Premio Strega 2020

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
I post precedenti erano in questa sezione :wink:.
Conosco pochi autori, alcuni per averli letti in passato, come Veronesi, e altri solo di nome. Chissà quali andranno in finale?
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Tra questi candidati conosco solamente Francesco Longo di cui ho letto il romanzo proposto "Molto mossi gli altri mari" quindi spero arrivi tra i finalisti, il romanzo è piacevole. :)
 

Eve

Member
Io conosco solo "Febbre" di J. Bazzi. Lo sto leggendo in questi giorni e per il momento l'impressione è molto positiva
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Io conosco solo "Febbre" di J. Bazzi. Lo sto leggendo in questi giorni e per il momento l'impressione è molto positiva
Ho letto la trama e mi ha colpito moltissimo.
Ho visto che sul sito del programma "Ad alta voce" ci sono i podcast.
Da stasera comincerò ad ascoltarlo.
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Stavo pensando di leggerlo in compagnia, qualcuna di voi è interessata?

Io ce l'ho in lista da un po', lo leggerò più avanti, credo in aprile a questo punto... se ti va di aspettarmi lo leggiamo insieme, ma non voglio vincolarti, dati i tempi sempre ristretti.
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Fra tutti i proposti ho letto La misura del tempo di Carofiglio (bellissimo) e La metà del cielo di Ferracuti (angosciante ma bello); voglio leggere Almarina della Parrella, Molto mossi gli altri mari di Longo, Febbre di Bazzi e forse Quel che affidiamo al vento della Messina.
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Ora che abbiamo finito di leggere "Febbre" faccio una riflessione ad alta voce: ho trovato molto simili "Febbre" e "Molto mossi gli altri mari" e mi chiedo quale sia il metro di giudizio della giuria che ha voluto mandare avanti "Febbre" e ha scartato "Molto mossi gli altri mari".
"Febbre" è sicuramente più "forte" a livello emotivo, più urgente e diretto nella scrittura, ma in "Molto mossi gli altri mari" ho trovato un'espressione di un disagio che, seppure in sordina e con una malinconia poetica di fondo, è ugualmente profondo e che secondo me meritava di essere valorizzato maggiormente.
Da un lato c'è un ragazzo che il dolore lo affronta di petto, anche con una velata ironia, dall'altra, di contro, c'è un ragazzo che pur di non rischiare attende e questo lo trovo altrettanto drammatico se lo si guarda a fondo.
Due modi diversi di esprimere la stessa sensazione di alienazione dagli altri.
Forse oggi prevale un tipo di scrittura che deve arrivare in modo immediato? Senza interpretazioni nascoste?
Pura riflessione la mia perché questi sono gli unici due scrittori contemporanei che ho letto.
 

Ondine

Logopedista nei sogni
"Miss Rosselli", biografia di Amelia Rosselli, lo leggerò.
Era stato proposto per il premio ma non è passato.
 
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