Dal primo sguardo che le rivolge, Viga-Ljot si innamora violentemente della bella Vigdis, appena quindicenne. Anche Vigdis si sente attratta da questo sfrontato marinaio islandese, incapace di agire se non per eccessi, poeta e guerriero, ed è pronta a sposarlo. Ma Viga-Ljot la prende con la forza, un affronto che Vigdis non potrà mai perdonare. Fiera e solitaria alleverà Ulvar, il figlio del disonore, per poterlo vedere un giorno vendicarla. Proiettato all’epoca dei Vichinghi, il ritratto di una donna capace di grandi passioni che non accetta la violenza né alcuna imposizione alle sue scelte di vita. (quarta di copertina)
La scrittrice norvegese ha vinto il premio Nobel per la Letteratura nel 1928 e sorprende quindi la capacità di ritrarre una donna così forte e determinata in un mondo dominato dai maschi e dalla loro forza sia fisica che sociale. La forma epica della storia racconta un Nord arcaico dove la violenza e la vendetta sono all'ordine del giorno ma anche l'amicizia e l'amore sono valori forti a cui affidarsi. Così come l'odio che porterà all'estremo una tragedia che alla fine vedrà tutti perdenti.
La scrittrice norvegese ha vinto il premio Nobel per la Letteratura nel 1928 e sorprende quindi la capacità di ritrarre una donna così forte e determinata in un mondo dominato dai maschi e dalla loro forza sia fisica che sociale. La forma epica della storia racconta un Nord arcaico dove la violenza e la vendetta sono all'ordine del giorno ma anche l'amicizia e l'amore sono valori forti a cui affidarsi. Così come l'odio che porterà all'estremo una tragedia che alla fine vedrà tutti perdenti.