Intanto ecco la quarta proposta
I WODAABE
Un viso bellissimo anche per i canoni europei. Inizialmente pensavo che fosse la foto di una ragazza, ma ora credo sia di un giovane uomo.
I Woodabe sono rinomati in tutta l’Africa subsahariana per la loro bellezza che gli stessi ritengono un dono della divinità. Gli uomini, alti e slanciati, hanno gli occhi grandi, la fronte alta, i denti bianchissimi e il portamento elegante; le donne, dai lineamenti estremamente dolci, risultano ancora più attraenti ingentilite da gioielli e monili. Entrambi i sessi mostrano con fierezza le cicatrici sul volto e ai lati della bocca che oltre a essere il segno dell’appartenenza a un determinato clan, li proteggono dagli spiriti malvagi.
La festa rituale del Gerewol diventa l’occasione per i Woodabe di mettersi in mostra e sfidarsi in un vero e proprio concorso i cui vincitori vengono proclamati da una giuria composta dalle tre donne più belle e desiderate della tribù.
Nella prima fase della cerimonia, chiamata Yakee, i Woodabe si truccano, si vestono e danzano in cerchio mettendo in risalto le loro peculiarità per essere scelti dalle donne nubili come mariti. I criteri per giudicare la loro bellezza sono il bianco degli occhi, la linea dritta del naso e il colore dei denti, tutti aspetti accuratamente enfatizzati con il trucco: argilla rossa sul viso, eyeliner sugli occhi, rossetto sulle labbra e penne di struzzo bianche tra i capelli – rigorosamente rasati all’attaccatura della fronte con le chiome annodate in treccine – per apparire ancor più alti.
Alla Yakee, di estrema dolcezza, segue il Gerewol, una danza di guerra fatta di impressionanti volteggi e rotear di spade che sottolineano le capacità belliche dei candidati generando un effetto scenografico di indicibile bellezza.
Al termine della gara le ragazze più belle si fanno avanti, timidamente, accompagnate dagli anziani del villaggio e scelgono il loro compagno, per una notte o per tutta la vita.