Fiorentino, Carla - I tonni non nuotano in scatola

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Violetta detta Vetta, giornalista di viaggi in una redazione romana, si è fatta spedire dal suo capo nell’isola della sua infanzia, Carloforte, dopo aver trovato nella giacca del fidanzato una scatoletta: una scatoletta da anello di fidanzamento. Terrorizzata dalla prospettiva del matrimonio, oltre che dal tradimento di Federico con cui si erano sempre detti che mai e poi mai si sarebbero convinti a quel “mercimonio orrendo”, Vetta approda sull’isola pronta a scrivere un reportage leggero sulla tonnara e a godersi qualche giorno da sola, immersa nei colori e nei sapori che tanto le sono mancati. Il suo cicerone è Pietro, sommozzatore silenzioso e affascinante che accetta di portarla con sé durante la mattanza, dopo aver casualmente diviso con lei un piatto di “cascà”. Solo che quello che doveva essere un innocuo reportage si trasforma in un’indagine piena di misteri, dal momento in cui Vetta in mezzo ai tonni intravede il corpo di una donna e urla. Tutti sull’isola tentano di distoglierla dal cercare la verità, da Tango – lo spinone di Pietro – che sembra quasi pedinarla a Caterinetta, l’anziana proprietaria della casa in cui alloggia, che la mette in guardia dal paese che tutto sa e che se vuole nasconde. Dopo il brillante esordio Che cosa fanno i cucù nelle mezz’ore Carla Fiorentino torna al romanzo, scegliendo la sua Sardegna, terra burbera e riservata, e uno dei suoi riti più antichi come ambientazione, la tonnara. Un romanzo avvincente che ha il colore smeraldo del mare e l’odore rosso del sangue, in grado di coniugare risate e lacrime attraverso una galleria di personaggi che restano nel cuore.

Non capita tutti i giorni di terminare una lettura e di chiudere il libro con dentro un profondo, viscerale senso di soddisfazione. Quando succede, ve l'assicuro, si avrebbe voglia di aprire la finestra e urlare ai quattro venti:"Ehi, leggete questo libro, è proprio bello, l'ho scoperto io!". A parte la botta di sole salentino e il TSO assicurato, è proprio quello che avrei voluto fare qualche ora fa per I tonni non nuotano in scatola di Carla Fiorentino, approdato proprio oggi sugli scaffali fisici e virtuali grazie a Fandango libri.
Come non empatizzare con Vetta, giornalista romana giunta sull'isola della sua infanzia, in fuga da un anello che vede come un tradimento? Come non comprendere la sua curiosità davanti a una storia affascinante o appena un po' misteriosa? Curiosità che, ovviamente, non può non diventare insistente quando, rimediato quasi a forza un invito in barca per vedere la tonnara, vede un corpo di donna in mezzo ai tonni. Il paese di Carloforte, però, sembra non darle credito, non dar peso a questa sua quantomeno insolita visione, a cominciare dal suo taciturno e apparentemente inaccessibile accompagnatore, Pietro. Pietro che, dal canto suo, nasconde anche lui una storia interessante, sebbene dolorosa. Insomma, quanto più Vetta chiede e cerca di reperire informazioni sui troppi misteri dell'isola, tanto più questa si chiude a riccio, stordendola con le sue bellezze e con sempre nuovi intrighi. Il risultato è che quello che avrebbe dovuto essere un reportage di viaggio scritto per fuggire da una domanda ingombrante diventa un rompicapo bello e buono, che presenta, tra l'altro, dei rischi concreti. C'è qualcuno che non vuole che Vetta s'immischi, che rimesti il pentolone delle vecchie storie, che sparga sale su ferite che continuano a bruciare… e fa di tutto perché lei parta. Ma Vetta è testarda e agguerrita e, tra un bagno nelle acque gelide di quel mare favoloso e un pranzo a base di cascà e focaccia, verrà a capo di quella che sembra proprio una bella, sebbene triste, storia.
I tonni non nuotano in scatola è un libro delizioso, leggero eppure profondo, in cui si è letteralmente sommersi da un profluvio di colori, profumi, sensazioni da vivere pienamente. E poi la verve di Vetta è irresistibile e non potrà non conquistarvi! Insomma, veramente una lettura consigliata, adatta all'estate, per chi, oltre che tra le onde, vuole perdersi anche tra le pagine di una bella storia.
 
Alto