Gimenéz-Bartlett, Alicia - Uomini nudi

elisa

Motherator
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[FONT=&quot]Irene è una quarantenne, proprietaria di un’impresa ereditata dal padre che dirige con impegno e soddisfazione. Improvvisamente lasciata dal marito, l’unica sua reazione è quella di licenziarlo dall’azienda di famiglia, consapevole che il loro legame era stato sin dall’inizio non d’amore ma di convenienza. Lei per adeguarsi alle convenzioni di fronte all’élite sociale che frequenta, lui per avere un lavoro.[/FONT]
[FONT=&quot]Javier è un professore di letteratura con poche ore di lezione in una scuola di suore. Licenziato per i tagli dovuti alla crisi, perde il piccolo stipendio che gli permetteva di vivere una vita normale, con l’aiuto della compagna Sandra che lavora a tempo pieno. Per Javier la disoccupazione comporta un cambiamento perentorio: dopo l’iniziale ricerca di un nuovo impiego, l’uomo sembra cadere in depressione, mettendo in difficoltà il suo rapporto sentimentale.[/FONT]
[FONT=&quot]Accanto a Irene e Javier ci sono Iván, nome da Zar, sensibilità da bassifondi e [/FONT]humour[FONT=&quot] brutale, e Genoveva, cinquantenne principessa della diversione, «donna senza legami». A poco a poco le vite dei personaggi, la moglie abbandonata e il professore destituito, la [/FONT]single[FONT=&quot] anticonformista e il duro di periferia, entrano in contatto e in progressiva, irresistibile collisione. A far da tramite c’è il mondo degli [/FONT]strip-tease[FONT=&quot] al maschile, messa in scena appariscente e provocante per un pubblico di sole donne, e la possibilità di un lavoro, di una strana professione, mai considerata prima. I destini dei quattro si intrecciano e nascono relazioni sorprendenti, tra affetto e necessità, convenienza e dominio, denaro e sesso. Rapporti crudeli, paradossali, tragici e struggenti. (quarta di copertina)

L'autrice spagnola racconta la modernità, come sono cambiati i tempi sia per le donne che per gli uomini, con un universo quasi ribaltato e speculare a quelli che erano i ruoli nel passato. Nuovi ruoli che si inseriscono in una drammatica situazione economica e di sfilacciamento sociale. Bel romanzo, un po' lungo e ripetitivo, ma vale la pena leggerlo, l'autrice scrive bene e tiene sempre desta l'attenzione.


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arturobelano12

New member
Pubblicato nel 2015, vincitore del Premio Planeta, Uomini Nudi è un romanzo scritto dalla famosa giallista spagnola Alicia-Gimènez-Barlett. Il libro soddisfa tutti i requisiti del romanzo contemporaneo (o, secondo una categoria coniata dal critico Raffaele Donnarumma, “ipermoderno”, dove la definizione di postmoderno risulta inadeguata): l’intreccio non prevede nessun accadimento eclatante, vengono messi in risalto gli eventi iterativi, quotidiani; i personaggi sono poco caratterizzati, in quanto rispondono al principio secondo il quale un’eccessiva caratterizzazione possa svincolare il romanzo dall’impronta realista. Uomini Nudi è, del resto, un romanzo realista, o meglio “iperrealista”. La narrazione procede linearmente, in una prima persona alternata tra quattro personaggi che prendono la parola ognuno servendosi del proprio idioletto: Ivàn, Genoveva, Javier e Irene. A dire il vero, non so se ricercatamente o meno, i quattro personaggi principali sono alquanto stereotipati: il tipico teppistello di periferia, adepto alla filosofia della strada (un self-made man moderno), – Ivàn – una cinquantenne in salute che, divorziatasi dal marito, si gode spensierata la vita, – Genoveva – una figlia di papà, mollata dal suo ex-marito David, la quale eredita l’azienda del padre defunto e che, a causa della crisi economica, finisce per svenderla al primo acquirente, – Irene – e, infine, Javier; senz’altro il protagonista. Precario insegnante di letteratura spagnola che, perso nuovamente il lavoro, su invito di Ivàn, si presta allo spogliarello maschile, occupazione a tutti gli effetti che tuttavia lui fatica ad accettare come tale, salvo poi abituarsi per i proficui rientri economici. L’apparente crollo dei valori occidentali, condensato nel racconto senza filtri della - da molti taciuta - prostituzione maschile, pare essere il leitmotiv del romanzo. Sandra – la compagna di Javier – lo lascia sicché non sopporta l’idea che il suo ragazzo, per come l'aveva conosciuto fino a quel momento, sia capace di spogliarsi in un locale e ballare mezzo nudo difronte a delle signore di mezz’età desiderose di carni maschie (p.112). Dopo diverse coincidenze – abbastanza prevedibili – i personaggi di Irene e Javier s’intersecano: in breve, quest’ultimo diviene il giocattolino di lei. Irene gli dà fior di quattrini per scopare, e in un primo momento, questo, a Javier va bene. Lasciandosi a sporadiche elucubrazioni sulla moralità della sua attitudine, Javier capisce di essersi invaghito di Irene. Gli intenti di Irene, però, sono altri: preferisce tenere Javier stretto alla sua morsa e sbeffeggiarlo senza che lui se ne renda conto, così non accade; lui se ne accorge ed è meglio tralasciare il finale onde evitare prolessi non volute. Una cosa sull’epilogo, forse, può essere detta: l’intensità di quest’ultimo è notevole, l’impatto emotivo del romanzo si alza di decibel nelle ultime dieci pagine; ecco, a me pare che l’autrice abbia voluto sopperire, in ultima istanza, alla sostanziale piattezza dell’intreccio narrativo. Il coinvolgimento emotivo di una buona narrazione dovrebbe rispecchiare l’impianto ingegneristico delle montagne russe: discese lente – che pure sono necessarie, il racconto non può essere solo esasperazione – e dei picchi altissimi ma non infrequenti, come è invece in Uomini Nudi. Lo ripeterò allo sfinimento: larga parte della letteratura contemporanea - almeno quella che ho letto - dovrebbe slacciarsi dall’eccessivo realismo, peraltro nemmeno di flaubertiana memoria. Gli scrittori e le scrittrici dovrebbero inventare mondi che, anche se sottilmente remoti dal nostro, in qualche modo ritornino a esso, senza che il lettore ci faccia caso troppo facilmente. Non bastano solo i buoni sentimenti: il tracollo della morale bigotta, l’apertura a nuovi schemi morali e socioculturali, no; serve anche il coraggio di scrivere altrimenti.
 

isola74

Lonely member
La recensione di questo libro già c'era, magari qualche Mod può unirle?

 
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