con voi.

In effetti quando si finisce un libro coinvolgente, sembra di riemergere nel nostro presente provenienti da altro spazio e altro tempo. E si sente un po' di malinconia.
 

Shoshin

Goccia di blu
E' vero, protagonisti sono gli uomini e le donne, le loro speranze, i loro sogni, i loro sentimenti e la loro umanità, nonostante la guerra e la distruzione. La vita è più forte, si sopravvive e ci si aggrappa a ciò che davvero conta. Tra le macerie si cerca di recuperare non gli oggetti, ma i ricordi.
I ricordi, soprattutto quelli di chi non c'è più, hanno un valore immenso.
Ben volentieri potrei leggere il seguito con voi.

In effetti quando si finisce un libro coinvolgente, sembra di riemergere nel nostro presente provenienti da altro spazio e altro tempo. E si sente un po' di malinconia.

È vero anche che mi sento un poco
malinconica...per diverse notti
sono stata in compagnia dei personaggi
del libro che io sentivo familiari.Soprattutto
Rudi..
 

Jessamine

Well-known member
Scusatemi, sono davvero pessima.
Sono ferma al 1926. Non so, faccio davvero fatica a farmi coinvolgere dal racconto, ma non riesco a capire se sia colpa del periodo in cui ho la testa particolarmente all'aria, o se non sia il libro giusto.
Ho come l'impressione che la Korn ci stia facendo vedere una storia potenzialmente molto interessante, senza però mostrarcela per davvero. Ci fa guardare da una finestra, ma non ci permette di vivere assieme ai personaggi. Non riesco nemmeno a spiegarmi al meglio... e appena una situazione comincia a interessarmi, si passa ad altro. E quando torniamo ad un personaggio, sono passati mesi, magari.
Tutte le relazioni sono raccontate, più che mostrate, non entriamo mai nella testa di nessuno... insomma, ho ancora la sensazione che si ha quando si è proprio all'inizio di un romanzo corposo, quando i personaggi e le situazioni ci sono ancora estranei, ma in realtà sono quasi a metà.
L'unica che per ora suscita un po' la mia simpatia è Ida.
 

qweedy

Well-known member
Scusatemi, sono davvero pessima.
Sono ferma al 1926. Non so, faccio davvero fatica a farmi coinvolgere dal racconto, ma non riesco a capire se sia colpa del periodo in cui ho la testa particolarmente all'aria, o se non sia il libro giusto.
Ho come l'impressione che la Korn ci stia facendo vedere una storia potenzialmente molto interessante, senza però mostrarcela per davvero. Ci fa guardare da una finestra, ma non ci permette di vivere assieme ai personaggi. Non riesco nemmeno a spiegarmi al meglio... e appena una situazione comincia a interessarmi, si passa ad altro. E quando torniamo ad un personaggio, sono passati mesi, magari.
Tutte le relazioni sono raccontate, più che mostrate, non entriamo mai nella testa di nessuno... insomma, ho ancora la sensazione che si ha quando si è proprio all'inizio di un romanzo corposo, quando i personaggi e le situazioni ci sono ancora estranei, ma in realtà sono quasi a metà.
L'unica che per ora suscita un po' la mia simpatia è Ida.

Secondo me, in parte la tua sensazione è dovuta anche al fatto che essendo il primo libro di una trilogia, qui l'autrice getta sul "tavolo" tutti i suoi protagonisti, che possono forse sembrare poco approfonditi perchè il racconto scorre molto velocemente. Forse facendo un raffronto con la saga dei Cazalet, che pure aveva molti personaggi, noto che il periodo della seconda guerra mondiale occupa tre o quattro libri, mentre la Korn in un solo libro sorvola un periodo storico molto più lungo. Le situazioni vengono raccontate in modo più rapido, e subito si passa ad altro.

Mi piace che ognuna di noi abbia indirizzato la propria simpatia a una protagonista femminile diversa. :) Sarei curiosa di leggere la scelta di IreneElle e di Estersable ....
 
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