Strout, Elizabeth - Olive, ancora lei

Contiene spoiler
ATTENZIONE SPOILER


La storia riprende da dove si era fermata nel libro precedente. Olive è rimasta vedova e ha da poco conosciuto Jack, con il quale si trova molto bene, tanto da vendere la propria casa e trasferirsi da lui per poi sposarlo. La vita insieme al secondo marito è piacevole, la coppia viaggia, si diverte, anche se Olive pensa spesso a Henry.
Passano gli anni Jack muore e Olive dopo un piccolo infarto decide di trasferirsi in una residenza per anziani autonomi dove farà nuove amicizie.

In questo secondo libro Olive è invecchiata, il rapporto con suo figlio migliora, non ha perso il suo spirito, ma a differenza di prima non si rende tanto antipatica, anzi a tratti fa tenerezza.

L'ho appena iniziato ma mi sa che non lo leggo più, Meri me l'ha raccontato tutto
Scherzo, me lo gusterò comunque anche perché non credo sia un romanzo di trama, però ricordatevi sempre di segnalare gli spoiler :wink:

alessandra ha scritto:

L'ho appena iniziato ma mi sa che non lo leggo più, Meri me l'ha raccontato tutto
Scherzo, me lo gusterò comunque anche perché non credo sia un romanzo di trama, però ricordatevi sempre di segnalare gli spoiler :wink:

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Scusa, hai ragionissima:W

In effetti no, non è un romanzo di trama, gli avvenimenti a volte vengono sottintesi come fossero parte ineluttabile della vita.
La forma di Olive 2 è quella di Olive 1, quella di un romanzo in racconti nei quali la nostra amica può essere protagonista così come comparsa ma, anche in questo secondo caso, lascia sempre traccia della sua personalità spesso scorbutica ma schietta e di buon cuore. Olive ha un'età in cui ci si avvia verso il declino e ha tutte le caratteristiche della maggior parte delle persone di quell'età, raccontate in modo realistico e tenero. Un personaggio vero, adorabile. Niente male nemmeno i racconti in cui lei non è protagonista, in particolare mi ha colpito quello della ragazzina e poi mi ha incuriosito quello in cui Olive incontra un personaggio di un altro romanzo della stessa autrice. La Strout ha un modo naturale di scrivere, come se non dovesse fare nessuno sforzo per individuare e descrivere attraverso fatti e pensieri l'animo delle persone. Bravissima, consiglio anche questo come tutti i suoi libri, un po' meno interessante forse Mi chiamo Lucy Barton, ma solo nel senso che per me non è memorabile come gli altri.