Veletzos, Roxanne - La luce del domani

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Bucarest, gennaio 1941. Un uomo e una donna corrono tra i vicoli insieme con la figlia. Sono ebrei, sanno che presto verranno catturati e per loro sarà la fine. Tuttavia c'è un modo per dare almeno una speranza alla bambina. Un modo terribile, che lacera il cuore. Ma non hanno scelta. L'uomo e la donna abbandonano la piccola dietro un portone e scompaiono nella notte.
Natalia è stata fortunata. Condotta in orfanotrofio, è stata poi adottata da una coppia di commercianti, Despina e Anton, che l’hanno fatta subito sentire amata e l’hanno protetta durante i terribili anni del regime nazista. Tuttavia la fine della guerra ha portato l’avvento dei comunisti e, da quando la cartoleria di Anton è stata confiscata dal governo, la famiglia è in gravi difficoltà economiche. Natalia ha lasciato gli studi e si è rassegnata a una vita stretta nella morsa di un Paese oppressivo e violento. Ma tutto cambia nel momento in cui riceve una lettera dai suoi genitori naturali, miracolosamente sfuggiti al pogrom e giunti in America. Quella lettera potrebbe essere la chiave per oltrepassare la Cortina di Ferro ed essere finalmente libera. Eppure la decisione sembra impossibile: se partisse, Natalia volterebbe le spalle alle persone che l'hanno amata e cresciuta; se restasse, rinuncerebbe a un futuro pieno di opportunità…
Sullo sfondo di un Paese schiacciato tra Hitler e Stalin, questo romanzo racconta la storia di due famiglie divise eppure unite dall’amore per una bambina, entrambe pronte a lottare con coraggio e a sacrificare ogni cosa, persino la loro vita, pur di far vedere a quella bambina la luce del domani.

Ho appena terminato la lettura di La luce del domani - primo, intensissimo romanzo di Roxanne Veletzos – e devo dire che è difficile scriverne dovendo convogliare le tante emozioni che mi ha lasciato. E' la vicenda – tratta dalla storia vera della madre dell'autrice – di Natalia, abbandonata dai suoi genitori in una fredda notte di gennaio del 1941 e poi adottata da altri Anton e Despina, altri due formidabili genitori. Insieme alla famiglia adottiva Natalia cresce serena, conduce una vita agiata, ma non riesce a dimenticare, soprattutto di notte, lo shock dell'abbandono. Non sa ancora, infatti, che i suoi genitori biologici, nell'abbandonarla, oltre a salvarle la vita, hanno in realtà compiuto un estremo, dolorosissimo atto d'amore: avevano la polizia alle calcagna, fuggivano da una Bucarest in cui l'antisemitismo diventava ogni ora più violento e dilagante. Non sapendo se sarebbero sopravvissuti, con la morte nel cuore, decisero di dare alla loro figlia di quattro anni un'altra possibilità di vedere la luce del domani. E la scelta si rivelò giusta: Anton e Despina Goza, borghesi e proprietari di una catena di negozi, oltre a un tetto, un pasto caldo e un ambiente accogliente, donarono a Natalia tutto il loro amore. Lo fecero sempre, anche quando la guerra entro prepotente nelle loro vite, anche quando il comunismo oppresse i loro giorni e le loro esistenze cambiandole profondamente. Ma, sorprendentemente, il legame con la famiglia d'origine era ancora attivo e, d'improvviso, irruppe nella vita di una Natalia spaesata, ferita dalla vita e dagli affetti. E cosa fare, dunque? Chi scegliere? Quale strada imboccare per decidere il proprio futuro?
La luce del domani è un romanzo storico struggente, realistico e perciò ancora più potente; con eleganza e delicata fermezza Roxanne Veletzos traccia la scia di una violenza sorda e ignobile che squarciò irreparabilmente famiglie, persone, vite in un Paese, la Romania, stretto tra due mondi, piegatodall'interno ed infine lasciato a se stesso con l'anima a brandelli. Questo libro commovente è un inno alla resilienza, all'estrema voglia di vivere e di riprendersi la propria vita a dispetto di qualunque sopruso, bruttura, colpo inferto dalla vita. Un libro intenso e commovente che consiglio senza remore, ancor più prezioso perché tratto da una storia vera, conosciuta intimamente e sentita dall'autrice.
 
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