Herrera, Hayden - Frida. Una biografia di Frida Kahlo

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Alla fine degli anni Novanta, New York è tappezzata di manifesti che raffigurano i quadri di Frida Kahlo. Un suo autoritratto viene venduto da Sotheby's per oltre un milione e mezzo di dollari. A Hollywood si girano film sulla sua vita e i giornali di tutto il mondo la chiamano "la grande Frida" o "la regina di New York". Come se non bastasse, anche il mondo del glamour ne va pazzo: vengono stampate magliette, cartoline, poster con la sua immagine, abiti e gioielli che ne ricalcano lo stile. Ma chi era veramente Frida Kahlo e perché si parla ancora così tanto di lei? Nata nel 1910 a Coyoacan, in Messico, Frida sembra un personaggio uscito dalla penna di Gabriel García Márquez: piccola, fiera, sopravvissuta alla poliomielite a sei anni e a un brutto incidente stradale a diciotto che la lascerà invalida, con tremendi dolori alla schiena che la perseguiteranno fino alla morte. Nella vita privata e nella produzione artistica, Frida è combattuta tra due anime: il candore, da un lato, e la ferocia, dall'altro; la poeticità della natura contro la morte del corpo. La vita di Frida è un viaggio che affonda nella pittura tradizionale dell'800, nei retablos messicani, in Bosch e Bruegel, ma che subisce prepotentemente il fascino degli uomini più potenti del suo secolo: come il muralista Diego Rivera (marito fedifrago che le rimarrà accanto fino alla fine) o Trockij (di cui diverrà l'amante) o Pablo Picasso...

Questo libro è, quasi certamente, l'opera più completta, obiettiva e dettagliata su Frida Kahlo. E' stato scritto nell'83 e da esso è stato tratto il famoso film Frida per la regia di Julie Taymor nel 2002. E' una biografia oggettiva e minuziosa che ripercorre la vita di Frida, ne analizza i dipinti e riporta pensieri e passi del suo diario nonché interviste e stralci di altri scritti su di lei, compresi quelli di Diego Rivera, suo marito. Si tratta, come ho scritto, di una biografia, non ha quindi nulla o quasi nulla di romanzato. Probabilmente è per questo che, pur apprezzandone il valore documentale e conoscitivo, io l'ho apprezzata meno di altri scritti più romanzati e magari fantasiosi: dal punto di vista conoscitivo non ha aggiunto molto a quanto avessi già letto prima, da quello emotivo mi ha lasciato ben poco. E' comunque un libro che consiglio a chi preferisca una lettura più realistica e sfrondata da tutto ciò che di fantastico il magnetismo e l'eclettismo di questa donna già suscita di per sé.
 
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