London, Jack - Guerra alla Cina L'inaudita invasione

qweedy

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Nel 1904 Jack London viene inviato in Corea come corrispondente della guerra russo-giapponese. Colpito dall’intraprendenza economica dei cinesi, realizza che negli anni a venire l’Occidente dovrà confrontarsi con “il risveglio dell’Est”. Questo fantascientifico racconto del 1910 estremizza le paure più profonde diffuse nei paesi occidentali nei confronti del “pericolo giallo” narrando di una futura guerra preventiva contro la Cina che sfocerà in una radicale “soluzione finale”. London, con il suo potente stile visionario, anticipa scenari geopolitici, sociali e bellici impensabili agli inizi del secolo scorso, e ipotizza un apocalittico scontro tra civiltà e sistemi di pensiero che oggi, alla luce della formidabile ascesa della Cina a potenza mondiale, non può che lasciare stupefatti.

E' un breve racconto in cui con 100 anni di anticipo Jack London profetizza l'ascesa economica della Cina a potenza mondiale, ma non soltanto prevede per la Cina un inaspettato secolo di crescita economica e demografica capace di portarla a minacciare e ad umiliare il primato dell’Occidente, ma prefigura il concetto di arma di distruzione di massa, trentacinque anni prima del bombardamento nucleare di Hiroshima e Nagasaki.
I cinesi fanno paura. Ma c’è un rimedio: sterminarli. Con un virus. Anzi, con una molteplicità di virus, “coltivati nei laboratori batteriologici dell’Occidente”. “Colui che sfuggiva al vaiolo soccombeva alla febbre gialla. Chi non fosse contagiato dal colera, cadeva preda della scarlattina. Chi resisteva a questa veniva falciato dalla ‘Morte nera’, cioè dalla peste”. Il piano americano prevede l’isolamento totale della Cina ad opera degli eserciti e delle flotte congiunte di Stati uniti, Giappone, Russia, Germania, Austria, Turchia e ovviamente Italia.
Lo immagina Jack London in questo breve racconto pubblicato nel 1910, intitolato “L’invasione della Cina”. Profetico.
 
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