Genisi, Gabriella - La circonferenza delle arance (Lolita Lobosco 01)

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UN COMMISSARIO DI POLIZIA COSÌ A BARI NON SE L'ERANO MAI NEMMENO IMMAGINATO:
LOLITA LOBOSCO, DETTA LOLÌ, 36 ANNI, OCCHI SEMPRE ACCESI, LUNGHI CAPELLI CORVINI E UNA QUINTA DI REGGISENO CHE NEGLI UOMINI EVOCA LA PIENEZZA DEI FRUTTI MEDITERRANEI
Se avesse paura delle maldicenze di colleghi e notabili, non avrebbe certo scelto di fare il poliziotto. E invece ha deciso di seguire con spavalderia la propria vocazione: combattere le prepotenze, riportare l'ordine nella vita degli altri, farsi rispettare dai maschi senza rinunciare a nessuna delle vanità del proprio sesso. Perché mai dovrebbe rinunciare alla cura della bellezza e della cucina, doti di una vera donna del sud? Ma in quella vigilia natalizia anche per lei le cose si fanno terribilmente complicate. E sì che tutto era cominciato alla grande: da anni non si ricordava un dicembre così caldo, se n'era andata in questura scoperchiando il tetto della sua Bianchina con un CD di Roberto Murolo a tutto volume. Al commissariato, però, l'attende una sorpresa. C'è un arrestato, le dicono, uno stimato professionista, con il golfino di cachemire e le mani tanto curate, accusato di violenza sessuale. Ordinaria amministrazione. Almeno finché Lolì non incrocia lo sguardo dell'incriminato. Quell'uomo lei lo conosce bene. E subito capisce che, oltre a far trionfare la giustizia, questa volta dovrà anche difendere se stessa.

La circonferenza delle arance è il primo degli otto (per ora) romanzi con protagonista la commissaria barese Lolita Lobosco, trentasei anni, avvenente, cuoca sopraffina, amica leale ma intransigente, profondamente donna nel privato, ma quando indossa la divisa è una commissaria puntigliosa e non fa sconti. Schietta, diretta, profumata di arance e vaniglia, bella e verace come le vere donne del Sud, la commissaria Lolita Lobosco è irresistibile. Sin dalle prime battute, dalle prime pagine di questo primo libro che la vede da poco in servizio nella sua Bari, il suo caratterino appare subito chiaro: con Lolita non si scherza, amici sì, ma al momento giusto. Si fa come dice lei, sempre e comunque. Anche quand'è in difficoltà, Lolita non si piega, risolve a modo suo, anche a costo di fare qualche concessione al protocollo, di aggirare le regole se il fine è la giustizia. In questo somiglia molto ad un altro commissario amico suo, uno che ha conosciuto quand'era ispettrice in Sicilia, un certo Montalbano con cui – manco a dirlo - presenta varie gradevoli affinità.
In questo primo caso, alla sua scrivania compare tal Stefano Benedetto Morelli, avvenente dentista nonché ex ex ex fidanzato di Lolita dei tempi del liceo. Il tale è accusato di violenza sessuale dalla sua assistente alla poltrona, ma ascoltando le varie testimonianze, col cuore pesante per dover lasciare il suo ex amore in carcere a Natale, Lolita capisce che la situazione è ben più intricata e ben più marcia di quanto poteva apparire all'inizio. E dunque, toccherà a lei, tra una crostata e un flirt non voluto, venire a capo della vicenda. Intelligente, acuta, dinamica, appassionata, Lolita Lobosco – con tutto il contorno di amiche, famiglia, colleghi e chissà… - è davvero un personaggio inedito, irriverente e imperdibile. La circonferenza delle arance è un giallo non impegnativo, ma non banale, un'ottima lettura d'evasione per sorridere, riflettere e perché no, emozionarsi. La ritroverò presto, Lolita, di sicuro.
 

LettriceBlu

Non rinunciare mai
Giallo capace di risultare molto gradevole e ben costruito, senza bisogno di essere macabro e di tirare in ballo chissà quale organizzazione; l'autrice ha dimostrato perfettamente quanto purtroppo per sconvolgersi e rimanere disgustati basta conoscere gli intrallazzi di certe famiglie apparentemente per bene. Lolita commissaria molto caparbia che rischierebbe tutto pur di salvare un innocente, promossa!
 
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