Camilleri, Andrea - Autodifesa di Caino

estersable88

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Il 15 luglio 2019, alle terme di Caracalla, Andrea Camilleri avrebbe dovuto interpretare il suo monologo Autodifesa di Caino. Un ritorno sul palcoscenico, dopo Tiresia, atteso dal pubblico e fortemente voluto dallo scrittore.
CAINO: Sapete qual è stato il mio vero errore? Quello di non essermi mai difeso, di non avere mai esposto le mie ragioni. Ma ora basta! Questa sera ho deciso di pronunciare la mia autodifesa, immaginando che davanti a me ci sia un’aula di tribunale e che voi, se vorrete ascoltarmi, siate i giurati.
Andrea Camilleri se ne è andato il 17 luglio, ci ha lasciato il suo scritto su Caino che aveva completato e per il quale aveva immaginato tutto: la scena e gli intermezzi musicali, i filmati da proiettare sullo schermo, i testi da interpretare di persona e quelli da far recitare. È il primo libro che pubblichiamo dopo la sua morte, con grande commozione e rimpianto. L’autodifesa di Caino è un testo potente, profondo; risponde alle incessanti domande sul bene e il male e affonda le sue radici nella sterminata cultura di Camilleri, nella sua sensibilità letteraria, artistica, musicale, nella sua passione per il mito. Caino, il primo assassino della storia, l’emblema stesso del Male, è chiamato a giudizio, Camilleri vuole che siano i lettori ad emettere il verdetto, i testimoni a carico sono tanti, ma non mancano quelli che Caino può convocare a suo sostegno. Ma sono soprattutto le parole di autodifesa dell’assassino di Abele a fare il punto e fornirci una nuova versione dei fatti, la sua. Ricorda Camilleri che «nella tradizione ebraica, e in parte anche in quella musulmana, esistono una miriade di controstorie che ci raccontano un Caino molto diverso da quello della Bibbia. In alcune di quelle antiche narrazioni lo scontro tra i due fratelli ne rovescia in qualche modo le posizioni». Camilleri continua a intessere la storia fornendo al lettore altri dati, altri elementi per giudicare, a mostrarci l’altra faccia di Caino: «C’è tutta una parte del mito che è affascinante ma totalmente ignorata: è quella del Caino fondatore di città, inventore dei pesi e delle misure, della lavorazione del ferro, ma soprattutto quella di Caino inventore della musica; “…una volta che me ne stavo disteso in un canneto sentii il vento che entrava e usciva dai buchi delle canne producendo un rumore”». Ecco il flauto, ed ecco il primo tamburo ricavato da una pelle di capra…
«Ho finito. Non voglio che pronunciate il vostro verdetto ora. Riflettete su quanto vi ho raccontato questa sera e poi decidete da voi. Secondo coscienza».

Niente da fare… Il corpo di Andrea Camilleri potrà aver lasciato questo mondo, lui non vedrà mai pubblicati questo e i successivi libri che usciranno, ma la sua anima per fortuna non ci lascerà mai, trasuderà da ogni pagina, riga, parola che ha scritto. Qui, mentre leggiamo Caino che racconta la sua versione dell'omicidio di Abele, il primo della storia del mondo, ci sembra di sentire il Maestro che spiega, declama, insegna, tramanda il suo sapere e i suoi studi. Leggere Autodifesa di Caino, pubblicato pochi giorni fa da Sellerio e quindi postumo, è un'esperienza di reviviscenza: rivive Caino nelle parole scritte per lui, rivivono le storie antiche, le immagini create dalla suggestione narrativa; rivive Camilleri nelle nostre orecchie, nella testa, nel cuore.
Questo è un libro – o più precisamente un monologo teatrale – sulla possibilità di scegliere, sull'importanza della scelta: Abele avrebbe voluto uccidere Caino, ma ha scelto di non farlo. Caino, invece, non avrebbe voluto farlo, ma ha scelto di compiere il crimine estremo: è qui il fulcro, la condanna divina, ma quali sono le ragioni che hanno condotto a quella scelta e, prima ancora, allo scontro? Qui ne leggiamo svariate… a noi la scelta su cosa credere. Come aveva ampiamente dimostrato in altri romanzi e sommamente in Conversazione su Tiresia, Camilleri riesce ad entrare nella mente dei personaggi cui dà voce e lo fa mettendo anche molto di se stesso e del suo modo di concepire la vita. Il risultato è sempre un'esperienza interessante ed entusiasmante.
 

ayuthaya

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Sembra molto interessante e assolutamente nelle mie corde! Peccato che essendo appena uscito non penso di trovarlo in biblioteca e attualmente non mi va di comprare nulla di nuovo! Però finisce dritto in wishlist!
 
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