O'Neill, Louise - Solo per sempre tua

Jessamine

Well-known member
TRAMA:
Sono sempre state amiche, freida e isabel. Ora hanno sedici anni, frequentano l'ultimo anno della Scuola e sono in attesa della Cerimonia dove sperano di essere scelte come compagne da uomini ricchi e potenti. L'alternativa è diventare concubine, o non essere scelte affatto e andare incontro a un destino terribile. Come tutte le altre ragazze, freida e isabel sono state prodotte in laboratorio e allevate con l'unico scopo di diventare perfette: la cura del corpo deve essere la sola ragione di vita, il loro carattere deve essere socievole e disponibile. Ora che il momento sta per arrivare la pressione è fortissima, isabel mette a rischio la sua sfolgorante bellezza perché non vuole più sottostare alle regole di questo mondo spietato... Poi finalmente i ragazzi arrivano, per scegliere le loro compagne, freida sa che deve combattere per il suo futuro, anche se per questo deve tradire la sua migliore amica, anche se significa innamorarsi quando è vietato, anche se sa che le conseguenze possono essere irreparabili... La storia di freida e isabel (senza maiuscole perché non possono essere delle vere persone) è ambientata in una società futura, dalle regole ferree e sconvolgenti. Eppure, leggendo di questo futuro immaginano, freida e isabel sono più vicine a noi di quanto possa sembrare.

COMMENTO:
"Il racconto dell'ancella" ai tempi dei teen drama (brutti)

Desideravo leggere questo libro da circa tre anni, accompagnata da voci entusiaste e lodi e complimenti e vesti stracciate.
Non sono riuscita ad andare oltre la metà.
Lo so che non si può giudicare un libro che non si è finito, e io spero vivamente che tutte le mie critiche trovino una spiegazione nel finale che non ho letto, ma la noia e l'irritazione che mi assalivano ogni volta che cercavo di mettermi a leggere erano troppo forti.
Ci troviamo in un futuro distopico, post catastrofe ambientale, che ha lasciato il mondo diviso in non meglio specificate Zone da cui è impossibile uscire: non ci sono piante, non ci sono animali, e non ci sono più nemmeno figlie femmine, ma solo "eva": donne progettate in laboratorio per essere perfette e diventare compagne, concubine o "caste". Interessante? No, perché tutto ciò è presentato con una superficialità disarmante, senza dare spiegazioni, senza dare spessore, così, giusto per dare un tocco di colore ad una storia che avrebbe avuto la stessa rilevanza se ambientata in una qualsiasi scuola superiore.
Sì, perché le eva vengono chiamate dalle caste (delle specie di insegnanti di collegio, più che alleate di un sistema dispotico e repressivo) con i propri numeri di progetto, ma in realtà tutte hanno un nome, tutte lo usano (pure gli uomini-padroni lo usano!) e chissenefrega. Semplicemente, povere anime, c'è una lettera minuscola, giusto per ricordare che le donne sono oggetti (peccato che abbiamo personalità ben distinte, modi di fare esattamente identici a quelli di qualsiasi protagonista di teen drama...).
La storia è raccontata con una prima persona singolare presente bruttissima, piatta, scialba, ridotta all'osso, e per duecento pagine la protagonista parla solo di capelli e vestiti, vestiti e capelli, dispetti, trucco, capelli, scherzi fra compagne di classe, vestiti, cibo, vestiti e capelli. C'è pure la Regina George della situazione: megan, la superstron*a con tanto di coppia di amiche oche e zerbino.
Senza contare cose insensate come il fatto che le caste nominate sono pochissime quando invece dovrebbero nascerne un buon numero ogni anno. Senza contare che le eva dovrebbero vivere in isolamento, la notte, ma proprio come in collegio, le regole vengono aggirate con una facilità estrema e senza conseguenze. E senza contare che questo isolamento è rotto da cellulari e videochat (che qui hanno nomi diversi a caso, giusto per citare male pure Orwell).
E poi, come mercanti al mercato delle vacche, arrivano gli uomini, e ovviamente c'è lui: bello bello in modo assurdo, che si invaghisce della protagonista al primo sguardo, senza che lei abbia mai mostrato di essere particolarmente bella, simpatica, intelligente o brillante.
Che.
Strazio.
A questo punto mi sono arresa al consueto motto "la mia vita è troppo breve per sprecarla leggendo libri brutti".
La seconda parte potrebbe dare a tutto un senso, e rivelare una profondità e un messaggio sconvolgenti? Forse, ma credo di poter sopravvivere anche senza saperlo.
 
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