Hillman, James - Il suicidio e l'anima

Dallolio

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L'autore analizza il rapporto tra l'analista e coloro che sentono dentro di sé il desiderio di autodistruzione; viene esposta con chiarezza la tesi di base che viene ribadita con numerose ripetizioni: mentre il medico si può porre nei confronti dell'aspirante suicida solamente come colui che cerca una cura per il suicidio stesso, l'analista è in una situazione completamente diversa, in quanto può creare un'alleanza terapeutica con il paziente vivendo il suo suicidio "da dentro"... da quest'ottica si potrà comprendere anche come il desiderio di autodistruzione sia la volontà di eliminare una parte di noi in modo radicale (e in questo senso il suicidio è una grande metafora di una profonda e radicale insoddisfazione).
Saggio eccessivamente polemico, tanto che lo stesso autore nella postfazione ne prende le distanze rivalutando il significato relazionale e non atomistico dell'esperienza umana; il tema avrebbe meritato ben altro approfondimento e sicuramente meno carica polemica… resta comunque interessante l'analisi iniziale della prospettiva religiosa, giuridica e medica nei confronti del suicidio.

Voto: 6/10
 
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