Le Guin, Ursula K. - La spiaggia più lontana

Lark

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Terzo libro della saga di Earthsea, ritroviamo Ged Sparrowhawk dopo una ventina d'anni dalle vicende de Le tombe di Atuan, archimago, maestro di draghi, al culmine del suo potere. Un principe di un'isola minore, Arren, di fa araldo e per conto del padre visita l'isola dove i maghi vengono addestrati e dove Ged risiede, portandogli l'ennesima voce di una notizia ormai diffusa: la magia sta sparendo dai confini del mondo conosciuto, gli incantesimi smettono di funzionare, le parole della lingua ancestrale vengono dimenticate, così come i canti, le tradizioni, le leggende. Ged decide allora di imbarcarsi, prendendo Arren con sé, verso un viaggio ai confini del mondo alla ricerca di una soluzione.

Probabilmente il mio libro preferito della saga, finora. Ancora una volta la Le Guin dà il meglio di sé nella descrizione dei viaggi, perfetti, senza una parola di troppo, ed il libro è una vera odissea verso un finale non scontato. Unico appunto negativo la presenza di un cattivo che sembra un po' improvvisato, o inserito a posteriori, che mi fa pensare, ancora una volta come nel caso del primo libro, che lei non senta il genere come proprio ma lo prenda in prestito, pensando di trovare (forse a ragione) solo nel fantasy lo spazio che si sente negato altrove - fantasy letteratura all'epoca considerata minore, per ragazzi. Quindi si costringe a rispettare alcuni dei cliché narrativi del romanzo fantasy di formazione, e un po' stona col resto della narrazione.
Nonostante questo decisamente promosso a pieni voti!
 
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