Lackberg, Camilla - Ali d'argento

estersable88

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Grazie a un piano raffinato e crudele, Faye si è lasciata alle spalle il tradimento e le umiliazioni inflitte dall'ormai ex marito Jack e sembra aver ripreso in mano le redini della propria esistenza: è una donna autonoma, si è rifatta una vita all'estero, Jack è in prigione e la società da lei fondata, la Revenge, va a gonfie vele. Ma nuove sfide potrebbero incrinare la sua serenità così faticosamente conquistata. Sull'azienda :De sul lancio del marchio Revenge negli Stati Uniti pesa una grave minaccia, tanto che Faye è costretta a rientrare a Stoccolma. Non può e non vuole rischiare di perdere tutto quello per cui ha tanto lottato. Questa volta, però, la determinazione non basta, e per risorgere dalle ceneri e riprendere il controllo della situazione ci vuole un piano ancora più diabolico. Così, con l'aiuto di un gruppo sceltissimo di donne, Faye torna a combattere per difendere ciò che è suo, e per proteggere se stessa e i propri cari.

Eh no, mi dispiace, ma stavolta la cara Camilla ha esagerato… questo libro, mio malgrado, non mi sento di consigliarlo, lo metto in chiaro subito così posso spiegare con calma perché.
Ali d'argento è il secondo libro della serie che vede come protagonista la bella, affascinante, intelligente, passionale, enigmatica, tenace Faye Adelheim che avevamo già conosciuto in La gabbia dorata, uscito per Marsilio l'anno scorso. Se quest'ultimo, sebbene a tratti molto estremo, mi era sembrato tutto sommato credibile e mi era piaciuto, in Ali d'argento la Lackberg esagera rendendo il tutto quasi grottesco, irrealistico, non più credibile e, peraltro, estremamente prevedibile. Ed è un vero peccato perché quanto alla struttura il libro è decisamente ben scritto, piacevole, godibile nonostante la crudezza di alcune scene… in più l'autrice non aggiunge molti nuovi personaggi approfondendone alcuni già presenti ne La gabbia dorata e permettendoci di familiarizzare con loro; inoltre conosciamo meglio il passato della protagonista, ciò che ha dovuto subire e fare quand'era una ragazzina, il che ci porta a comprenderla meglio. Peccato, ripeto, per i contenuti che, davvero, impediscono di considerare realistico questo noir e quindi, per quanto mi riguarda, di consigliarlo. Mi sbilancerò, la storia di Faye e di tutte le donne come lei andava raccontata, ma io mi sarei fermata a un solo libro… questo secondo mi sembra tirato per i capelli… non bisogna creare per forza una serie da qualunque romanzo… o no?
Comunque, la mia valutazione non è del tutto negativa… l'impianto narrativo, alcune suggestioni, lo stile, la prosa, fanno di Ali d'argento un libro comunque gradevole e piacevole da leggere… a patto, però, di non volersi soffermare su molte scelte della trama.
 
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