Deaver, Jeffery - Menti pericolose. Dodici storie per non dormire

estersable88

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«Deaveriana» è l’aggettivo che meglio descrive questa raccolta dello scrittore americano, dove troviamo Lincoln Rhyme, Kathryn Dance, John Pellam e altri in una veste inedita in Italia. In Menti pericolose i killer, i terroristi, gli psicopatici, i criminali nella loro più variegata accezione prendono forma e corpo, tutti insieme, non come notizia strillata del quotidiano, ma come realtà vicina a ciascuno di noi. Nella paura e nell’angoscia che ci attanagliano, però, l’intelligenza di alcune donne e uomini saprà come farsi largo, usando ogni mezzo lecito della scienza investigativa per assicurare alla giustizia i malvagi. In un mondo dove il caso non esiste, nessuno sfugge alle meticolose trame della scrittura di Deaver. E i personaggi, buoni o cattivi che siano, da maschere di un palcoscenico della fantasia, abiteranno i nostri sogni, perché non saranno più «loro» i protagonisti, ma «noi».

Come si suol dire, non tutte le ciambelle riescono col buco… è strano, visto che si tratta del mio scrittore preferito, ma questa raccolta di racconti brevi di Jeffery Deaver non mi ha entusiasmato… anzi, direi che ad un certo punto mi ha persino annoiato. L'idea di fondo era buona, ma la realizzazione meno: gli assassini, i "cattivi" di questa storia sono persone comuni, di quelle che capita di incontrare per strada, menti perverse, disturbate, avide, che uccidono per i motivi più disparati, ma comunque vicini alla quotidianità. Se, tuttavia, l'intento era mettere in luce perversioni od omicidi che fanno poca notizia, il risultato è stato un Deaver sottotono rispetto al solito, almeno per quanto mi riguarda.
Non posso neppure giustificare questa sensazione con il fatto di aver letto tantissimi suoi libri, perché bene o male, il buon Jeffery riesce sempre a stupirmi… qui, su dodici racconti, il colpo di scena, l'inatteso l'ho riscontrato troppo poco spesso per i canoni di Deaver. Mi dispiace… non è una raccolta da bocciare, ma, caro Jeffery, hai fatto di meglio: pur non amando in generale le raccolte di racconti, ho preferito di gran lunga Spirali.
 
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