Phillips,Todd - Joker

Monica

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E' assolutamente una storia originale, diversa da qualsiasi altro film su questo celebre personaggio apparso sul grande schermo fino ad ora. L'esplorazione di Phillips su Arthur Fleck, interpretato in modo indimenticabile e sconvolgente da Joaquin Phoenix, è quella di un uomo che lotta per trovare la sua strada in una società fratturata come Gotham.
Durante il giorno lavora come pagliaccio, di notte si sforza di essere un comico di cabaret... ma scopre che lo zimbello sembra essere proprio lui.
Intrappolato in un'esistenza ciclica sempre in bilico tra apatia e crudeltà, Arthur prenderà una decisione sbagliata che provocherà una reazione a catena di eventi, utili alla cruda analisi di questo personaggio.
L'esplorazione da parte del regista Todd Phillips su Arthur Fleck, un uomo ignorato dalla società, non vuole soltanto uno studio crudo del personaggio ma una storia più ampia che si prefigge di lasciare un insegnamento, un monito.
Oltre a Joaquin Phoenix, il cast del film vede protagonisti Robert De Niro, Zazie Beetz e Frances Conroy.

Lievissimo ot: il Joker nasce con un'influenza letteraria importante. Il suo creatore, nel realizzarne l'aspetto esteriore, si è ispirato al protagonista del film "L'uomo che ride", a sua volta adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo di Victor Hugo.




Joker è stato il primo cinecomic ad essere presentato in concorso in un grande festival internazionale, quello di Venezia del 2019: la scelta coraggiosa della produzione e del direttore del Festival Alberto Barbera è stata premiata con il Leone d'oro, e la maggior parte della critica e del pubblico presenti al Lido hanno lodato il film di Phillips per la radicalità e l'importanza politica con cui mette in parallelo la storia del Joker con i tanti problemi che affliggono il mondo contemporaneo.

Andatelo a vedere,uno dei film più belli degli ultimi anni,un pugno nello stomaco,un attore che non recita,è il "Joker"!!!

Vi lascio la recensione entusiasta di un blogger che condivido punto per punto..

 
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Ondine

Logopedista nei sogni
Mio fratello è andato a vederlo ieri sera.
Apprezzo molto l'attore (mi è piaciuto moltissimo in "Two lovers") ma questo film non andrei mai a vederlo.
 

Monica

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Mio fratello è andato a vederlo ieri sera.
Apprezzo molto l'attore (mi è piaciuto moltissimo in "Two lovers") ma questo film non andrei mai a vederlo.

Come mai ondine? E a tuo fratello è piaciuto? :)...comunque ti perdi,è magnifico,toccante incredibile e molto molto triste. Un capolavoro
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Ha detto solo che è particolare.
Ho l'impressione che per me risulterebbe troppo inquietante.
Poi forse sono troppo affezionata al ruolo di Phoenix in "Two lovers" e vederlo nei panni di Joker mi farebbe troppo strano.
 
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alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Ho sentito dire che persone solitamente non impressionabili hanno avuto incubi notturni dopo averlo visto :OO
 

Monica

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Alessandra,non te lo perdere per i pregiudizi,è un capolavoro di interpretazione!! E ' un film commovente,feroce,attuale sull'alienazione sulla società che macina tutto e tutti,sul dolore ...Phoenix è un mostro di bravura.Un film che ti resta dentro per molto tempo.
Se puoi, assolutamente al cinema in lingua originale con sottotitoli in italiano

https://www.youtube.com/watch?v=xfGXQHDwyMY&list=UUIfXF2g-jES4VTAPQzgIRUw&index=13
 
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Monica

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Grazie Zingaro,facci sapere cosa ne pensi,sono curiosa....:)
 
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Zingaro di Macondo

The black sheep member
Se avessi la responsabilità di mandare nell'iperspazio alcuni spezzoni di film per tentare di far capire agli alieni che cos'è il cinema e, di conseguenza, quali siano le rappresentazioni migliori di cosa significhi "essere" umano, senza dubbio ne manderei alcuni di questo film. L'"anteJoker" che danza nella New York (ops...Gotham city) post moderna, prima di diventare Joker, è il sublime che non può essere descritto. Deve solo essere visto con le lacrime agli occhi. Quello spezzone fa per il cinema, lui solo, ciò che Van Gogh ha fatto per la pittura o Hemingway per le lettere.

D'altra parte film molto buono, ma non indimenticabile. Primo tempo noiosetto, ma il difetto è largamente compreso se si vede tutto il film. Non si può avere tutto e subito. D'altronde Quentin Tarantino ha avuto il coraggio di presentare il vero Kill Bill (cioè il secondo), solo dopo aver fatto attendere il proprio pubblico per un anno intero dopo il pessimo preludio del primo. Il cinema, la letteratura, l'arte, sono anche questo. Attesa e pazienza.

La società che voracemente ingloba tutto e tutti e, soprattutto, lascia indietro i meno fortunati, i meno abbienti e i più disperati. Se il comunismo ha drammaticamente fallito scomparendo, il capitalismo ha fatto altrettanto rimanendo.

Solo attraverso la ferocia, sia intellettuale che fisica, l'individuo può emergere. Non a caso i televisivi strillano o dicono fandonie. L'interesse è solo per la sofferenza e per la violenza. Pensiamo di essere "arrivati", in realtà siamo un genere (umano) in lentissimo divenire che non ha dimenticato che le terre più feconde andavano difese con la lotta e il sangue. Per questo ci piace tanto vedere chi si schianta in auto o chi perde in modo drammatico.

L'attore doveva essere Leonardo di Caprio, il regista Martin Scorsese. Per quanto riguarda il secondo credo sia andata peggio nella scelta di Todd Robbins che, ad oggi, non era certo ricordato per grandi imprese. E, in questo film, alcune ingenuità sottolineano la non magnificenza del regista. Invece Joacquin Phoenix, scelto immagino per assonanze fisiognomiche, è una vittoria che rimarrà negli annali del cinema. Assomiglia tantissimo, fisicamente, al Joker dei vari Batman e la sua interpretazione è meravigliosa.

Consigliato, votato 7,5.
 

Monica

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Sono d'accordo con te Zingaro,grazie per le tue riflessioni.Il film si regge tutto sulle spalle di questo attore che non conoscevo e che mi è rimasto dentro per la bellezza della sua recitazione . Sono sicura rimarrà negli annali del miglior cinema.Non recitava,era!! :)

Ho sentito dire che vogliono fare un sequel di Joker...spero assolutamente di no,rovinerebbe la perfezione di questo.Dovrebbe rimanere un uniqum, nel panorama dei cinecomic....
 
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Ondine

Logopedista nei sogni
Ho letto l'articolo Monica, premetto che il film non l'ho visto ma non dare l'oscar a Phoenix perché interpreta un personaggio antieroe mi sembra assurdo.
La giuria non dovrebbe giudicare il personaggio interpretato ma il modo in cui è stato interpretato tale personaggio.
Spero tanto che Phoenix venga premiato per questo ruolo, ho letto che la dieta a cui si è sottoposto è stata massacrante e che in quel periodo il suo umore era abbastanza irascibile per l'assenza di carboidrati (ha perso tipo 24 chili, irriconoscibile) e poi l'oscar se lo merita, come giustamente avete commentato è un attore superlativo.
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
Anch'io ho letto l'interessante articolo linkato da Monica.

Anche per me ipocrisia allo stato puro.

A parte che sono ormai 200 anni che abbiamo capito che l'arte deve essere libera (sono passati i tempi in cui doveva essere "buona e giusta" e il "buono e giusto" era ciò che decidevano di volta in volta cortigiani e papi) ritengo che questo film sia quanto di meno violento ci possa essere.

Il regista ci risparmia ampiamente il morboso e, appunto, la violenza fine a se stessa. Si parla fondamentalmente di un disturbato che comincia a delinquere, e lo fa facendo in modo che chi lo guarda si faccia domande sulla dicotomica visione bene/male.

È filosofico, se vogliamo, non violento.

Violenti sono i cinepanettoni, perché la violenza del linguaggio è pari a quella fisica.

Violento è Hostel, film dell'orrore per soli appassionati (tra i quali rientro).

Qualcuno ha applaudito in sala vedendo joker uccidere i ricchi? E chissenefrega. Ne parli la polizia, se crede, con lo spettatore stesso e lasci che il cinema faccia la propria strada.

Date l'oscar, meritatissimo, a Phoenix e smettetela di dire cose offensive per l'arte.
 

Grantenca

Well-known member
Ho visto ieri questo film. Un vero pugno nello stomaco, un film impressionante che ti prende per la gola dal primo all'ultimo minuto. Violento certamente, ma non saprei dire se prevale la violenza fisica, in grande quantità, nella seconda parte soprattutto, o quella psicologica che subisce, per quasi l'intero film, il personaggio, un malato mentale. Una violenza però mai fine a se stessa, ma propedeutica per lo sviluppo del film e senza la quale il film non potrebbe essere quello che è, un capolavoro (giudizio da semplice spettatore). Oltre a sottolineare, come tutti, la grandiosa interpretazione dell'attore principale e la colonna sonora, dico due cose: Nella prima parte soprattutto ho trovato analogie tra il personaggio e il protagonista del romanzo "l'uomo che ride" di Hugo, e mi ha pervaso un senso di pietà, e poi, stranamente, ho trovato molto più violenta la prima scena, non cruenta, che quelle dell'ultima parte del film. E' un film che si presterebbe a un cineforum inesauribile nel tempo.
 

Monica

Active member
Ho visto ieri questo film. Un vero pugno nello stomaco, un film impressionante che ti prende per la gola dal primo all'ultimo minuto. Violento certamente, ma non saprei dire se prevale la violenza fisica, in grande quantità, nella seconda parte soprattutto, o quella psicologica che subisce, per quasi l'intero film, il personaggio, un malato mentale. Una violenza però mai fine a se stessa, ma propedeutica per lo sviluppo del film e senza la quale il film non potrebbe essere quello che è, un capolavoro (giudizio da semplice spettatore). Oltre a sottolineare, come tutti, la grandiosa interpretazione dell'attore principale e la colonna sonora, dico due cose: Nella prima parte soprattutto ho trovato analogie tra il personaggio e il protagonista del romanzo "l'uomo che ride" di Hugo, e mi ha pervaso un senso di pietà, e poi, stranamente, ho trovato molto più violenta la prima scena, non cruenta, che quelle dell'ultima parte del film. E' un film che si presterebbe a un cineforum inesauribile nel tempo.

Sono contenta che ti sia piaciuto...vedrò di leggere il romanzo di Hugo...
 

Ondine

Logopedista nei sogni
L'ho visto, e ho fatto bene.
E' un film fondamentalmente sull'indifferenza.
Arthur è un ragazzo dimenticato (persino dai servizi sociali), con un'infanzia terribile, che deve esistere in un mondo che non riconosce la malattia mentale, in un mondo dove si deve ridere per forza, che ridicolizza chi vorrebbe emergere.
La risata incontrollata di Arthur è emblematica e profondamente drammatica.
Forse avrei messo meno musica in alcuni passaggi dove, secondo me, il silenzio bastava.
 

velvet

Well-known member
Visto anche io. Me lo aspettavo diverso ma mi è piaciuto molto, è proprio questo "inaspettato" il valore del film. Un film sull'indifferenza nei confronti dei più deboli, i malati, i poveri che diventano ignorati ed emarginati. La violenza più grande è quella che il protagonista subisce fisica e psicologica, dall'infanzia all'età adulta, e che alla fine non riconosciuta, non curata e in nessun modo gestita, non può che condurre ad altra violenza. Ci mette un po' ad ingranare, il preludio è forse un po' troppo lungo, ma non saprei se cambiando avrebbe poi lo stesso effetto. Eccellente l'interpretazione di Phoenix, che fa da solo gran parte del film, e bellissima anche la colonna sonora; non è un caso che la scena più emblematica del film sia una fusione delle due (la già citata scena della scalinata).
 
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