Kiš, Danilo

Shoshin

Goccia di blu

È stata un'autentica folgorazione per me l'incontro
con i libri di questo scrittore.
Li ho cercati,e già qualcuno è nella mia
piccola libreria di casa.
Magari verrò qui ancora a raccontare le sensazioni
scaturite dalla lettura di Giardino,cenere e Il liuto e le cicatrici.
Scrive Massimo Rizzante di lui...
"Qualche mese fa, durante un viaggio a Rejkyavík, il mio amico traduttore Fridrik Rafnsson, conoscendo la mia passione per l’opera di Danilo Kiš, mi dice: «Lo sai, nel 1987, a Parigi, due anni prima che morisse, l’ho incontrato ed è nato un breve dialogo che non è mai apparso né nell’ex Iugoslavia né in Francia né altrove. Credo che bisognerebbe farlo conoscere». Kiš, come si afferma di certi musicisti, aveva un orecchio assoluto per i valori letterari e anche quando conversava la banalità, che come lui stesso sapeva è «indistruttibile quanto una bottiglia di plastica», non riusciva a sfiorarlo..."
 
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