[FONT="]McCabe è un millantatore senz'arte né parte. Constance è invece una entraîneuse di carattere decisa a difendere a tutti i costi la sua casa d'appuntamento, che una compagnia mineraria vorrebbe far demolire. I due si alleano per lottare insieme contro il sopruso annunciato.[/FONT]
Veramente magnifico questo film di Altman, da annoverare tra i capolavori del cinema internazionale, e gli aspetti per considerarlo tali sono tanti.
Innanzi tutto la regia che cambia punto di vista a seconda della storia che racconta rendendo vivi tutti i personaggi, anche quelli secondari, e mantenendo i vari intrecci narrativi in equilibrio tra loro senza mai creare cali o punti oscuri nella narrazione.
La sceneggiatura che dà uno spessore storico e sociale all'epopea del west, togliendo ogni retorica e stereotipo e rendendola per quello che probabilmente è stata, una dura lotta per la sopravvivenza e la legge del più forte, raccontando una storia che potrebbe essere pure un trattato su come si costruisce una comunità, anche qui la storia dei protagonisti è molto ben bilanciata con quella dello sviluppo economico e sociale di quella parte dell'America, che sarà la base dello sviluppo vertiginoso degli Stati Uniti, guardare per credere e ricordare almeno l'episodio in cui si racconta come mandare a morte un cinese per poter far brillare con la dinamite le miniere.
La fotografia è ai massimi livelli, paesaggi stupendi ed interni reali con luci naturali che sembra quasi incredibile riprodurre, e anche il tempo ha una sua fotogenia essendo quasi sempre le riprese fatte con la pioggia o la neve.
La musica di Leonard Cohen è al meglio della produzione del cantautore canadese.
La scenografia, soprattutto quella degli edifici, è riprodotta sin nei minimi particolari, con grande precisione storica.
La recitazione poi è quella giusta, con quella punta di malinconia che accompagna le vicende degli uomini e donne che si ritrovano a dibattere per la sopravvivenze senza poter segnare il proprio destino come avrebbero voluto, Warren Beatty e Julie Christie hanno la tempra degli eroi sconfitti, come tutti gli altri attori che riescono a delineare caratteri e personaggi rendendo viva la rappresentazione della storia.
Detto tutto questo un film da vedere assolutamente, non farlo ci si perde un capolavoro ed una riflessione su cosa si è costruito un impero.
Veramente magnifico questo film di Altman, da annoverare tra i capolavori del cinema internazionale, e gli aspetti per considerarlo tali sono tanti.
Innanzi tutto la regia che cambia punto di vista a seconda della storia che racconta rendendo vivi tutti i personaggi, anche quelli secondari, e mantenendo i vari intrecci narrativi in equilibrio tra loro senza mai creare cali o punti oscuri nella narrazione.
La sceneggiatura che dà uno spessore storico e sociale all'epopea del west, togliendo ogni retorica e stereotipo e rendendola per quello che probabilmente è stata, una dura lotta per la sopravvivenza e la legge del più forte, raccontando una storia che potrebbe essere pure un trattato su come si costruisce una comunità, anche qui la storia dei protagonisti è molto ben bilanciata con quella dello sviluppo economico e sociale di quella parte dell'America, che sarà la base dello sviluppo vertiginoso degli Stati Uniti, guardare per credere e ricordare almeno l'episodio in cui si racconta come mandare a morte un cinese per poter far brillare con la dinamite le miniere.
La fotografia è ai massimi livelli, paesaggi stupendi ed interni reali con luci naturali che sembra quasi incredibile riprodurre, e anche il tempo ha una sua fotogenia essendo quasi sempre le riprese fatte con la pioggia o la neve.
La musica di Leonard Cohen è al meglio della produzione del cantautore canadese.
La scenografia, soprattutto quella degli edifici, è riprodotta sin nei minimi particolari, con grande precisione storica.
La recitazione poi è quella giusta, con quella punta di malinconia che accompagna le vicende degli uomini e donne che si ritrovano a dibattere per la sopravvivenze senza poter segnare il proprio destino come avrebbero voluto, Warren Beatty e Julie Christie hanno la tempra degli eroi sconfitti, come tutti gli altri attori che riescono a delineare caratteri e personaggi rendendo viva la rappresentazione della storia.
Detto tutto questo un film da vedere assolutamente, non farlo ci si perde un capolavoro ed una riflessione su cosa si è costruito un impero.