Antonioni, Michelangelo - Il mistero di Oberwald

elisa

Motherator
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[FONT=&quot]Una giovane regina è rimasta vedova il giorno delle nozze e da quel giorno vive appartata, cambiando spesso dimora e mostrandosi con il volto coperto da un velo nero. Sebastian, un giovane poeta anarchico, si introduce nell'appartamento della regina per sopprimerla. La somiglianza tra l'attentatore e il re morto è impressionante.

Tratto da un dramma di Jean Cocteau, seppur prosciugato dagli eccessi ne mantiene la ridondanza e forse un finale così drammatico da apparire anche un po' ridicolo. Una storia sul potere e i suoi intrighi e sull'amore e la sua ineluttabilità che difficilmente possono essere resi in maniera efficace senza cadere nel patetico, così come le interpreta lo stesso Antonioni tanto da non sembra neanche un film suo, troppo lontano dal suo registro. Resta l'interesse sulla sperimentazione elettronica di luce e colori che riescono a sottolineare lo stato d'animo dei protagonisti. La recitazione molto teatrale a volte anche troppo tanto da creare quell'effetto di straniamento tanto caro a Brecht che male si addice a un film storico che ha uno sfondo politico che però non viene trattato come denuncia. [/FONT]
 
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