238° MG Col corpo capisco di David Grossman

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Domani 1 luglio parte questo minigruppo che vede me, isola 74 e francesca allineate sui blocchi di partenza. Chi volesse unirsi è il benvenuto.

In due splendidi lunghi racconti che parlano d'amore e di tradimento, David Grossman, con il suo inconfondibile stile avvolgente e audace, ci spinge ad affrontare il potente sentimento della gelosia. Nel primo Shaul confessa il coinvolgimento con cui, da dieci anni, vive la relazione di sua moglie con un altro uomo, mentre nel secondo, Rotem, al capezzale della madre, rievoca il rapporto particolarissimo instaurato tempo addietro dalla donna con un suo allievo. Sorprendente è la capacità dei personaggi di usare l'immaginazione, il racconto, la letteratura stessa per trascendere i propri limiti e le proprie inibizioni, per vedere l'altro - e se stessi - sotto una luce diversa. Per rinnovarsi, rinascere e adottare un linguaggio sentimentale nuovo.


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elisa

Motherator
Membro dello Staff
Io ho iniziato a leggerlo e devo convenire che mi piace molto anche perché ritrovo quella scrittura raffinata e sensuale tipica dell'autore.

Il primo dei due racconti si intitola Follia, una follia lucida e ragionata, che fa ancora più paura di quella che scoppia all'improvviso perché questa non sai dove ti porta alla fine.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Felicità è ricaricarsi con la vicinanza reciproca, la consapevolezza di essere distesa al suo fianco, di sapere che il mio corpo è appagato non per aver goduto fisicamente ma solo perché lui è con me, tranquillo, e abbiamo tanto tempo a disposizione, e un senso di appartenenza reciproco, è un piacere che sgorga dal cuore, trabocca, si spande sulle lenzuola. E tutto questo quasi senza toccare, senza trafiggere il corpo, consapevoli di essere un uomo e una donna adulti, pieni d’amore.
 

francesca

Well-known member
Iniziato e lette una cinquantina di pagine del primo racconto "Follia".
Sono già avviluppata nello stile dell'autore che con le parole evoca sensazioni e immagini che ti avvolgono come le spire di un serpente e piano piano inizia a girare la testa, e si sente che se si va avanti si può rimanere senza respiro, ma si è come ipnotizzati e paralizzati e non si riesce a liberarsi.
Questa lettura mi sta dando queste sensazioni.
Sarà perché anche la tortura del protagonista che si immagina gli incontri della moglie con l'amante viene resa così bene che si sente il suo dolore, ma anche la sua dipendenza da questo dolore. Parola per parola, frase per frase, capoverso per capoverso, il veleno della vita di Shaul viene stillato dall'autore nel cuore del lettore.
La presenza della cognata che fa da controparte e che intreccia la sua vita con il racconto di Shaul bilancia e spezza il monologo del protagonista, aiutando il lettore a prendere fiato e a distogliersi per un attimo dall'ossessione del protagonista.
Ma che intenzioni ha Shaul e perché sta facendo questo viaggio per raggiungere la moglie?

Francesca
 

isola74

Lonely member
Ho iniziato anch'io, ho letto solo una trentina di pagina ma concordo con voi...
Mi piace lo stile di scrittura e le sensazioni che riesce a evocare. Quasi tutti i sentimenti umani vengono a galla, soprattutto quelli di una coppia. I protagonisti si stanno delineando bene.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Io sono arrivata già a pagina 80 perché mi coinvolge molto, è un viaggio che Shaul e Esti fanno nella propria anima e nel proprio cuore, un viaggio interiore pregno d emozioni, in cui ci si può rispecchiare. Molto bello, anche perché si tinge di giallo in molti punti, come ad esempio nel come Shaul si è fratturato la gamba. E soprattutto come ha fatto Esti a partire così all'improvviso con quattro bambini a carico :paura:
 

francesca

Well-known member
Mi è piaciuta moltissimo la parte in cui Grossman con una fiumana di parole racconta della vita di Esti, del suo essere il fulcro per la famiglia, il perno attorno a cui tutto gira, il suo compiacimento e necessità di esserlo, ma anche l'immensa stanchezza e alienazione che ne derivano.
Mi ci sono ritrovata e penso che molte donne che corrono dalla mattina alla sera fra lavoro e incombenze familiari abbiano a volte queste stesse sensazioni, abbiano la loro "siepe di rosmarino" in cui nascondersi e da cui contemplare la propria vita chiedendosi se è veramente quella che avrebbero voluto.
Esti fra l'altro ha avuto un'infanzia difficile, senza famiglia, e adesso la sua coloratissima, numerosissima e confusionaria famiglia che grava tutta sulle sue spalle sembra essere una specie di riscatto per quell'infanzia, a tal punto da chiedersi: è una scelta o una necessità?

Nel racconto si inseriscono poi delle parti in corsetto che narrano di una specie di sogno che Shaul sta facendo sulla moglie persa che corre nuda fra le colline.
Queste parti non è che mi entusiasmino tanto, non capisco bene come si inseriscano nella narrazione, cosa Grossman voglia aggiungere con questa specie di inserti.

Francesca
 

isola74

Lonely member
Sono un po' più indietro di voi... circa a pag. 50... Il viaggio in macchina si sta facendo interessante, l'imbarazzo iniziale si è sciolto e Shaul ha iniziato ad aprirsi con sua cognata . Esti mi sembra una donna interessante.

Spero oggi di andare avanti più velocemente.
 

isola74

Lonely member
...tutte queste incombenze, non bisogna fraintenderla, Esti le odia con tutto il cuore, non vi è minimamente portata, eppure solo lei può epletarle.

Fatta eccezione per le incombenze in cucina - perchè mi piace cucinare- mi ritrovo perfettamente nella descrizione di Esti e dei suoi mille doveri in casa...a cui per me si aggiunge pure il lavoro in ufficio!!! :MM
 

francesca

Well-known member
Sono arrivata al punto in cui Shaul racconta ad Esti la prima volta che ha visto Paul: è lì, in quell'incontro nella cucina di casa sua, che tutto si è chiarito e lui è stato come illuminato dalla consapevolezza che quello sarebbe stato il "compagno" di Elisheva.
Ed è proprio durante questo racconto che mi è sorto un dubbio: ma non è che Shaul si stia immaginando tutto? :?

Comunque anche Esti ha una storia che la logora dentro, quella con Hagay che non ha mai dimenticato e che il rimestio causato in lei dalle confessioni di Shaul ha riportato a tal punto a galla da spingerla a chiamarlo solo per sentire la sua voce che dice: "pronto".

Mi sto avvicinando alla fine e non riesco proprio ad immaginarmi cosa potrebbe succedere.

Francesca
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
io dopo una partenza fulminea mi sono un po' arenata, per mancanza di tempo più che di interesse, anche se i contenuti di Grossman sono tali che ogni pagina meriterebbe una riflessione
 

isola74

Lonely member
pag 131

Mancano una trentina di pagine alla fine di questo primo racconto....mi sta venendo il dubbio che questo tradimento sia tutta una fantasia del marito:??:??...
Ha iniziato a raccontare com'è iniziata questa relazione, come lui ha conosciuto Paul e come abbia fin da subito accettato con rassegnazione la cosa. Sembra quasi che la stesse aspettando da sempre... Sono cusiosa di vedere come prosegue
 

francesca

Well-known member
Finito Follia (spoiler), iniziato Con il corpo capisco

Finito.
Anch'io ho avuto la stessa impressione di Isola.
Come ho scritto in un commento precedente, quando ho letto il momento in cui Shaul ha capito che Paul e Elisheva erano amanti, ho avuto il dubbio che Shaul si stesse immaginando tutto.
La fine del racconto non scioglie del tutto il dubbio, è una fine non fine, che però fa capire quanto l'immaginazione e la follia di Shaul siano potenti, così potenti da indurre il lettore a credere che questo adulterio sia del tutto immaginato, anche se in nessun momento viene detto esplicitamente. La follia di questa immaginazione spiegherebbe le parti in corsivo che raccontano la fantasia di Shaul sul branco di uomini che si offrono di cercare Elisheva, perduta fra le colline, ma in cambio di lei stessa.
La fine poi apre uno spiraglio di inquietudine, quando Shaul chiede ad Esti di passare dal luogo dove lei a trascorso la sua triste infanzia, quasi come se da lì potesse partire una nuova immaginata follia che ha per protagonista la cognata invece che la moglie.
Mi è piaciuto molto la capacità di Grossman di scandagliare l'animo umano, di rendere ogni minima sfumatura dei sentimenti che agitano i due protagonisti, la sua maestria nell'intrecciare il racconto di Shaul con quello della vita di Esti, che viene resa con la stessa profondità di quella di Shaul. Ma mentre gli episodi della vita di Esti hanno la forza e la crudeltà dura ma serena della realtà, i racconti di Shaul hanno la morbidezza avvelenata delle immaginazioni malate di un folle.

Sono curiosa di sentire gli altri commenti su questo primo racconto.

Intanto ho iniziato "Con il corpo capisco".
Ci sto ritrovando la stessa capacità dell'autore di scandagliare ogni piega del cuore di una persona, ma per il momento non mi sento così avvolta come mi era successo per "Follia". Forse perchè sono ancora troppo calata in questo primo racconto per potermi già sentire parte del secondo.

Francesca
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
A me mancano 15 pagine alla fine e quindi vi leggerò dopo per non rovinarmi il finale.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Il finale di Follia mi ha lasciato veramente spiazzata. La storia sta tutto nel viaggio, nel racconto febbricitante di una passione insana, reale o non reale poco importa, tutti i giorni abbiamo davanti agli occhi ossessioni amorose che di amore hanno poco. Anche questa mi sembra tale, vera o immaginaria, in parte vera e in parte no, resta la sensazione di malessere che quel finale aperto lascia dentro il lettore.
 
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