Emiliano, Chiari - autore da poco emergente si presenta

Emix83

New member
Buongiorno,
Intanto mi presento sono Emiliano, da Marzo mi posso definire un autore emergente dopo aver pubblicato "1983" con la Pav edizioni.
Dato che ho già firmato il contatto per un secondo libro, mi sento di potermi definire effettivamente un autore e quindi credo di potermi presentare a tutti voi :D, e quale miglior metodo se non lasciandomi intervistare! XD

  1. Hai scritto il libro con carta e penna oppure al computer?
    Ho usato il computer ma non solo, ogni nuova idea, folgorazioni e idee estemporanee le segnavo sullo smartphone ovunque mi trovassi un po' come si faceva ai tempi del taccuino.
  2. Ritieni indifferente scriverlo con carta e penna o usando un computer?
    Sinceramente scrivo soltanto al computer o con dispositivi digitali non saprei. Saltuariamente uso la carta ma solo per buttare già qualche schema.
  3. Hai mai riletto completamente e senza saltare nessuna pagina una copia stampata e rilegata (come sarà nelle mani dei lettori) del tuo libro?
    Assolutamente si. E lo faccio molto più spesso di quanto si possa credere. Lasciandomi sempre il tempo di dimenticare i dettagli ed è bellissimo rileggere una propria creazione come se fosse stata scritta da qualcun altro.
  4. Un giudizio negativo e pesante sul tuo libro lo vedi come una martellata che ti ferisce o come una spinta che ti stimola?
    A oggi fortunatamente non è ancora successo. Sicuramente sarebbe una mazzata ma anche uno spunto di riflessione per capire dove migliorare e cosa fare meglio. Certo che se fosse particolarmente pesante e particolarmente negativo mi chiederei se avessi scelto la strada giusta...
  5. Quali sono gli autori e i romanzi che pensi ti abbiano dato ispirazione?
    Sicuramente Stephen King è l'autore che più di tutti per me è di stimolo anche se non sono un romanziere, mi trovo più agio nei racconti lunghi. Per quanto anche King ne ha scritti di racconti interessanti. Invece il libro che più di tutti mi travolse quando ero giovane fu "Sfera" di Crichton, quel romanzo accese qualcosa in me. Ricordo ancora con trasporto l'orrore di quando mi resi conto di quanto la trasposizione in pellicola non riuscì a rendergli minimamente giustizia pur essendo un bel film.
  6. A chi fai leggere le bozze del tuo romanzo, man mano che lo scrivi?
    Ho una cerchia ristretta di persone fidate a cui sottoporre le mie bozze, qualche amico, qualche "esperto" lettore e mia madre. Non necessariamente sempre tutti insieme.
  7. Qual'è stata la molla che ti ha spinto a scrivere questo libro?
    1983 è nato in una notte buia e tempestosa... Scherzi a parte: sono una persona che spesso e volentieri sogna molto e dorme poco e male, questo libro è stato uno di quei sogni. Mi svegliai e appuntai subito l'idea, il giorno successivo ero già sul mio editor di testo a scrivere.
  8. Leggi ad alta voce quello che scrivi per sentire se suona bene quando viene letto?
    Assolutamente si è praticamente imprescindibile per capire se il discorso fila o zoppica.
  9. Prendi ispirazione da fatti della vita quotidiana?
    Ni o So :) tutto è vita quotidiana e nulla è vita quotidiana, ci sono cose che che indubbiamente nascono dall'esperienza e dal mio vissuto, sono deformazioni di fatti realmente accaduti o semplicemente ricordi che affiorano, non sono fedeli repliche. Sono parte di me che in un qualche modo si riversano nei caratteri che popolano la pagina. Credo che sia così per tutti gli scrittori è inevitabile.
  10. L'ispirazione si basa su fatti successi a te o magari su qualcosa vista per caso camminando per strada?
    L'ispirazione si basa sulle casualità del caso, momenti di folgorazione idee che ti vengono improvvisamente alla mente. Per il primo è stato letteralmente il sogno. Per il secondo tutt'ora in fase di editing è stata letteralmente un'idea che ho avuto. Scollegata da qualsiasi evento esterno. Un'idea precisa di quello che doveva narrare la storia.
  11. Quando inizi a scrivere, immagini mai il tuo libro già con copertina, foto di copertina..insomma, già bell'e pronto da comprare?
    Assolutamente no! Quando lo inizio scrivere penso soltanto "speriamo che riesco a finirlo" XD
  12. Pensi mai alle reazioni dei lettori vedendo il tuo libro sullo scaffale?
    Sai, non ci ho mai pensato, sarà che il mio primo racconto è uscito sotto covid e ancora non siamo riusciti a farlo giungere negli scaffali. Però l'idea che si fermino a sfogliarlo, leggere la quarta, vedere le simpatiche note bibliografiche magari sorridendo pensare "sai che c'è lo compro" mi piace molto!
  13. Quando hai iniziato a scrivere le pagine del tuo libro, avevi già un'idea di dove volevi arrivare o la storia si è costruita con il tempo?
    Per il primo no, ero partito che volevo scrivere un racconto corto, poi mi sono reso conto che poteva essere molto di più e ho iniziato a sporcare la trama, quindi ho accennato a quelli che dovevano essere i singoli capitoli e poi è venuta da se. Per il secondo sapevo già cosa doveva essere. Ma anche li alcune cose sono "venute da sole".
  14. Il tuo libro parla di un argomento ben definito. Perché scegli questo piuttosto che un altro?
    Il mio libro è un thriller psicologico, potremmo dire che parla di un argomento preciso, non vi dirò quale perché nel caso dovrete scoprirlo leggendolo XD. Perché questo argomento? Perché semplicemente mi piace da sempre, anche in ambito cinematografico preferisco questo tipo di pellicole.
  15. Qual'è la la molla che spinge una persona a passare da fruitore delle opere altrui (presumo che ogni scrittore prima di diventare tale e anche dopo sia un grande lettore) a creatore di opere?
    Succede e basta immagino. Concordo se non si è lettori non si sarà mai scrittori, pensare di poterlo fare senza leggere è follia. Diciamo che fin da ragazzino spesso mi divertivo a scrivere qualche cosa, poi nel tempo qualcosa l'ho buttata già ma non hanno mai trovato la luce, spesso le abbandonavo o cestinavo, probabilmente perché ero molto più riservato rispetto a oggi. Poi qualcosa è successo e ho deciso di fare il grande passo. Partecipando al concorso della mia attuale casa editrice e arrivando terzo.
  16. Perché hai scritto il tuo primo libro?
    Perché come vi ho detto è stato frutto di un sogno e quel sogno meritava di essere messo nero su bianco. Questo è stato lo stimolo principale e la motivazione che mi ha permesso di iniziare a scrivere. Il secondo punto è stato proprio pensare "vediamo se riuscirò veramente a portarlo alla conclusione". Successivamente quando finalmente finito rimasi incredibilmente soddisfatto cosa che per me è rarissimo, non mi piace mai nulla di quello che faccio. I beta reader si dissero tutti sodisfatti e divertiti e li capii che anche io avevo speranze XD.
 
Alto