Ibrahim, Laila - Il primo fiore di zafferano

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"Nella Virginia delle grandi piantagioni e degli schiavi, la piccola Lisbeth Wainwright, primogenita di una ricca famiglia, è affidata fin dalla nascita alla balia Mattie, la schiava di colore costretta a separarsi dal figlioletto per accudire la neonata dei padroni. Tra le due si instaura un rapporto di grande affetto e complicità, che permette alla bambina di crescere nell’amore che i genitori non sono in grado di darle.

Mr. Wainwright è un padre insensibile e un convinto schiavista, Mrs. Ann è una madre fredda e attenta solo alle convenzioni sociali. Saranno Mattie e gli altri schiavi a colmare il vuoto affettivo della piccola Lisbeth, a mostrarle il vero valore delle cose e delle persone.

Mattie accompagna Lisbeth nella propria maturazione personale – da piccola di casa a giovane debuttante – e nella scoperta delle bellezze e dei dolori del mondo. Ma un legame talmente forte tra due realtà così diverse non sarà immune dai pericoli di un’epoca segnata dall’ingiustizia. Se Mattie dovrà affrontare fino in fondo la crudeltà dello schiavismo, Lisbeth imparerà a conoscere un senso della vita che le farà sfidare le convenzioni di quegli anni."

E' il primo romanzo di Laila Ibrahim, in cui narra la nascita di Lisbeth e la sua lenta presa di coscienza della profonda ingiustizia della schiavitù. E' un seme che scaturisce dall'affetto, ricambiato, che prova per la sua balia Mattie e che nell'arco di vent'anni la porterà a sottrarsi a ruoli inaccettabili imposti per nascita e colore della pelle.
 
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