Flaherty, Robert J. - L'uomo di Aran

elisa

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Nelle inospitali isole Aran, confinanti con l'Irlanda, la vita è scandita da bruschi cambiamenti climatici e la principale fonte di sostentamento è rappresentata dal mare, dove gli uomini si recano per pescare. Il film segue le vicende dei pescatori locali, focalizzando la sua attenzione su una famiglia composta da padre, l'eponimo uomo di Aran, moglie e figlio.

Un bellissimo documentario datato 1934 che racconta in modo reale la difficilissima vita degli abitanti di queste isole inospitali, sia all'interno che rispetto al mare. Brulle con condizioni climatiche avverse e un mare spesso in tempesta pongono queste persone completamente esposte alla natura dalla quale però con coraggio e determinazione riescono a trarre il loro sostentamento.
 

unkadunka

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Uno dei capisaldi del documentarismo, Flaherty viene ricordato come il cantore del buon selvaggio alla Rousseau e per questo in anni passati accusato di paternalismo e ingenuità, ma iniziatore del filone del film etnografico per cui di indiscutibile importanza. Impeccabile dal punto di vista tecnico è stato assieme al suo precedente Nanuk l'esquimese fonte di ispirazione per decine di documentaristi. Da notare che Flaherty fece anche film sulla modernità,la tecnologia e il lavoro purtroppo poco ricordati, come Industrial Britain,realizzato per il General Post Office o The Land, commissionato dal ministero della agricoltura americano e mai distribuito a causa di come descriveva la terribile condizione degli agricoltori, per cui molto lontano dallo stereotipo del regista asservito al potere.
 
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