Murgia, Michela & Tagliaferri, Chiara - Morgana

estersable88

dreamer member
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Controcorrente, strane, pericolose, esagerate, difficili da collocare. E rivoluzionarie. Sono le dieci donne raccontate in questo libro e battezzate da una madrina d’eccezione, la Morgana del ciclo arturiano, sorella potente e pericolosa del ben più rassicurante re dalla spada magica. Moana Pozzi, Santa Caterina, Grace Jones, le sorelle Brontë, Moira Orfei, Tonya Harding, Marina Abramovic, Shirley Temple, Vivienne Westwood, Zaha Hadid. Morgana non è un catalogo di donne esemplari; al contrario, sono streghe per le donne stesse, irriducibili anche agli schemi della donna emancipata e femminista che oggi, in piena affermazione del pink power, nessuno ha in fondo più timore a raccontare. Il nemico simbolico di questa antologia è la “sindrome di Ginger Rogers”, l’idea – sofisticatamente misogina – che le donne siano migliori in quanto tali e dunque, per stare sullo stesso palcoscenico degli uomini, debbano sapere fare tutto quello che fanno loro, ma all’indietro e sui tacchi a spillo. In una narrazione simile non c’è posto per la dimensione oscura, aggressiva, vendicativa, caotica ed egoistica che invece appartiene alle donne tanto quanto agli uomini. Le Morgane di questo libro sono efficaci ciascuna a suo modo nello smontare il pregiudizio della natura gentile e sacrificale del femminile. Le loro storie sono educative, non edificanti, disegnano parabole individuali più che percorsi collettivi, ma finiscono paradossalmente per spostare i margini del possibile anche per tutte le altre donne. Nelle pagine di questo libro è nascosta silenziosamente una speranza: ogni volta che la società ridefinisce i termini della libertà femminile, arriva una Morgana a spostarli ancora e ancora, finché il confine e l’orizzonte non saranno diventati la stessa cosa.

"Morgana" è una raccolta di biografie di donne sapientemente scelte perché a loro modo uniche ed esemplari. Ci troviamo, qui, davanti a dieci donne che non hanno accettato di piegarsi agli stereotipi o ai pregiudizi: né donne "angeli del focolare", sottomesse e remissive, ma neppure Wonder Women, migliori degli uomini semplicemente inquanto donne. Le donne di cui si parla qui sono quelle che hanno saputo perdersi e ritrovarsi, quelle che non hanno avuto paura di essere se stesse, a dispetto dei mugugni o delle grida allo scandalo di una società troppo spesso perbenista e ipocrita, la stessa che le ha poi odiate, venerate ed ha provato – spesso senza riuscirci – ad emularle. Chi l'avrebbe detto che una pornodiva come Moana Pozzi potesse arrivare ad essere imprenditrice di se stessa? O che la figlia di una sarta avrebbe potuto diventare un'icona punk, o che una ragazza slava avrebbe saputo trasformare il dolore dell'infanzia in una forma d'arte? Il segreto? Spingersi sempre più in là del socialmente tollerato, inseguendo il proprio essere, per portare gli altri con sé. Ciascuno di noi apprezzerà una storia piuttosto che un'altra, è chiaro, ma ciascuna di queste donne ci lascerà qualcosa, di sicuro ci trasmetterà un'energia capace di travalicare la parola scritta, uscire dalle pagine e diventare materia viva in grado di travolgerci. Personalmente credo che ricorderò più delle altre le storie di Marina Abramovic, Grace Jones e Zaha Hadid. Il libro, è ovvio, lo consiglio alle donne, ma anche agli uomini.
 

qweedy

Well-known member
“Storie di ragazze che tua madre non approverebbe”
Davvero interessante leggere queste vite, dieci biografie selezionate, ognuna delle quali ha eventi unici e inimitabili ma in tutte è presente lo spirito ribelle della Morgana.
Essere Morgane significa proteggere il proprio valore anche quando tutto intorno a te ripete che non ne hai.

Molto consigliato!
 
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