Kotzwinkle, William - Doctor Rat

Lark

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Il motto di doctor Rat, Ph.D, scienziato pazzo, è "morte è libertà". Non può essere altrimenti nel laboratorio dove lui e gli altri ratti, gatti, cani e scimmie sono sottoposti a terribili esperimenti per i dubbi benefici sull'umanità. Doctor Rat, con tutto il suo sadico cinismo, si aggira per il laboratorio confortando le cavie destinate all'iniezione letale, perché è tutto per la scienza e la scienza giustifica tutto - e come attività collaterale studia e tiene una newsletter sulle ricerche più recenti e grottesche.
Tutto cambia quando nel centro arrivano voci dall'esterno su una rivoluzione animale, e spetta a doctor Rat, da solo, il compito di sventare la rivolta.
Vincitore del premio come miglior romanzo fantasy nel 1977, è un libro molto particolare, pubblicato nel 1970, con quel retrogusto di LSD di molta letteratura americana underground di quel periodo. Se la quarta di copertina lo paragona a "La fattoria degli animali", non penso sia veramente questo il caso - dove Orwell usa una narrazione organica e lineare per descrivere una metafora chiara, tutti questi elementi mancano nel romanzo di Kotzwinkle, che pure ho apprezzato. Decisamente anarchico, il timbro e il ritmo della narrazione cambiano più volte nel corso del romanzo, che del resto ha uno stile molto ricco e bello, in alcune parti commovente. Satirico, cinico, spietato, non sembra avere un chiaro messaggio - men che meno una morale - né è, come considerato da alcuni, un libro "semplicemente" contro la sperimentazione sugli animali. C'è molto, ma in modo sfuggente: c'è la guerra nel Vietnam, ci sono i movimenti pacifisti, e su tutto c'è la repressione dell'ingenuità collettiva - un po' sullo sfondo della vicenda del doctor Rat, che sembra un diversivo per dare più risalto al resto.
L'ho letto in inglese e non credo sia stato tradotto.
Mi è piaciuto molto e lo consiglio!
 
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