TRAMA:
Meredith e Nina Whitson sono due sorelle molto diverse: una si dedica ai figli e al meleto di famiglia; l'altra è una fotoreporter giramondo. A unirle è l'amore per il padre; così, quando lui si ammala, entrambe si ritrovano al suo capezzale, sotto lo sguardo gelido della madre Anya. È proprio lei a condurle verso un antico segreto di famiglia, raccontando la storia di una ragazza vissuta nella Leningrado dilaniata dalla guerra, sepolta dalla neve, dove le donne erano disposte a tutto pur di salvare i propri figli e se stesse
Commento:
Cercavo una lettura leggera, invece ho trovato altro. Decisamente altro.
"Come neve che cade" è uno di quei libri che devi leggere con un pacco di fazzoletti alla mano, che ti entrano dentro e non se ne vanno per parecchio tempo. Mentre lo leggi vieni travolta dalle emozioni che la storia e i personaggi ti trasmettono. Inizialmente sembra essere la storia di una famiglia come tante, in cui sicuramente esiste un problema di comunicazione e gestione delle relazioni tra i vari componenti. Viene descritta la famiglia come se fosse composta da due parti separate con un componente a unirle: da una parte la madre, Anya, fredda e anaffettiva e dall'altra le figlie, Meredith e Nina, che vivono una vita alla costante ricerca, consapevole o meno, dell'attenzione e dell'affetto di Anya, ma che non riescono mai a scavalcare questo muro. Nel mezzo abbiamo il padre che dispensa amore a tutti, cercando di sopperire le mancanze di Anya verso le figlie.
Ovviamente Meredith e Nina sono cresciute segnate da questa mancanza di affetto. Nina per riempire questa mancanza fugge, sceglie il lavoro alla famiglia e all'amore, scegliendo una vita da fotografa giramondo in zone di guerra. Fugge dalla famiglia di origine, ma anche dal legame affettivo con un uomo che per lei è importante, forse per paura di essere allontanata, come ha fatto la madre, o forse per altri motivi.
Meredith, invece, rimane a casa e cerca di essere all'altezza delle aspettative di tutti, del padre prima e delle figlie poi. Si è messa da parte per chi ama e ha trasformato il suo dolore in determinazione e rigidità nel voler vivere una vita seguendo un preciso schema, senza uscire dai binari imposti. Ora che le figlie sono grandi e il padre non c'è più si ritrova quindi ad annaspare, cercando di tenere imbrigliate le emozioni che invece vogliono uscire prepotentemente da lei. Ma come fare a lasciarsi andare dopo una vita trascorsa a fare il contrario?
Abbiamo quindi una prima parte del romanzo dove vengono spiegate tutte le dinamiche complesse di questa famiglia e lo sconvolgimento che la morte del padre causa.
I genitori di Meredith e Nina si sono amati tantissimo, con il marito Anya non ha creato il muro invisibile di freddezza che invece c'è verso le figlie. L'unico momento in cui questo muro verso le figlie crolla è quando la sera, alcune rare sere della loro infanzia, Anya raccontava loro le favole. Quelli erano momenti magici per le figlie.
Ed è proprio attraverso queste favole che le figlie riescono finalmente a scalare questo muro invisibile dopo la morte del padre.
Sarà un racconto lungo e doloroso per tutte e tre. Attraverso queste favole anche il lettore viene coinvolto in un turbine di emozioni che mai vorresti leggere, figurarsi provare. Si viene improvvisamente trascinati nella storia e non si riesce più a fermarsi finchè l'ultima parola è stata letta.
E' un romanzo potente per il carico emotivo che porta, cruda e crudele perché racconta una parte di storia vera. Forse non saranno esistiti veramente Anya e la sua famiglia ma quello raccontato è sicuramente stato vissuto da molti russi durante gli anni della seconda guerra mondiale. Questo rende il romanzo ancora più doloroso, una testimonianza del nostro passato, ma insegna anche cosa è l'amore e quanto è importante non lasciarsi scappare le cose belle quando capitano.
Meredith e Nina Whitson sono due sorelle molto diverse: una si dedica ai figli e al meleto di famiglia; l'altra è una fotoreporter giramondo. A unirle è l'amore per il padre; così, quando lui si ammala, entrambe si ritrovano al suo capezzale, sotto lo sguardo gelido della madre Anya. È proprio lei a condurle verso un antico segreto di famiglia, raccontando la storia di una ragazza vissuta nella Leningrado dilaniata dalla guerra, sepolta dalla neve, dove le donne erano disposte a tutto pur di salvare i propri figli e se stesse
Commento:
Cercavo una lettura leggera, invece ho trovato altro. Decisamente altro.
"Come neve che cade" è uno di quei libri che devi leggere con un pacco di fazzoletti alla mano, che ti entrano dentro e non se ne vanno per parecchio tempo. Mentre lo leggi vieni travolta dalle emozioni che la storia e i personaggi ti trasmettono. Inizialmente sembra essere la storia di una famiglia come tante, in cui sicuramente esiste un problema di comunicazione e gestione delle relazioni tra i vari componenti. Viene descritta la famiglia come se fosse composta da due parti separate con un componente a unirle: da una parte la madre, Anya, fredda e anaffettiva e dall'altra le figlie, Meredith e Nina, che vivono una vita alla costante ricerca, consapevole o meno, dell'attenzione e dell'affetto di Anya, ma che non riescono mai a scavalcare questo muro. Nel mezzo abbiamo il padre che dispensa amore a tutti, cercando di sopperire le mancanze di Anya verso le figlie.
Ovviamente Meredith e Nina sono cresciute segnate da questa mancanza di affetto. Nina per riempire questa mancanza fugge, sceglie il lavoro alla famiglia e all'amore, scegliendo una vita da fotografa giramondo in zone di guerra. Fugge dalla famiglia di origine, ma anche dal legame affettivo con un uomo che per lei è importante, forse per paura di essere allontanata, come ha fatto la madre, o forse per altri motivi.
Meredith, invece, rimane a casa e cerca di essere all'altezza delle aspettative di tutti, del padre prima e delle figlie poi. Si è messa da parte per chi ama e ha trasformato il suo dolore in determinazione e rigidità nel voler vivere una vita seguendo un preciso schema, senza uscire dai binari imposti. Ora che le figlie sono grandi e il padre non c'è più si ritrova quindi ad annaspare, cercando di tenere imbrigliate le emozioni che invece vogliono uscire prepotentemente da lei. Ma come fare a lasciarsi andare dopo una vita trascorsa a fare il contrario?
Abbiamo quindi una prima parte del romanzo dove vengono spiegate tutte le dinamiche complesse di questa famiglia e lo sconvolgimento che la morte del padre causa.
I genitori di Meredith e Nina si sono amati tantissimo, con il marito Anya non ha creato il muro invisibile di freddezza che invece c'è verso le figlie. L'unico momento in cui questo muro verso le figlie crolla è quando la sera, alcune rare sere della loro infanzia, Anya raccontava loro le favole. Quelli erano momenti magici per le figlie.
Ed è proprio attraverso queste favole che le figlie riescono finalmente a scalare questo muro invisibile dopo la morte del padre.
Sarà un racconto lungo e doloroso per tutte e tre. Attraverso queste favole anche il lettore viene coinvolto in un turbine di emozioni che mai vorresti leggere, figurarsi provare. Si viene improvvisamente trascinati nella storia e non si riesce più a fermarsi finchè l'ultima parola è stata letta.
E' un romanzo potente per il carico emotivo che porta, cruda e crudele perché racconta una parte di storia vera. Forse non saranno esistiti veramente Anya e la sua famiglia ma quello raccontato è sicuramente stato vissuto da molti russi durante gli anni della seconda guerra mondiale. Questo rende il romanzo ancora più doloroso, una testimonianza del nostro passato, ma insegna anche cosa è l'amore e quanto è importante non lasciarsi scappare le cose belle quando capitano.