Ieri ho visto il primo film in una sala cinematografica dopo il lockdown. Pessima idea!. Ho visto "i migliori anni" di Muccino, oltre 2 ore di ...nulla!. Luoghi comuni a volontà, situazioni ampiamente scontate, nessun ritmo di narrazione. Ho pensato un paio di volte di lasciare la sala durante la proiezione, ma non l'ho fatto per non essere scortese perché ero in compagnia. Oltretutto è un rifacimento, con molti inutili orpelli, di "C'eravamo tanto amati" di Scola, penso un film del 1974, che io ho visto quindi anche l'effetto di "vediamo come va a finire" è venuto meno, dal momento che già lo sapevo. Addirittura c'è stato il tentativo di legare gli avvenimenti del film ai fatti più eclatanti del secolo scorso (il '68, la caduta del muro di Berlino, l'attacco alle torri gemelle), ma dove stesse il legame non l'ho capito. C'è stato addirittura il tentativo di rifare una scena della fontana Felliniana!. Di tutto un po'. Gli attori sono i più noti in circolazione, e devo dire che hanno recitato molto bene, anche se la protagonista parlava un vernacolo romano ostico per le mie orecchie e quando parlava capivo una parola su dieci. Capisco che questo dà maggiore autenticità al personaggio ma, dal momento che il film non si vede solo a Roma ma in tutta italia mettete almeno i sottotitoli! Lo spettatore pagante ha il diritto a vedere le figure ma anche di poter seguire i dialoghi! Questo fatto succede spesso anche nella televisione di stato, ma non si fa nulla. Devo dedurre, però senza eccessivo rimpianto, che queste proiezioni non fanno più per me. Non basta comunque una buona recitazione a salvare un film che, per me, è un vile attentato all'intelligenza di uno spettatore ancora pensante. Cosa può indurre un regista a presentare un film di questo genere? Due cose: o la ciambella è uscita senza buco e quindi il regista è da compiangere, oppure il medesimo ha una bassissima considerazione dell'intelligenza degli spettatori che vedranno il suo film, che sono poi quelli che gli danno da vivere. Mi sono tolto qualche sassolino dalla scarpa. La colpa però è solo mia. Non leggo mai le recensioni prima di vedere un film, per non perdere l'effetto "sorpresa" ed essere influenzato nel mio giudizio. Ben mi sta.