Pordenonelegge 2019

elisa

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Volevo raccontarvi un po' la mia esperienza di una tre giorni a Pordenone, nel Friuli Occidentale, in occasione della bella manifestazione culturale e letteraria di Pordenonelegge, giunta oramai alla edizione numero 20.

La manifestazione si è tenuta da mercoledì 18 a domenica 22 settembre e ha visto centinaia di eventi e di autori alternarsi nelle varie sedi della città friulana.

Io ho partecipato da venerdì a domenica e posso raccontare la mia bellissima esperienza vissuta a pieno ritmo tra conferenze, eventi e incontri con gli autori.

Inizio con venerdì 20 settembre ed esattamente alle 17:00 nel Palazzo Montereale Valcellina con l'incontro con Jan Brokken, scrittore e giornalista olandese nato a Leida nel 1949, che per l'editore Iperborea ha pubblicato diversi libri, tra cui quello che ha presentato con il titolo di Jungle Rudy. Il libro parla di un personaggio che è una leggenda, di un pioniere che vive tra gli indios del Venezuela, olandese di origine italiana Rudolf Truffino. Lasciarsi guidare dall'autore dentro la vita di questo personaggio è ripercorrere tempi mitici e conoscere un autore che non ha confronti con alcun personaggio della storia tanto la sua vita è avventurosa e mitica.
 

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Incontro con Timur Vermes

Timur Vermes è uno scrittore e giornalista tedesco di padre ungherese, immigrato in Germania dopo la repressione della rivolta contro i sovietici nel 1956. Il libro presentato in occasione di Pordenonelegge ha il titolo evocativo Gli affamati e i sazi e parla di una situazione attualissima come quella dell'immigrazione africana in Europa, principalmente in Germania. Di seguito la trama della quarta di copertina.

In un futuro non troppo lontano la Germania ha introdotto un tetto massimo per i richiedenti asilo, l’intera Europa è chiusa ben oltre l’Africa del Nord e al di là del Sahara nascono enormi lager in cui milioni di migranti aspettano. Aspettano così a lungo che se non significasse morte certa attraverserebbero il deserto a piedi pur di andarsene.Quando la famosa presentatrice tedesca Nadeche Hackenbusch visita il più grande di questi lager, il giovane Lionel intravede un’occasione unica per andarsene: insieme a 150mila migranti sfrutta l’attenzione del pubblico televisivo e si mette in marcia verso l’Europa. La bella presentatrice e i migranti diventano campioni di ascolti. E mentre l’emittente televisiva gioisce per la cronaca dal vivo, i record di telespettatori e le entrate milionarie della pubblicità, la politica tedesca volge lo sguardo altrove e aspetta. Ma più il corteo di migranti si avvicina, più il ministro dell’interno Leubl si trova davanti a una scelta: accoglierli o respingerli?


Posso solo dire che il ministro dell'interno troverà una soluzione semplice e geniale che ribalta lo stesso concetto di accoglienza dimostrando che a volte le soluzioni semplici sono quelle più dignitose per tutti.

A moderare l'incontro lo scrittore Tullio Avoledo, brillante come il suo solito.
 

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Incontro con Carlo Ginzburg

E' stato molto emozionante incontrare Carlo Ginzburg, un gigante della cultura, capace di grande umiltà e forte carisma. Figlio di Natalia e Leone Ginzburg, ha respirato cultura e libertà fin dalla nascita, valori che ha saputo elargire ampiamente nella sua lunga e fruttuosa vita. Era a Pordenone in occasione della nuova edizione di Il formaggio e i vermi che parla delle vicende di un mugnaio di Montereale Valcellina in Friuli, Menocchio, messo a morte dall'Inquisizione nel '500. Grande lezione di libertà e di coscienza di sé contro il conformismo imperante.
 

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Incontro con Francesco Guccini

Francesco Guccini a Pordenonelegge per parlarci della sua ultima opera letteraria Tralummescuro. Ballata di un paese al tramonto. Perché è del suo paese sull'appennino tosco emiliano, che il cantautore di tante ballate e di tante battaglie dei miei anni giovanili, ha deciso di parlarci. E' di Pàvana che si nutre Guccini in questi ultimi anni, un paese dove non ci sono abbastanza persone per poter giocare a carte e dove i negozi chiudono e non resta nulla. Ma è il luogo malinconico in cui Guccini ha deciso di vivere da tanti, dove raccontarci le sue storie, dove ha scelto di non cantare più. Francesco fa tenerezza e nostalgia dei bei tempi passati ma comunica anche tanto amore per la sua terra e per gli umili che la abitano, valori imprescindibili e forse oggi quasi rivoluzionari.
 

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Incontro con Svetlana Aleksievic

Il premio Nobel della Letteratura Svetlana Alksievic è una donna apparentemente semplice ma con un carattere di ferro, senza paura e con una grande umanità ha parlato di temi proibiti quali Cernobyl o l'invasione sovietica dell'Afghanistan facendo parlare i protagonisti. Contadini, studenti, operai, gente dimenticata e senza voce che ha potuto attraverso i suoi libri far conoscere i drammi di chi non viene mai ascoltato, le vittime e i testimoni delle tragedie. Ascoltarla è un privilegio unico.
 
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