Wenders, Wim - Lo stato delle cose

elisa

Motherator
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[FONT=&quot]Un gruppo di persone, vestite con tute e con il volto coperto, sta avanzando in una regione deserta fino al mare. Sono comparse di un film di fantascienza. L'operatore comunica al regista di essere rimasto senza pellicola: la lavorazione si ferma. La troupe è alloggiata in un cadente albergo sulla riva dell'oceano, in Portogallo. Il regista Fritz tenta di mettersi in contatto con il produttore a Los Angeles e, non trovandolo, parte alla volta della città americana.

E' un film bellissimo, soprattutto nella sua sorprendente parte finale. Cinema sul cinema, perché è di questo che si tratta, si parla del cinema e del suo significato in rapporto a quello che è il mercato e la produzione. Il regista è un artista, è un autore che deve sottostare al mercato e alle sue regole. Hollywood l'emblema di ciò che è la regola aurea del cinema: piacere al pubblico e fare i soldi. Il regista tedesco, alter ego di Wenders, fa un film che se fosse girato diversamente farebbe soldi, girato in bianco e nero, senza una storia e con il desiderio di parlare della vita e della morte, esce dal mercato e quindi dal cinema in senso produttivo. L'opera è meta cinematografica ed è meritatamente premiata a Cannes, nei luoghi deputati all'arte. Per cinefili, [/FONT]
 
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