Bonini, Carlo & De Cataldo, Giancarlo - Suburra

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Una Roma lunare e sguaiata scenario di una feroce mattanza. Un Grande Progetto che seppellirà sotto una colata di cemento le sue periferie. Due vecchi nemici, un bandito e un carabiniere, che ingaggiano la loro sfida finale. Intanto, mentre l’Italia affonda, politici, alti prelati e amministratori corrotti sgomitano per partecipare all’orgia perpetua di questo Basso Impero criminale.
«Il Libanese era morto. Tanti altri erano morti, qualcuno era diventato infame, qualcuno si faceva la galera in silenzio, sognando di ricominciare, magari con un lavoretto senza pretese. Il Samurai era ancora là. L’antico nome di battaglia denunciava ormai soltanto sogni abbandonati. Ad affibbiarglielo era stato il Dandi, ma lui aveva cercato di esserne degno. E il potere, quello, era concreto, vivo, reale. Il Samurai era il numero uno».

Beh, un libro conosciuto da molti, divenuto famoso sia per il film che per la serie Tv che ne sono stati tratti, che presentano, tuttavia, alcune differenze, se non altro di annualità. La vicenda raccontata qui si svolge nel 2011, sempre a Roma e sempre con – gira e volta – gli stessi attori protagonisti: cambieranno i personaggi, tra libro, film e serie TV, ma i protagonisti della corruzione – a Roma come ovunque – sono gli stessi, politici, mafiosi, ecclesiastici, affaristi di ogni risma e gente della strada. A combatterli le forze dell'ordine… non tutte, però. Suburra è un libro che descrive, con spietata lucidità, un mondo fatto di tante persone, un mondo col quale, volente o nolente, abbiamo tutti a che fare ogni giorno… perché magari anche il ristoratore dove andiamo a fare una cena elegante, anche il prelato che allieta le nostre celebrazioni, anche chi ci affabula con sogni e promesse da una tribuna, chi raccoglie la nostra denuncia può esserne invischiato. Il potere fa gola a tanti e tanti vogliono metterci le mani. Un romanzo che scorre agevolmente, nonostante non sia piccolissimo, ma dal quale mi aspettavo quel guizzo in più che non ho trovato. Probabilmente, però, è colpa mia che l'ho letto dopo aver visto sia il film che la serie Tv.
 
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