Ohlsson, Kristina - Gli angeli di pietra

Jessamine

Well-known member
TRAMA:
Simona è felice: ha davanti a sé un weekend da passare con la nonna nella sua grande casa. Ma improvvisamente tutto sembra prendere una brutta piega. Perché la nonna si fa male cadendo, e in ospedale scopre di avere una grave malattia. Come se non bastasse, in casa cominciano a succedere delle cose strane: qualcuno sta spostando le statue di pietra nel giardino, di notte si sentono rumori di passi e sospiri, e un vecchio mangiacassette che la nonna aveva regalato a Simona si mette a registrare voci inquietanti... forse dietro a tutto questo c'è un segreto. Un segreto nascosto nelle pieghe del passato, nella storia della casa e dei suoi abitanti. Simona è determinata a scoprirlo, ma nella sua ricerca coraggiosa non sarà da sola. Al suo fianco ci sono infatti i suoi amici Billie e Aladdin, che le staranno vicino in questi giorni difficili. Perché Simona non deve affrontare soltanto degli eventi misteriosi, ma anche una paura ben più concreta: quella di perdere la nonna, che sta combattendo contro la sua malattia. E scoprirà qualcosa che riguarda lei, e la sua famiglia, da molto vicino... Dopo "Bambini di cristallo" e "Il bambino argento" tornano i piccoli protagonisti di Kristina Ohlsson in una storia che intreccia il brivido e l'amore.

COMMENTO
Pur essendo decisamente troppo cresciuta, aspettavo quest'ultimo volume con molta ansia.
Dopo "Bambini di cristallo", non credevo fosse davvero necessario continuare a scrivere di Simona e Billie e Aladdin, e in effetti, in un certo senso, credo che tutto sarebbe stato parimenti bellissimo se la Ohlsson si fosse fermata dopo il primo libro.
Intendiamoci, anche "Il bambino argento" e "Gli angeli di pietra" sono letture estremamente interessanti, scorrevoli, accattivanti e piene di significati e letture molteplici. Ciò che apprezzo maggiormente di questi libri è l'intreccio sapiente di una trama avvincente e piena di avventura con tematiche difficili e dolorose. Billie, Simona e Aladdin si ritrovano sempre a dover fare fronte a misteri e situazioni inquietanti, ma i veri mostri della storia sono sempre altri: il dolore, la perdita, la crudeltà.
In quest'ultimo volume, ammetto di aver trovato la costruzione del mistero un po' più sbrigativa e meno affascinante: non mi sono mai sentita inquietata dagli avvenimenti meno spiegabili, e tutto mi è parso spiegarsi in maniera fin troppo semplice. Forse è solo perché quest'ultimo romanzo ricalca in maniera molto fedele la struttura dei primi due, quindi al mistero e all'ignoto restava ben poco spazio.
Commovente e molto delicato, pur nella sua crudele sincerità, il modo in cui la Ohlsson ha scelto di affrontare tematiche difficili come la malattia e il lutto (ma anche, in maniera più sottile e non del tutto tematizzata, l'abbandono, la maternità negata e i sentimenti forzati).
In generale, si è trattato di una lettura tutto sommato molto piacevole, che certo continuo a consigliare per aiutare lettori giovani e magari un po' spaesati nel mondo di carta per approcciarsi ad una storia di sicuro successo.
 
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