Trentottesimo Photoforum - La bellezza nell'attimo

alessandra

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Buongiorno,
siete pronti per postare ancora una volta una foto a testa e poi commentarle tutti insieme?
Aspetto le vostre proposte :D
 

Shoshin

Goccia di blu
Il pittorialismo fotografico di Don Hong-Oai

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La pittura obbedisce all'inchiostro,l'inchiostro al pennello,il pennello alla mano,la mano al cuore del pittore..

Shi Tao

https://youtu.be/12qNrxqSP_Q
 

alessandra

Lunatic Mod
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Partiamo con la prima foto di Don Hong-Oai

Se non ci sono altri partecipanti, qweedy e Shoshin, postate una seconda foto se volete :wink:
 

qweedy

Well-known member
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Partiamo con la prima foto di Don Hong-Oai

Questa foto è meravigliosa. Trasmette pace e serenità, e soprattutto equilibrio, tra l'uomo, la natura, e tutto il creato. Nulla di male può accadere in questo fermo-immagine, nulla può turbare l'umanità deglii esseri umani, la natura degli alberi, la liquidità dell'acqua.
Come avevo intuito, le foto insolite di Don Hong-Oai sono costruite in camera oscura.
 

alessandra

Lunatic Mod
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La foto di Don Hong-Oai è molto bella, delicata, sembra l'illustrazione di un romanzo antico, ma mi fa un effetto strano. Non so perché ma mi inquieta un po', sembra raffigurare un mondo a parte, estraneo a qualsiasi realtà.
 

qweedy

Well-known member
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Osman Sagirli - campo profughi Atmeh

Questa è la seconda foto da commentare.:wink:

Questa è un'immagine del 2014 di una bimba siriana che, spaventata dal teleobiettivo usato dal fotoreporter turco Osman Sagirli, alza le mani in segno di resa.

“Quel giorno stavo utilizzando un teleobiettivo e la bimba ha pensato che fosse un’arma – ha detto Sagirli – Ho capito subito che si era spaventata. Normalmente i bambini nascondono la loro faccia o sorridono quando vedono una fotocamera”. Hudea, la bambina protagonista dello scatto, era arrivata nel campo di Atmeh – a circa 10 km dal confine turco – con sua madre e due fratelli dopo un viaggio di 150 km.

Hudea conosce bene gli orrori della guerra. Il suo sguardo si incrocia con quello del fotografo turco che le punta contro la macchina fotografica per immortalarla in uno scatto che non ha bisogno di parole per descriverne il disagio. Hudea è terrorizzata. Alza le mani in segno di resa, si morde le labbra e spalanca gli occhi.

Questa foto descrive più di mille parole l'orrore che la guerra impone agli innocenti.
 

Shoshin

Goccia di blu
La guerra che continua...
Negli occhi di questa piccola
profuga che già tanto hanno visto
del male del mondo.
Alza le braccia e resta ferma.
Ha paura,ma nei suoi occhi
io scorgo ancora quella piccola
luce vivida dell'infanzia che non
è spenta ..
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Sono d'accordo con Shoshin. Io vedo nei suoi occhi paura frammista a curiosità, tanto che quasi non capisco quale delle due sensazioni prevalga. E poi ci vedo anche una forma di adorabile sbruffoneria infantile, come se fiutasse un pericolo ma allo stesso tempo non volesse rassegnarsi.
Bellissima foto.
 

Shoshin

Goccia di blu
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Inserisco la terza foto :)
Yehudi Menuhin a dodici anni, con il suo Stradivarius del 1733

Quel violino fragile e magico chiamato Yehudì Menuhin...
Cosi lo definì Ruth Migliara in un suo articolo
di alcuni anni fa.
Questa fotografia esprime tutto il senso della sua vita artistica.
E quello sguardo assorto e lontano lo accompagnerà per tutta la vita.
Yehudì Menuhin è stato un grande violinista e la sua eredità spirituale è restata su questa terra
nella sua musica che sfiora il cuore e crea bellezza nell'anima.
 
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