Perrin, Valérie - Cambiare l'acqua ai fiori

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Violette Toussaint è guardiana di un cimitero di una cittadina della Borgogna. Ricorda un po’ Renée, la protagonista dell’Eleganza del riccio, perché come lei nasconde dietro un’apparenza sciatta una grande personalità e una storia piena di misteri. Durante le visite ai loro cari, tante persone vengono a trovare nella sua casetta questa bella donna, solare, dal cuore grande, che ha sempre una parola gentile per tutti, è sempre pronta a offrire un caffè caldo o un cordiale.
Un giorno un poliziotto arrivato da Marsiglia si presenta con una strana richiesta: sua madre, recentemente scomparsa, ha espresso la volontà di essere sepolta in quel lontano paesino nella tomba di uno sconosciuto signore del posto. Da quel momento le cose prendono una piega inattesa, emergono legami fino allora taciuti tra vivi e morti e certe anime che parevano nere si rivelano luminose.


Parlare di questo romanzo senza svelare troppo del contenuto non è per niente facile, perché Cambiare l'acqua ai fiori è un romanzo che si rivela pagina dopo pagina, strato dopo strato, come una persona sensibile che costruisce intorno a sé diverse corazze, diverse barriere che impediscano ai superficiali o ai malintenzionati di ferirla. Così è, in un certo senso, anche Violette, la protagonista di questa storia, una donna di rara forza, sensibilità, altruismo, una che non aveva niente e questo niente è stata in grado di dividerlo in mille pezzettini e di donarlo agli altri. Quando ha cercato un po' di vita, un po' di libertà, le sono state date solo spine; quando avrebbe potuto vivere serena, un dolore indicibile le ha strappato la speranza; quando l'uomo che ha sposato l'ha abbandonata definitivamente, anche fisicamente nonostante le fosse già lontano mentalmente da anni, ha potuto finalmente costruirsi il suo equilibrio, il suo mondo. Una vita attraversata dal dolore, la sua, ma improntata agli altri. Violette, la guardiana di cimiteri ex guardiana di passaggi a livello, è una donna umile, profondamente rispettosa, con un'attitudine naturale a prendersi cura, a dare la vita, a coltivarla e farla germogliare. Ha una forza di volontà e un attaccamento alla vita che le hanno impedito di non cedere allo sconforto e di risalire sempre, ma ha il difetto di credere poco a se stessa… perciò ci vuole qualcuno che le ricordi di vivere un po', davvero. Vi ho incuriosito almeno un po'? Lo spero, perché non posso dirvi molto altro… se non che Cambiare l'acqua ai fiori è un romanzo bellissimo che in effetti un po' mi ha ricordato L'eleganza del riccio (che ho amato a suo tempo), per la delicatezza e la positività che può nascere dal dolore.
Una sola cosa, ancora, posso fare: consigliarvi questa lettura, mi verrebbe di pregarvi di leggerlo così, sulla fiducia… merita, merita davvero.
 

qweedy

Well-known member
Anch'io sono rimasta molto colpita. L'ho prenotato in biblioteca, non avevo mai visto così tante prenotazioni per un libro: 180 prenotazioni e solo 70 copie!
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Vi racconto una cosa strana, ma positiva, che mi è successa con questo libro. Di solito, prima di leggere un bestseller, attendo che siano passati dei mesi dalla pubblicazione perché voglio vedere se se ne parla ancora, se supera la prova del tempo e dei lettori. Questo libro è uscito a luglio 2019 e, nonostante sia sempre aggiornata sulle nuove uscite (ho un blog, curo rubriche letterarie e collaboro con CE quindi devo esserlo), non me ne ero proprio accorta... era passato completamente in sordina, se non fosse che dopo qualche mese (da ottobre in poi) ho cominciato a leggere recensioni positive, sempre di più, sempre di più... tutte scritte da lettori comuni, non da giornali o addetti ai lavori. Ovvio che questo mi ha incuriosita oltre ogni dire! Non ho voluto nemmeno leggere la quarta di copertina: l'ho preso, l'ho iniziato e l'ho divorato. Per tutta la lettura ho pensato che mi ricordava qualcosa, ma non riuscivo ad individuare cosa fosse. Poi ho letto la trama e... "l'eleganza del riccio", uno dei miei romanzi preferiti di sempre... folgorazione! :) :) :) Ed ecco creato il nuovo must, il libro che consiglierò a chiunque per i prossimi ...... mesi (quantità imprecisata)! :)
 

qweedy

Well-known member
Vi racconto una cosa strana, ma positiva, che mi è successa con questo libro. Di solito, prima di leggere un bestseller, attendo che siano passati dei mesi dalla pubblicazione perché voglio vedere se se ne parla ancora, se supera la prova del tempo e dei lettori. Questo libro è uscito a luglio 2019 e, nonostante sia sempre aggiornata sulle nuove uscite (ho un blog, curo rubriche letterarie e collaboro con CE quindi devo esserlo), non me ne ero proprio accorta... era passato completamente in sordina, se non fosse che dopo qualche mese (da ottobre in poi) ho cominciato a leggere recensioni positive, sempre di più, sempre di più... tutte scritte da lettori comuni, non da giornali o addetti ai lavori. Ovvio che questo mi ha incuriosita oltre ogni dire! Non ho voluto nemmeno leggere la quarta di copertina: l'ho preso, l'ho iniziato e l'ho divorato. Per tutta la lettura ho pensato che mi ricordava qualcosa, ma non riuscivo ad individuare cosa fosse. Poi ho letto la trama e... "l'eleganza del riccio", uno dei miei romanzi preferiti di sempre... folgorazione! :) :) :) Ed ecco creato il nuovo must, il libro che consiglierò a chiunque per i prossimi ...... mesi (quantità imprecisata)! :)

Sinceramente non l'avevo mai sentito, ma vedendo tutte le prenotazioni in biblioteca ho capito che è per il passaparola tra i lettori!
 

ila78

Well-known member
Questo libro entra direttamente nella classifica dei migliori del 2020, un rarissimo 5/5 come voto.
Già il modo in cui l'ho scoperto lo rende "speciale": ho visto la copertina su qualche pagina fb dedicata ai libri e me ne sono innamorata, soprattutto perché ero convinta, chissà perché, che la donna in primo piano fosse giapponese e che fosse un libro ambientato in quella cultura. Senza leggere la trama l'ho comprato su Amazon e quando l'ho avuto in mano mi è preso un colpo: ho visto che sullo sfondo c'erano delle croci da cimitero....che roba è?!? Leggo la trama e inizio a leggere poco convinta. Rapita già dall'incipit, che già da solo ti fa capire che hai in mano un libro particolare.
Mi sono innamorata di Violette Toussaint, della sua vita costellata di dolori devastanti e di poche gioie, della sua casetta nel cimitero che fa venire voglia di andare a fare i guardiani del cimitero.
Difficile raccontare questo libro senza spoilerare perché lo si scopre piano piano e alla fine si riesce a provare pietà anche per i personaggi più "negativi".
Bello, emozionante, "vero", toccante. Consigliatissimo a tutti.
PS Se lo leggete da madre di una bimba, preparate i kleenex!
 

qweedy

Well-known member
Mi è piaciuto moltissimo, non me lo aspettavo!
Consigliatissimo a chi ha amato "L'eleganza del riccio", “Olive Kitteridge”, "Eleanor Oliphant".

Voto 5
 

sandra77

Member
Anch'io sono rimasta molto colpita. L'ho prenotato in biblioteca, non avevo mai visto così tante prenotazioni per un libro: 180 prenotazioni e solo 70 copie!

Anch’io ho provato a prenotarlo ad una biblioteca on line, ma avevo 215 prenotazioni prima di me! :OO
Penso che me lo comprerò, ne parlano tutti bene
 

Meri

Viôt di viodi
L'ho trovato un romanzo delicato, anche il luogo in cui è ambientato ha contribuito molto, sicuramente originale.
 

Grantenca

Well-known member
Un libro che mi ha sorpreso (in positivo naturalmente). Una serie di storie, originali e delicatissime, che, in poche pagine iniziano e si concludono. Altre storie, più complicate, che si dipanano e sono, si potrebbe dire, interdipendenti per tutta la durata del libro, con una gigantesca protagonista principale. Amore, amicizia, passione, morte, coraggio, paura, tutto quello che si può incontrare nella vita è presente in questo testo, e la scrittura è leggera, ma di grande qualità. Certo, magari certe situazioni sono portate all’estremo limite e questo certamente stimola l’interesse del lettore anche se magari, in teoria, potrebbe essere un piccolo limite. E’ vero, si parla molto di amore e tradimenti, come se le due cose dovessero essere una conseguenza dell’altra e probabilmente è così, ma ci sono pagine che, al di là del valore letterario sul quale non oso esprimere un giudizio non avendo la sufficiente competenza, sono per me mirabili. Vorrei dire molte altre cose, ma temo di sottrarre qualcosa al piacere della lettura di chi ancora questo libro deve leggere.
Dico solo una cosa: se dovessi consigliare un libro a una persona che non ama la lettura consiglierei proprio questo, chissà che non cambi idea.
 

isola74

Lonely member
Sono un po' controcorrente perchè penso che sia un libro un po' sopravvalutato.
L'ho trovato piacevole come lettura e molto scorrevole, ma sinceramente leggendo le varie recensioni credevo fosse un piccolo capolavoro. Se dovessi descriverlo con un aggettivo direi che è un libro accattivante, l'ambientazione particolare e l'atmosfera quasi magica che si respira nella casetta di Violette catturano il lettore, ma più per sapere come va a finire la storia che per la lettura in sé.
Voto comunque alto: 4/5
 

francesca

Well-known member
A me dispiace fare la voce fuori dal coro, ma purtroppo questa lettura non mi ha per niente entusiasmato.

Forse perché prima ho letto Tre sempre della Perrin, che nel complesso mi era moderatamente piaciuto. Il problema è che Cambiare l’acqua fiori ha lo stesso impianto, lo stesso approccio narrativo: tante storie che si intrecciano, in continui salti temporali, che non solo sono un andare avanti e indietro nel tempo, ma sono anche un passare dalle stesse vicende raccontate da un personaggio ad un altro.
Questo tipo di intreccio mi era sembrato originale per Tre: ma ritrovare lo stesso identico schema in Cambiare l’acqua ai fiori ne ha diminuito di molto l’interesse.
Anche i personaggi mi sono sembrati poco convincenti, come se vedessi gli stessi attori di Tre che recitano parti leggermente diverse ma nemmeno tanto bene. Mi sono rimasti nella bidimensionalità della pagina scritta, mi sono apparsi così letterari. Forse quello più riuscito, per il quale ho apprezzato l’evoluzione o almeno la ricchezza dei diversi punti di vista con cui è stata raccontata la sua storia è Philippe Toussaint.

Leggendo una recensione non proprio entusiasta in rete (una delle poche che ho trovato), mi sono imbattuta in questa frase:
Come libro da ombrellone, il delicato Cambiare l’acqua ai fiori è l’ideale, alla fine però non resta granché. Nulla che possa davvero scuotere o indurre a rileggere i punti salienti. Se ne esce illesi.

Io non ne sono uscita proprio illesa, ma annoiata e un po’ seccata come sempre mi capita quando leggo libri che ammiccano smaccatamente al cuore trasudando ad ogni frase sdolcinatezze da social.

Leggendo anche le altre recensioni postate in questo forum, avrei potuto aspettarmelo.
Perché non sono fra quelle che ha apprezzato L’eleganza del riccio.
Non me ne voglia qweedy, ma mi terrò lontana da “Olive Kitteridge” e "Eleanor Oliphant” 😊

Ho una curiosità, la richiesta di un parere dagli altri lettori del libro: ma i titoli dei capitoli cosa sono secondo voi? Potrebbero essere tratti da poesie o canzoni? Non sono riuscita a ravvisare niente di conosciuto, ma non capisco se sono originali o ripresi da altro.
 

qweedy

Well-known member
Leggendo anche le altre recensioni postate in questo forum, avrei potuto aspettarmelo.
Perché non sono fra quelle che ha apprezzato L’eleganza del riccio.
Non me ne voglia qweedy, ma mi terrò lontana da “Olive Kitteridge” e "Eleanor Oliphant” 😊
Ti capisco benissimo, perché questo libro appartiene secondo me a un genere particolare, come gli altri menzionati.
Alcuni li adorano, altri possono considerarli banali e restarne annoiati.
 
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