Romano, Maria Pia - La cura dell'attesa

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
«Non era nuda abbastanza se non scioglieva i capelli. Lui la obbligava a farlo, ogni volta». Davide è stato per Alba la rivelazione della pulsante voce della vita, la scoperta dell'amore che s'incide sulla pelle, per la prima volta. Nel trascorrere degli anni lei ha cercato di scacciare l'immagine inopportuna di un volto riemergente dal passato, è diventata una donna decisa e brillante: un ingegnere capace di spiegare ai suoi studenti il mondo dei motori disegnando alla lavagna curve perfette come il suo grembo, tenero portatore di nuova vita. Nell'attesa, Alba sfoglia le pagine della sua esistenza: l'infanzia chiusa nel cerchio perfetto della sua casa, gli anni a Ruvo di Puglia, poi il trasferimento nel Salento, la dedizione allo studio, le oscillazioni dell'animo. E lo sguardo innamorato di Filippo, il suo presente. Cos'è l'amore? Il calore della sicurezza che accarezza e non delude? Oppure la sottile incertezza che sa infiammarsi di passione, facendo invertire la rotta all'improvviso? Le grandi storie come questa possiedono la forza per navigare in un mare di parole.

Un mare di sensazioni, suggestioni sensoriali, paesaggi scolpiti negli occhi, sensualità discreta e dirompente. Così Maria Pia Romano dipinge la storia di Alba, ingegnere, giovane docente di ingegneria, intollerante alla lentezza, amante dei libri, del mare e della poesia. Alba è sempre stata una diversa, una che non si uniforma al branco, solitaria, riservata, libera. Alba vive l'amore in modo travolgente, ma non riesce mai a concedersi completamente: c'è una vita segreta che è solo sua e che nessuno conosce davvero. Ci tiene, Alba, a questa parte di sé, anche a costo di dover rinunciare agli altri. E quando l'indecisione tra due parti del suo cuore la fa vacillare, un nuovo evento, inatteso e felice, arriverà a completarla, a ricongiungerla a se stessa, in un muto grazie per il dono della vita.
Maria Pia Romano, pur con una prosa ricca – quasi opulenta – di suggestioni, immagini, suoni, tratteggia con tocco lieve, ma diretto e profondo la storia di questa giovane donna nella quale non è difficile ritrovarsi, specie per chi, come me, ama il mare – nel nostro caso quello del Salento -, le parole, i sogni di carta che ognitanto si trasformano in sogni di vita. Un libro breve, un afflato di poesia nell'appiattimento dei sensi, uno spicchio di sole, irriverente e tenace, in una giornata uggiosa. Consigliato.
 
Alto