Redondo, Dolores - Il lato Nord del cuore

estersable88

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È l’agosto del 2005, e Amaia Salazar è una giovane e brillante detective in forza alla Policía Foral della Navarra, quando raggiunge il quartier generale dell’FBI a Quantico per partecipare a un seminario riservato agli ufficiali della Europol. Sotto la guida dell’agente speciale Aloisius Dupree, Amaia e colleghi studiano il caso di un serial killer con una perversa predilezione per le catastrofi naturali e la tendenza a inscenare rituali di una precisione liturgica. A sorpresa, Amaia si ritrova cooptata nella squadra investigativa diretta a New Orleans alla vigilia del peggior uragano della storia recente, con l’obiettivo di battere l’assassino sul tempo e sventare i suoi piani di morte. Ma una telefonata proveniente dal paesino di Elizondo, nella valle del Baztán, risveglia i fantasmi della sua infanzia, costringendola a fare i conti con i ricordi e con la paura. E ad affrontare ancora una volta Il lato nord del cuore.

Con sorpresa e piacere ho ritrovato l'ispettrice Amaia Salazar in quest'ultimo romanzo di Dolores Redondo. Si tratta di un romanzo staccato dalla Trilogia del Baztàn, perché ambientato in anni precedenti a quelli della trilogia e in un luogo diverso, gli Stati Uniti, sebbene i richiami ad Elizondo e alla valle del Baztàn sono tanti e tali da rendere impossibile la lettura di questo libro prima o separatamente dagli altri tre.
È il 2005 e Amaia, all'epoca viceispettrice della Policia Foral, sta seguendo un corso di perfezionamento presso la sede dell'FBI a Quantico, quando viene precettata per seguire un caso complesso in cui è coinvolto un serial killer che sembra colpire ogni volta che c'è un uragano. Da Quantico, la scena si sposta ben presto a New Orleans: la città della musica e del Voodoo si prepara al peggior uragano di tutti i tempi, Katrina, e quale miglior occasione per il killer se non sfruttare il caos dell'uragano per nascondere i suoi delitti? Un thriller corposo, denso di spiritualità, riti, flash-back che ci permette ancora una volta di confrontarci con la psiche umana quand'è guidata da credenze ancestrali e suggestioni, ma anche di conoscere meglio esperienze e momenti della vita dell'agente Salazar che l'hanno portata ad essere la poliziotta e la donna che è ora. Conosciamo meglio, inoltre, un personaggio-ombra della trilogia, Aloisius Dupree, che finora aveva incuriosito per l'alone di mistero che lasciava dietro di sé ad ogni apparizione. Il lato Nord del cuore è un romanzo simile agli altri con Amaia Salazar, eppure diverso: sarà per l'ambientazione, sarà per un'evoluzione della scrittura, sarà per precisa volontà dell'autrice, ma ritroviamo qui molte più somiglianze con i thriller americani alla Deaver. Sarà un bene? Un male? Sarà normale? Lo scopriremo al prossimo romanzo, perché è quasi scontato aspettarsi ancora un incontro con Amaia.
 

qweedy

Well-known member
"Il lato nord del cuore è il luogo più desolato che esista".

Mi è piaciuto molto, la trama è molto elettrizzante e adrenalinica, succede di tutto e di più, ma quello che ho apprezzato maggiormente è l'ambientazione a New Orleans durante l'uragano Katrina e soprattutto i protagonisti, Amaia Salazar e Aloisius Dupree, due persone incredibili che hanno l'inferno dentro.
Appena possibile vorrei leggere gli altri libri di questa autrice, soprattutto la Trilogia del Balztàn.

“Amaia vuole dire ‘fine’, ‘la fine’. Altri dicono che è il nome della prima madre. La madre di tutti. Il principio e la fine.”
 
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