Allora tra ieri sera e stanotte mi sono vista
L'altra verità di Grace e ampliando le tre proposte:
Le ricette della signora Tokue.
Del primo posso dire : "Mai fidarsi delle apparenze".La protagonista, una donna che lavora con soddisfazione,ma la cui vita privata è molto carente,cede all'illusione di essere felice.Un'altra donna,giovane avvocato di cui nessuno ha fiducia riesce a mettersi in gioco quando incontra Grace.Non un capolavoro ma un film che ci mostra gli sforzi che le donne sono sempre costrette a fare per essere "all'altezza"......
Il secondo è pura poesia.E lo consiglio vivamente.Di recente mni sono avvicinata alla letteratura e al cinema giapponese.Un mondo molto diverso dal nostro in cui spesso ho trovato una delicatezza nel descrivere sentimenti e stati d'animo incredibili.E questo film non si smentisce
Sentaro cucina dolci tipici in un chiosco di città, per ripagare un debito a vita. La sola compagnia che tollera è quella di una ragazzina senza mezzi, cui regala i pancakes non perfettamente riusciti. Un giorno, una vecchia signora di nome Toku si presenta da lui in cerca di un lavoro......non voglio dire molto per non fare spoiler.
Un film che ci accompagna in Giappone, dove nei mesi di Marzo e Aprile si assiste ad uno spettacolo straordinario, quello della fioritura dei ciliegi, celebrata con l'usanza di godere della bellezza di questi fiori, passeggiando all’ombra del loro manto candido o sostando sotto gli alberi seduti o distesi. E proprio i fiori di ciliegio sono l’elemento poetico di questo film, che si svolge nel tempo che va tra due fioriture, seguendone quasi le fasi, con il ritmo lento ma anche fugace di tutto ciò che si ripete, che inizia e finisce per poi ricominciare.
Così, sullo sfondo dei ciliegi in fiore, per i protagonisti del film si aprirà una breve parentesi di felicità, quella semplice e inaspettata che ha il gusto dolce e delicato delle piccole cose. Che a quanto pare è sempre lo stesso, da paese a paese, perché evidentemente trascende le distanze, le tradizioni o le diverse culture. E durante il film, sembra quasi di assaporare questo gusto, idealmente descritto dalla regista Naomi Kawase grazie ai dorayaki, piccoli dolcetti giapponesi farciti con una dolce marmellata di fagioli rossi, che si farà protagonista di una storia profonda e toccante, che è narrata davvero con grazia .......insomma,per me da non perdere