Winslow, Don - Il confine

estersable88

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Ha trascorso la vita combattendo la guerra al narcotraffico dall'altro lato del confine. Adesso è tornato a casa, ma la guerra lo ha seguito.
Art Keller pensava che una volta scomparso Adàn Barrera avrebbe trovato pace. Si sbagliava. A prendere il posto che è stato di Adan, e prima ancora di suo zio don Miguel Angel, ci sono già Los Hijos, la terza generazione. E ora, a capo della Dea, Art si rende conto che in realtà i nemici sono dappertutto: nei campi di papavero messicani, a Wall Street, alla Casa Bianca. Gente che cerca di farlo tacere, di sbatterlo in galera, di distruggerlo. Gente che vuole ucciderlo. Con "II confine" Don Winslow tira le fila di una storia di violenza e vendetta, corruzione e giustizia, ormai divenuta leggenda. E dipinge un ritratto di straordinaria potenza dell'America d'oggi.

L'ho scritto nel commento al libro precedente, Il cartello: quel finale apriva direttamente a questo libro. Lo sapevo, quindi, che ci sarebbe stato un volume conclusivo, lo volevo, lo esigeva la storia. Non credevo, però, che avrei trovato un'opera così… così… così forte, concreta, reale. Il confine non è solo la fine di una trilogia fantastica, non è solo l'atto finale in cui tutti i conti tornano e tutte le spiegazioni vengono fornite… è tutto questo, ma è di più, è ciò un libro di denuncia sociale, inequivocabile e senza riserve, all'America di oggi, alle politiche di Trump, ai giochi di potere, alla corruzione, agli errori di una guerra, quella alla droga, durata cinquant'anni e mai vinta o persa perché profondamente sbagliata nei modi, negli obiettivi. Il confine è ciò che fa di una trilogia reale istica e ben scritta un autentico, reale, capolavoro. Art Keller non ha vinto la guerra dopo aver saldato i conti con Barrera, non ha conquistato la pace tornando a casa e lasciando la DEA… non può godersi la pensione dopo quarant'anni passati a combattere i cartelli al di là del confine. Keller è ancora in guerra e deve guidare le sue truppe, succeda quel che succeda. Altri morti, civili e non, morti tra le file dei cartelli, per via di una faida tra los Hijos accesasi dopo la scomparsa di Barrera, morti tra i civili, tra i giovani per via degli enormi quantitativi di Eroina tagliata con Fentamil che invadono l'America… morti, sempre morti, sempre di più. E intanto la politica gioca la sua partita sulla pelle della gente.
Non consiglio di leggere Il confine, consiglio di leggere l'intera trilogia, così, di filato, in un crescendo di tensione, emozioni, consapevolezza. Fidatevi, è stupenda.
 
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