CV GdL - Charlotte di David Foenkinos

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
L'iniziale MG si è trasformato in un GdL perché hanno aderito più di 5 utenti:
Ondine che l'ha proposto
Jessamine
Estersable88
Ayuthaya
Qweedy
Francesca
Shoshin da esterna

Quando volete potete iniziare la lettura di questa biografia della pittrice Charlotte Salomon.
Intanto copio e incollo la trama che aveva già postato Jess:
"Per puro caso, David Foenkinos scopre l'opera di Charlotte Salomon. Una mattina qualunque, ad Amsterdam. Le sue tele sono una folgorazione. La sintonia è subito precisa, spontanea: la strana sensazione di conoscere già qualcuno che si sta scoprendo. È l'inizio di un'ossessione. Charlotte Salomon diventa la sua stessa scrittura, la sola storia che è necessario scrivere. Partendo dall'inizio, dall'infanzia a Berlino e dalle tragedie familiari che sembrano ripetersi come un ritornello malvagio e fatale nella vita della giovane pittrice, ma attraversando anche gli artisti e l'euforia portata nelle stanze di casa dal talento musicale della seconda, adorata moglie di suo padre. E poi di colpo, irresistibile, la scoperta della pittura, durante un viaggio in Italia sotto le prime ombre del nazismo. La nascita prorompente di una vocazione che non l'abbandonerà più, così grandiosa da farla ammettere, unica studentessa ebrea, all'Accademia delle Belle Arti, dove l'eccezionalità del suo talento sembra per un breve momento avere la meglio sulle leggi razziali. E poi l'amore, la passione assoluta per l'uomo che per primo sa vedere la straordinarietà della sua pittura e la incoraggia al punto tale da costringerla a lasciarlo, a fuggire in Francia per cercare la salvezza Charlotte deve vivere, deve creare. Devi dipingere, Charlotte. Dipingere per non impazzire. Ma è troppo tardi, la guerra incombe da tutte le parti."
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Grazie a Minerva per aver aperto questo gruppo di lettura, grazie a Shoshin che mi ha fatto conoscere questo libro e grazie a voi ragazze per aver aderito.
Intanto che aspettiamo di cominciare tutte insieme posto la mia edizione che è quella della Mondadori con traduzione di Elena Cappellini.
Nella prefazione al romanzo c'è questa frase che vorrei riportare:

Chi non riesce a dare un senso alla propria esistenza, deve sforzarsi di allontanare la disperazione causata dal proprio destino.

Kafka, Diari, 19 ottobre 1921.

David Foenkinos ha preso come punto di riferimento per la stesura del romanzo l'autobiografia di Charlotte Salomon intitolata Vita? o Teatro? in cui c'è la raccolta completa delle sue opere, mi piacerebbe leggerla.
 

Jessamine

Well-known member
Grazie, Minerva!
Che bella tanta partecipazione: non leggo un libro in compagnia da decisamente troppo tempo, contenta di tornare con un gruppo così numeroso!
 

francesca

Well-known member
Eccomi!
Libro arrivato, anch'io ho l'edizione Mondadori traduzione di Elena Cappellini.
L'ho già sfogliato e mi incuriosisce questa scansione del testo tipo poesia.
Sono pronta. Domani inizio.

Francesca
 

Jessamine

Well-known member
Ufficialmente arrivato anche a me: ho anche io l'edizione 2016 Mondadori, tradotto da Elena Cappellini :HIPP
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Se va bene a tutte cominciamo domani la lettura.
Pensavo che due anni fa ero venuta casualmente a conoscenza di una sua mostra guardando un servizio del tg (dal 30 marzo 2017 al 25 giugno 2017 si è tenuta al Palazzo Reale di Milano) ma non andai, credo sia stata un'occasione rara, credo non sia una pittrice molto conosciuta (almeno io prima di allora non avevo mai sentito nominare le sue opere).
 

Jessamine

Well-known member
Iniziare domani per me va bene!

Comunque, nemmeno io conoscevo questa pittrice: non che la cosa sia particolarmente rilevante, perché al di fuori di quello che si studia a scuola sono abbastanza ignorante, in questo campo, però da un lato sono contenta: non mi è mai capitato di conoscere un artista partendo prima dalla sua biografia che dalle sue opere, dunque sono particolarmente curiosa!
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Mi associo a Jessamine: oltre ciò che si studia a scuola, di arte so poco o niente... il mio rapporto con l'arte e in particolare con la pittura, poi, è controverso: conosco i dipinti, gli autori, i movimenti artistici solo da ciò che mi descrivono i libri (o gli insegnanti o comunque altri)... è per questo che, ognitanto, non mi dispiace approfondire letterariamente qualche artista... quello che non puoi vedere, fattelo descrivere: l'importante, in fondo, è conoscere.
 

ayuthaya

Moderator
Membro dello Staff
Stavo per scriverti! Sì, va bene domani: io sto leggendo Faulkner ma mi interromperò e riprenderò più avanti... domani vado a ritirare il mio libro in biblioteca!
 

Jessamine

Well-known member
Io per ora ho dato una sbirciata (ho letto esattamente due pagine :mrgreen:): mi incuriosisce molto questa impostazione. Mi piace il modo peculiare in cui gli eventi sono presentati, ma spero che continui a funzionare anche per un testo più lungo, perché mi pare un approccio che forse darebbe il meglio di sé in un racconto breve, ecco. Però è sicuramente troppo presto per giudicare.
Stasera proseguo come si deve!
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Ho cominciato la lettura, mi sono imposta di leggere le pagine a piccole dosi altrimenti lo finisco subito.
Questo modo telegrafico di raccontare mi piace, è un narrare in punta di piedi, con profondo rispetto, dolcezza e schiettezza allo stesso tempo.
Questa successione di brevi frasi, andando ogni volta a capo, mi fa pensare a dei piccoli fotogrammi, è una narrazione che si sostituisce a delle immagini.
E' come se l'autore avesse saldamente presente che sta raccontando scene reali, realmente vissute e che quindi sono loro le vere protagoniste, lo scrittore con la sua scrittura passano in secondo piano, lui è solamente il mezzo attraverso il quale la storia di Charlotte e dei suoi familiari deve emergere dal foglio bianco.
Vorrei riuscire a far durare la lettura almeno una settimana ma non so se riuscirò a non finirlo prima, mi ha preso.
 

Jessamine

Well-known member
Parte seconda, capitolo 9 (pagina 50 circa)

Considerazione al volo: ma 'sta povera famiglia da sola ha alzato considerevolmente la media nazionale dei suicidi :paura: sono praticamente più quelli che si sono tolti la vita di quelli morti di morte naturale. Straziante.

Il testo comunque mi piace: lo stile continua a sembrarmi un po' forzato per un intero romanzo, ma per ora sta funzionando abbastanza.

Sono giusto un po' turbata da alcune considerazioni dell'autore: più che una ricerca, la sua mi pare una vera e propria ossessione (come quando va a citofonare a chi ora abita nella casa di Charlotte, e si stupisce pure che gli sbattono la porta in faccia).

Proseguo curiosa!
 

qweedy

Well-known member
Ho recuperato il libro, ed. Mondadori, traduzione di Elena Cappellini. Bella la copertina, sembra un disegno colorato da un bambino.
A presto!

Ecco l'autore:
220px-David_Foenkinos_salon_radio_france_2011.jpg
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Ho cominciato da nemmeno un'ora e sono già ad un sesto del libro. Lo stile didascalico mi piace e mi sembra appropriato all'idea di racconto che l'autore ha voluto intraprendere; come dice Ondine, lo scrittore passa in secondo piano, diventando veicolo per la storia di Charlotte.
Ma tutti questi suicidi? Ci sarà una causa genetica, un qualcosa di ereditario, ma credo che anche l'ambiente - la Germania post prima guerra mondiale - possa aver influito. Mi hanno colpito diverse frasi, ma in particolare la primissima, proprio l'incipit: è capitato a diverse persone che conosco l'aver imparato il proprio nome dall'epitaffio di un parente stretto... mi raccontavano che, soprattutto da piccoli, è una cosa che sconvolge e rimane impressa per la vita... e non fatico a crederlo.
 

francesca

Well-known member
Iniziato ieri.
Lo sto trovando molto molto particolare. Diverso da qualsiasi cosa abbia mai letto finora.
Questa scansione in versi della narrazione che però rimane prettamente prosa senza mai assumere aspetto di poesia per me è qualcosa di veramente nuovo.
Nelle mie letture, mi sono imbattuta tante volte in prosa che grondava poesia, mai di poesia che rimaneva ancorata saldamente al terreno della prosa.
Credo che questo stile narrativo caratterizzi in modo peculiare anche la storia, che scorre veloce e arriva diritta al cuore.
Incredibile il senso di coinvolgimento profondo che queste poche frasi brevi e concise riescono a suscitare in me.
Non conosco per niente l'autore e mi domando se questo è il suo modo usuale di scrivere, o se questo modo espressivo è nato in lui perché non ha trovato niente di diverso per raccontare una storia che lo ha coinvolto da subito appena conosciuta.

Francesca
 

Jessamine

Well-known member
Francesca, hai ragione: questa è proprio poesia che resta saldamente ancorata al terreno della prosa.
Comunque, credo che questo modo di narrare sia particolarmente efficace nel rendere la crudezza degli avvenimenti, che sembrano quasi disvelati di minuto in minuto, di scena in scena.

Ho molto apprezzato il momento in cui Charlotte capisce e non capisce ciò che sta succedendo a Paula, che cosa sono quelle urla e quegli insulti, a teatro.

E mi ha molto fatto riflettere il discorso di Paula, sul fatto che Charlotte deve sapere la verità sulla morte di sua madre, perché non si può costruire la propria vita su una simile menzogna. La capisco molto bene, ma mi chiedo anche come possa un bambino vivere con una simile verità. È un tema davvero straziante, e mi piace il fatto che sia presentato in maniera sì cruda, con queste frasi brevi che non lasciano scampo, che non offrono alcun orpello dietro cui ripararsi, ma anche con tanta delicatezza. Non c'è giudizio, in queste pagine, ecco: ho l'impressione che i personaggi vivano, e l'autore li "registri" vivere, senza mai giudicarli, e questo mi piace.
 

qweedy

Well-known member
Scusate, l'ho già finito, non riuscivo a staccarmi.

Charlotte-Salomon.jpg


Lo stile di scrittura così particolare ha reso ancora più veloce la lettura, le parole erano come pennellate essenziali. Si sente l'ossessione dello scrittore per la figura di Charlotte, per come ha ripercorso tutto il suo cammino, cercando di trovarne traccia nelle stanze in cui lei ha vissuto.
Ho sentito la mancanza dei suoi disegni tra le pagine del libro.

1403hitleralpotere5.jpg


salomon-1.jpg
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Anch'io sono quasi alla fine... ieri sera, ad un certo punto, ho dovuto impormi di fermarmi: Foenkinos racconta questa storia con uno stile trascinante, con rispetto e ammirazione. Si sente che cerca davvero di capire Charlotte, cos'ha provato, come ha vissuto gli eventi drammatici che le sono accaduti.
L'amore per Alfred, in un'altra epoca, sarebbe tranquillamente potuto passare per la prima infatuazione di una ragazzina, ma qui assume ragionevolmente i contorni dello struggimento. E poi, non vorrei spoilerare troppo a chi non è ancora a questo punto, ma il viaggio forzoso di Charlotte, la convivenza e il prezzo da pagare per la salvezza... il modo in cui viene a conoscenza della verità sulla madre... surreale, tragicamente onirico nella sua realtà. Chiunque, al suo posto, sarebbe impazzito. Eppure lei trova la forza di continuare a vivere.
 
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