Smith, Betty - Un albero cresce a Brooklyn

Meri

Viôt di viodi
La famiglia Nolan di origini irlandesi vive, come può, a Brooklyn. La madre Katie fa le pulizie in diversi palazzi, Johnny il padre, quando non è ubriaco, fa il cameriere e i due figli Francie e Neely il sabato pomeriggio vendono stracci. Francie ama leggere, va sempre in biblioteca e adora la scuola, da grande vorrebbe andare all'università...

Questo è uno di quei libri da cui non vorresti staccarti, ti immedesimi completamente e rimani alzato fino a tardi x vedere come si evolve la storia.
 

bouvard

Well-known member
Come dice il titolo c’è un albero che cresce a Brooklin nonostante non abbia molta terra e molto sole a disposizione circondato com’è da case. E c’è una bambina, Francie Nolan, (alter ego dell’autrice) che cresce a Brooklin nonostante la sua famiglia sia povera e debba fare non pochi salti mortali per arrivare a fine mese.
La madre di Francie, Kate, è di origini austriache ed è una donna forte, instancabile che per mantenere la famiglia fa le pulizie nel palazzo in cui vivono. Il padre di Francie, Johnny, è il classico irlandese gioviale, affascinante che non disdegna una bottiglia. Ma non è uno di quelli che quando si ubriaca picchia moglie o figli, no Johnny ama la sua famiglia e quando beve diventa solo più allegro e canterino del solito. Già, perché Johnny di mestiere fa il cameriere-cantante in un ristorante, la paga la da alla moglie, ma le mance preferisce bersele. E poi c’è Neely il fratello minore di Francie.
Il libro è tutto qui. Come direte voi più di 500 pagine solo per questo? Vi sembrano tante? Vi assicuro che le finirete prima ancora che possiate accorgervene e i Nolan, e Francie in particolare, una volta chiuso il libro vi mancheranno molto. Questo libro mi ha ricordato tanto i film del neorealismo o quei film americani in bianco e nero degli anni Trenta (anche se il libro parte dai primi anni del Novecento), quei film in cui la povertà non era una colpa o qualcosa di cui vergognarsi, ma solo un dettaglio marginale perché ad avere importanza erano la famiglia, i sentimenti, l’amicizia, il crescere felici nonostante tutte le difficoltà. Molto bello.

 
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