isola74
Lonely member
La storia si svolge in un campo estivo dove i ragazzi affrontano quotidianamente delle piccole avventure in canoa e quando uno di loro arriva in ritardo, perdendo l’opportunità di andare in barca con gli amici, si trova costretto ad affiancare una ragazza autistica nella consueta gita e ad affrontare delle sfide tutte nuove.
Cortometraggio che in meno di 10 minuti mostra la difficoltà di interagire con i bambini autistici e allo stesso tempo la possibilità di riuscirci, semplicemente cambiando prospettiva o immedesimandosi, o meglio ancora non aspettandosi nulla.
Il titolo prende il nome da un comportamento ripetitivo della bambina tipico degli autistici.
Mi è piaciuto perchè non addolcisce la pillola e va dritto al sodo (come un corto debba fare sempre, immagino)
Cortometraggio che in meno di 10 minuti mostra la difficoltà di interagire con i bambini autistici e allo stesso tempo la possibilità di riuscirci, semplicemente cambiando prospettiva o immedesimandosi, o meglio ancora non aspettandosi nulla.
Il titolo prende il nome da un comportamento ripetitivo della bambina tipico degli autistici.
Mi è piaciuto perchè non addolcisce la pillola e va dritto al sodo (come un corto debba fare sempre, immagino)